COMMENTI LIBERI
Ho scelto l'immagine di un torrente perché non mi piace l'idea che qualcosa di cupo e stagnante predominasse in copertina, bensì qualcosa di dinamico, energico, carico di cromie, e irrequieto; irrequieto a tratti - come a tratti sereno - un "torrente" che sia emblema dello scorrere, lì ove acqua e pietre (ossia divenire e certezze) si scontrano e, a prescindere, non predominano le une sulle altre.
Come è stato consigliato e chiesto da un utente (e la questione era già sorta anche in altre forme), ho deciso di aprire questa sezione all'interno del "mio" Blog. Come si sarà potuto notare, ho dato più segnali in merito a ciò che penso di questi fascismi inanellantesi a seguito delle manipolazioni e i dispotismi del Potere in nome e per conto del nostro bene. Sappiamo quanto il Potere ci ami. Non so se questo esperimento possa attirare sufficiente attenzione e utenti che, a seguire, commentano e intervengono, al punto - cioè - da giustificare e rendere fruibile questa sezione e, magari, diventare una sorta di punto d'incontro per dire la nostra e la vostra: non lo so. Ma tant'è ... e quindi la apriamo. Ecco le regole ...
... e quindi partiamo dicendo cosa non si tollera. Come è stata d'esempio una discussione di questi giorni:
- omelie, prediche, sermoni e consigli per la salvezza dell'anima e/o bacchettate da moralizzatori, non sono accette. Ho nasato già anni fa la nascita di una nuova "new age" (tuttora senza nome) che si va inserendo tra le ipocrisie delle religioni ufficiali e le ipocrisie delle new age stessa, in tutte le sue forme. Significa forse che non si può discutere di Dio e delle religioni o di spiritualità o di teologia o di Testi Sacri? Certo che si può. I discorsi su Dio, Gesù Cristo, Budda e chi volete e la spiritualità e le religioni, sono tutti ben accetti; le omelie, invece, e i vari "Pentitevi e/o salvatevi!" - in qualsiasi modo siano sottesi o impliciti o vi si alluda - No, non sono accetti. Perché sono arroganze, punto. E ci si ricordi che, se si parla di religione, un conto è mettere in discussione una sovrastruttura, e un conto è attaccare le personali credenze. Si pesino le parole.
Concludendo su questo tema: è degradante dover assistere a "discorsi" che in realtà sono soliloqui che cercano solo un pretesto per essere piazzati e - di fatto - divenire a sé stanti e autoreferenziali. No, non funziona così. La regola da rispettare è più elementare di quel che si crede, visto che vale anche per la politica: si può parlare di politica, ma non si fa politica. Non mi sembra sia così difficile da capire, eppure... eppure qualcuno non la capisce. Se qualcuno non è in grado di capire quali sono le differenza tra il portare idee e il portare delle ideologie (di qualsiasi risma fossero), ha semplicemente sbagliato Sito.
Se avete notizie riportatele: quello che vi pare, ma dite la vostra a seguire, fosse pure un breve commento provocatorio. La sezione è «commenti liberi», ma non è una "bacheca", è diverso. Si pensi a questo: se non abbiamo debite energie per dire la nostra, qualcosa che abbia la forza delle nostre idee, su qualcosa che magari aveva attirato la nostra attenzione... evidentemente era solo una questione morbosa; e allora che la notizia rimanga dove sta, significa che non era così interessante: né per noi, né per gli altri.
Il linguaggio colorito è accettabile, purché contestualizzato e in equilibrio col discorso.
Le battute, frizzi e lazzi, su di noi come su di Me sono le benvenute, purché contestualizzate e non "a gratis". Pure se si volesse raccontare una barzelletta o una cazzata. Vivaddio! E su queste cose i proverbi non sbagliano mai, giacché gli scherzi sono parte fondante della Vita, ma lo scherzo è bello quando dura poco.
L'ironia è più che ben accetta, purché contestualizzata e non giocata di sponda. Sono le allusioni e il giocare in punta di dialettica a creare fastidi inutili.
"L'onere della prova" e altre fisime, non interessano a nessuno in questa farsa. Quel che conta è la volontà di essere intellettualmente onesti. Chi ha voglia (se ci sarà qualcuno) è liberissimo di scrivere una sua arbitraria considerazione su questi eventi di distopia crescente, o riportare una sua esperienza, ma - cortesemente - non si scrivano pipponi, perché non avrebbe senso e proprio perché il Blog (e il suo layout) non si presta a certi "alberi di discussione", insomma si scriva per cercare risposte o sollecitare domande o per far riflettere.
Ovviamente è il Covid a catalizzare le notizie, ma se qualcuno ha qualcos'altro da dire e ritiene sia bello parlarne, ne parli. Anche perché è solo la bellezza che può salvare il mondo, null'altro.