Se penso che nulla sarà più come prima, non è perché mi stia allineando a quella rassegnazione cui ci invitano ad adeguarci entusiasticamente, verso quel nuovo modello di sopravvivenza sociale ed economico (ci dicono dalla regia) teleguidato dalla neolingua orwelliana e dalle cantilene propagandate da ogni megafono fascista degli incravattati a mezzo busto. Dottrine che lavorano ovviamente sull'inconscio (e già funzionanti) in nome di un lavaggio del cervello.
Lavati nel cervello e sognanti il ritorno alla nuova normalità [costituita e pre-costituita]. Quindi. Pronti a genuflettersi a funzioni sataniste e diaboliche. Sataniche, in modo sotteso e generale. Diaboliche in senso peculiare, tantoché l'etimologia di diabolico – tra le altre accezioni – vale a dire: «separare» e «dividere» … dice niente? …
… ed ecco che solamente vedere il nostro prossimo ritenere accettabile un binomio quale «Distanza sociale» accettarlo come fosse qualcosa di umano, dovrebbe farci riflettere sul perché simili associazioni di idee e significati non abbiano causato conati di vomito a getto nella popolazione, ai tuoi vicini di casa, a come non abbia fatto vomitare i tuoi parenti, i tuoi amici, i tuoi colleghi, i tuoi figli. Se non deducendo l'incontrovertibile: e cioè che solo degli esseri non-pensanti possono non vomitare: solo esseri non-pensanti possono addirittura farne motivo di orgoglio. Per il loro bene.
«Programma anti-sociale!». Questo – santiddio – questo è il significato di quel che attuano, ma niente. Storditi e incapaci di realizzare, e non è un'opinione: è italiano. Ma di quale minchia di "distanza sociale" si potrà mai parlare, eh? a meno di essere in manicomio. Manzoni, non solo si sta rivoltando nella tomba, ma ha deciso di andare a fare in culo dal Paradiso. Ha salutato Leopardi e Dante «Tieniti strette le tue chiavi, caro San Pietro» gli ha detto, e si è costruito un'astronave astrale per cercare nuovi Porti in nuove galassie. «Grazie Alessandro,» gli dico io «per quel che ci hai lasciato,» aggiungo «ci hai provato, va bene, apprezziamo tutti profondamente, ma ora vattene, vattene, è meglio». Lontano anni luce da questo Pianeta fottuto. E così, la neolingua in tutta la sua potenza, con i non-pensanti a genuflettersi nelle formule del Bis-pensiero (le quali distruggono in primis la volontà di dignità dei nuovi bambini, ora in fase di ri-programmazione) avanza quieta e placida invadendo le nostre anime; il bis-pensiero ridisegna sotto i nostri occhi impotenti la realtà della demofarmocrazia per i suoi sudditi adoranti.
Ed ecco ritorno al mio incipit. Ed è qui la tragedia. Giacché la gravità di quanto si appura, sarebbe valevole pure nell'utopica eventualità che tutto ritornasse come prima. Perché, tutti, ora, si sono dichiarati. E non è una frase ad effetto. No. Come avevo anche argomentato su Luogocomune «Le persone non cambiano, si rivelano». E si è rivelato un mondo, che, a prescindere, non mi potrà riguardare.
Con che occhi dovrò guardare il mio prossimo? Il prossimo rivelato. Il prossimo futuro.
Nulla sarà più come prima, esatto. Sarà rarissimo per Me poter stringere - o meglio, ri-stringere delle mani. Non per paura di un virus, non per paura di essere multato o arrestato. Ma solo perché mi hanno ricordato che i serpenti non hanno gli arti.
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