Nella notte tra il dieci e l'undici di novembre del 1619, durante la Guerra dei Trent'anni1, stazionava a Neuburg sul Danubio, in Baviera, non lontano dalla citta' di Ulm, riposandosi dopo la battaglia di Praga, parte dell'esercito della Lega Cattolica2.
Alcune delle truppe, provenienti da ogni parte d'Europa, erano state prestate dal Principe d'Orange al Duca Massimiliano di Baviera, il padrone di casa. Tra questi vi era un giovane matematico francese che si era arruolato perche' riteneva che la maggior parte dei suoi coetanei che sceglievano la vita militare, essendo degli scansafatiche leggendari, lo facessero perche' la vita militare probabilmente lasciava un sacco di tempo libero, che era esattamente cio' di cui lui aveva bisogno per i suoi studi.
Evidentemente, pero', la vita militare non era cosi' comoda come il giovane matematico francese aveva presupposto. Durante quella guerra senza fine, infatti, gli eserciti europei non si fermavano neanche d'inverno e la campagna era continua, la distruzione costante e le derrate scarse, avendo i vari eserciti fatto terra bruciata di gran parte dei terreni agricoli di tutta Europa.
Quella notte il freddo era feroce. La fame e la stanchezza che la mancanza di riposo (quando non era di corvee, scriveva e studiava indefessamente) provocava non facevano certo nulla per alleviare la sensazione di freddo che entrava nelle ossa. Le condizioni igieniche erano spaventose, ma in fondo i soldati non si lamentavano: lo sporco ormai era l'isolante piu' sicuro e a buon mercato. Ognuno si arrangiava a dormire dove poteva e qualsiasi cosa andava bene per riparare dal gelo della notte. Anche un forno con annesso deposito per la legna all'interno di un muro di fortificazione. Dentro lo sgabuzzino per la legna il tepore era invitante, ed il giovane matematico presto dormi' della grossa.
Non sappiamo cosa avesse mangiato prima di rintanarsi nel forno. Di sicuro niente di leggero, e, probabilmente qualcosa di contaminato da qualche forma parassitica, come tutto quel che ancora si trovava da mangiare3.
I sogni lucidi4 vennero quasi subito.
Il primo, un'incubo.
Il secondo peggio, ma nel terzo, dopo essere stato sveglio per un po' a pensare ai primi due e l'incontro con fantasmi ed esseri malvagi che avevano lasciato un dolore al fianco estremamente acuto, vi fu una rivelazione da parte di una voce angelica che apriva un grosso libro e leggeva dei passi. Anni dopo il giovane matematico ancora scriveva di questi sogni, in trattati che sarebbero diventati tra i piu' famosi di tutta la letteratura scientifica, matematica e filosofica del mondo moderno.
Come avrete gia' indovinato il giovane matematico era Renato Cartesio5. Uno dei fondatori del razionalismo scientifico.
Qualche anno prima un altro studioso aveva pubblicato una teoria sulle maree che si appoggiava soprattutto su basi matematiche e che avrebbe dovuto, nelle intenzioni dello scrittore, provare la teoria eliocentrica di Keplero6 in maniera definitiva.
Era un vero peccato che, al riscontro dei fatti, la teoria facesse acqua, non di marea, da tutte le parti. In pratica i fatti non verificavano affatto le ipotesi: persino i gondolieri a Venezia, senza matematica, sapevano molto di piu' sulle maree del matematico italiano che aveva teorizzato che le maree fossero causate dal moto ellittico della Terra attorno al Sole. Il matematico italiano insisteva: "Ho ragione io e non importa se i fatti non corroborano la mia teoria che e' matematicamente esatta".
Comincio' presto a prendersi gioco di chiunque fosse ostile alla sua produzione teorica bislacca. Qualcuno si altero' mica da ridere ed il tribunale dell'Inquisizione fu chiamato in causa.
I dotti Padri del Tribunale, non divertiti dal fatto che il matematico italiano avesse dato dello scemo al Papa per aver criticato la sua teoria, esaminarono comunque le prove. Andarono anche loro sulla torre campanaria da dove lo studioso italiano gettava roba per avere riscontri teorici che mai arrivarono e provarono senza ombra di dubbio che aveva torto marcio. In ogni caso Aristotele7 aveva ragione, fino a prova contraria (prova che effettivamente arrivo' decenni piu' tardi), e la prova non si vedeva neanche col famoso cannocchiale dello studioso italiano. Ma lui insisteva: non importa se i fatti mi danno torto. Ho ragione io perche' a me e' tutto evidente e coerente.
Come non avrete avuto difficolta' a capire si trattava di Galileo Galilei8.
Ambedue, sia Cartesio che Galileo, i padri della scienza moderna e del metodo scientifico, avevano avuto intuizioni geniali che le loro dimostrazioni non corroboravano. Probabilmente, se fossero vissuti in questo tempo buio della Ragione, i Biglini9 vari avrebbero proclamato in libri nelle quali le fonti sostengono in realta' l'opposto di quanto l'autore vuol farci credere, che la comunicazione con un'entita' extraterrestre su un disco volante era responsabile delle loro intuizioni.
In ogni caso non avevano potuto provare scientificamente le loro teorie non derivate da osservazioni e da conseguenti ipotesi, ed avevano usato la logica induttiva e la matematica a loro dimostrazione. I principi erano indimostrabili, naturalmente, e le teorie indimostrate scientificamente, ma logiche ed eleganti.
Avevano avuto visioni allucinatorie (perlomeno Cartesio) e le loro teorie, smentite dalle prove sperimentali e dalle osservazioni, non avevano niente di scientifico: non erano riproducibili, misurabili sperimentalmente o falsificabili (allora).
L'Inquisizione era profondamente scientifico-sperimentale, secondo la tradizione Aristotelica. Infatti i gravi caduti dalla Torre di Pisa non erano deviati verso Ovest. La Terra non ruotava sul suo asse. Il sole ruotava attorno alla Terra. Noi ora sappiamo che non e' cosi', ma anche loro, allora, avevano ragione, anche secondo Kuhn10 perche' la susseguente rivoluzione scientifica non era ancora del tutto iniziata.
Durante una notte in compagnia dei Merry Pranksters11, di Ken Kesey12 vestito da Hippie, Alan Watts13in completo tre pezzi e bastone da passeggio, Allen Ginsberg14 (che si era denudato sperando che qualche altro omosessuale fosse interessato alla sua nudita', ma non succedeva praticamente mai niente, erano tutti etero convinti) e Tim Leary15 con la solita giacca di velluto ed il maglioncino girocollo, il professore Austriaco16 appena arrivato all'Universita' della California che era da subito diventato parte della compagnia danzante tanto da avere rubato la battuta preferita di Alan ("non sono un Guru, sono un intrattenitore spirituale") ed averla adattata a se stesso ("non sono un professore, sono un intrattenitore filosofico"), dopo un giro di Hookah17, era stato folgorato dalla coincidenza. "CAZZEN!" aveva pensato: "il pensiero scientifico non e' scientifico, nulla e' scientifico, tutto e' scientifico!!!" Descartes era allucinato, Galileo un coglione supponente e maleducato che aveva avuto solo tanto culo. "Mi devo scrivere tutto ora, cosi' domattina mando una lettera a quell'idiota anticomunista ungherese18, che prende tutto cosi' sul serio." Ed il suo pensiero ando' al viso gioviale e giovanile del vecchio professor Kuhn... una persona veramente a posto.*
Nel frattempo un vecchio allievo della London School of Economics, che era stato in un sacco di posti ed insegnava a Oxford e a Torino, ci stava parlando del professor Kuhn, ed era l'undicesima ora di lezione di filato, senza neanche la pausa per il caffe', saltando senza ritegno dall'Italiano, al Francese, all'Inglese a seconda dell'occasione.
Piero era un genio ed alla Facolta' di Filosofia a Torino lo odiavano tutti proprio per questo. Io, invece, sono sempre stato scemo, e come se non bastasse la micropunta viola19 stava di nuovo facendo un effetto straordinario a settimane dalla sua assunzione cosi che Carlito20 (che avrei conosciuto solo 15 anni dopo) mi sussurro' in un orecchio qualcosa del tipo: "E' in gamba eh? E' venuto a tutte le mie letture, e sapeva che stavo mentendo. Un ragazzo a posto."
Grazie e mille Professor M.
*Questa Parte e' di pura fantasia, anche se ispirata da eventi reali in tempi non coerenti col racconto.
In Europa, specialmente in area tedesca e fiamminga, si hanno notizie storiche dell'ergot nel primo medioevo, come responsabile di intossicazioni di massa, tramite la panificazione di farina fatta con grano non ripulito dal fungo. I quadri di Hieronymus Bosch [19] sono generalmente indicati come ispirati dall'ergot, i cui alcaloidi sono resistenti anche alle alte temperature dei forni di cottura del pane.
Anche le testimonianze di fenomeni di stregoneria [20] registrate a fine seicento a Salem [21] negli USA (testimonianze che dettero il via alla tristemente famosa caccia alle streghe di Salem [22]) sono considerate da molti studiosi come derivanti dall'involontario consumo di pane con segale cornuta.
Collegamenti:
[1] http://ilporticodipinto.it/category/classificazione-articoli/filosofia
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_dei_trent%27anni
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Lega_Cattolica_(Germania
[4] http://it.wikipedia.org/wiki/Sogni_lucidi
[5] http://it.wikipedia.org/wiki/Cartesio
[6] http://it.wikipedia.org/wiki/Keplero
[7] http://it.wikipedia.org/wiki/Aristotele
[8] http://it.wikipedia.org/wiki/Galileo_Galilei
[9] http://ame-confutatio.blogspot.com/2012/08/confutazione-riflessioni-degli.html
[10] http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Kuhn
[11] http://it.wikipedia.org/wiki/Merry_Pranksters
[12] http://it.wikipedia.org/wiki/Ken_Kesey
[13] http://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Watts
[14] http://it.wikipedia.org/wiki/Allen_Ginsberg
[15] http://it.wikipedia.org/wiki/Timothy_Leary
[16] http://it.wikipedia.org/wiki/Feyerabend
[17] http://it.wikipedia.org/wiki/Hookah
[18] http://it.wikipedia.org/wiki/Imre_Lakatos
[19] http://it.wikipedia.org/wiki/Hieronymus_Bosch
[20] http://it.wikipedia.org/wiki/Stregoneria
[21] http://it.wikipedia.org/wiki/Salem_(Massachusetts)
[22] http://it.wikipedia.org/wiki/Caccia_alle_streghe_di_Salem
[23] http://it.wikipedia.org/wiki/LSD
[24] http://it.wikipedia.org/wiki/Carlos_Castaneda