Era più o meno il 1996 quando iniziai a scrivere l'ennesimo romanzo dopo almeno tre libri naufragati e questo nuovo nato che sarebbe naufragato in breve.
Il mio rapporto con la scrittura, nonostante i miei trascorsi da sceneggiatore di fumetti, è sempre stato conflittuale e mentre da una parte sentivo il profondo desiderio di cimentarmi con un romanzo, dall'altra provavo un timore reverenziale provocato sia dalla stima per quelli che consideravo "Veri Scrittori" come ad esempio: Italo Calvino, Iosif Brodskij e il mio maestro e mentore: Alberto Ongaro; sia per una feroce autocritica che mi impediva di considerarmi uno "Scrittore", specialmente davanti alla statura dei suddetti personaggi così come di molti altri.
Il nuovo romanzo, che poteva sembrare l'ennesimo blockbuster fantascientifico partorito ad Hollywood, naufragò quando mi tornarono alla mente le considerazioni di Oscar Wilde sugli scrittori: "Ci sono quelli che scrivono per denaro, la maggior parte..." Spiega nella prefazione de: "Il ritratto di Dorian Gray", "E ci sono quelli che scrivono perchè hanno qualcosa da dire... Una stretta minoranza..."
Mi resi conto che si, amavo la fantascienza, ma stavo anche provando a scrivere qualcosa di semplice che potesse assomigliare a un film americano. Detto fatto, il nuovo romanzo finì in un cassetto dopo i primi capitoli.
Dovevo scrivere qualcosa che sentissi davvero mio, libero da condizionamenti, dalla voglia di guadagnare qualcosa... Dovevo sapere se ero in grado di scrivere un romanzo; se poi non lo avessi mai venduto poco importava, ma dovevo misurarmi con me stesso e capire se ero in grado di partorire un'opera oppure no.
Fu così che nel 2004 circa naque il personaggio di Lucas Gualtieri, un Veneziano destinato a vivere una storia assurda.
Inutile dire che il romanzo lo sto ancora scrivendo; ha subito parecchie battute di arresto durante gli anni ma in questi ultimi tempi sto cercando di portarlo a termine per vincere quella famosa sfida con me stesso.
Nel frattempo però è accaduto qualcosa: più o meno nel 2008, reincontrando un vecchio amico grafico e illustratore, ci si trova a parlare con un bicchiere di vino in mano, della possibilità di realizzare qualcosa assieme. Io all'epoca non scrivevo più fumetti da tempo e nemmeno lui ne aveva più disegnati... Mi venne una folgorazione improvvisa: "Avrei un personaggio" dissi, "Sto scrivendo un libro e il protagonista a mio avviso si adatterebbe bene ad essere portato con qualche modifica in una storia a fumetti".
Ci vollero altri due anni, ma nel 2010 iniziammo delle prove grafiche basate su dei soggetti che avevo preparato. Io e Fabiano Fiorin (il grafico) ci rendemmo subito conto che stava uscendo un personaggio molto interessante, sia per la grafica insolita e innovativa nel panorama del fumetto attuale, sia per la natura delle storie da raccontare che miravano a un target elevato in termini qualitativi.
Tra il 2011 e il 2012, con un progetto in mano e una brevissima storia, una sorta di Trailer in 8 Tavole che mostrasse lo stile e la qualità del testo e della grafica, iniziammo a contattare tutti gli editori possibili: "Lucas" era diventato una realtà.
Ottenemmo vari appuntamenti a Milano e ci ricevette anche il più grande editore Italiano, Bonelli. Sapevamo che il nostro stile era troppo lontano dai canoni Bonelliani per essere accettato, ma eravamo curiosi di sentire anche il suo parere, cercavamo di capire come reagiva la gente a questa novità.
Il direttore, ci spiego ciò che già sapevamo, ma non mancò di elogiare il nostro prodotto; fino a quel momento avevamo ricevuto moltissimi pareri positivi: Lucas piaceva a tutti, ma pochi avevano voglia di rischiare su un prodotto completamente nuovo. Troppe spese, meglio andare sul sicuro, su ciò che già si vende.
Da Bonelli però, ci arrivò anche una notizia per noi inquietante: "Anche noi abbiamo un Lukas in via di realizzazione... Il nostro ha la K, ma ovviamente adesso bisognerà vedere se esce prima il nostro o prima il vostro, perchè probabilmente ci sarà da cambiare nome."
Ci sentimmo fregati, Quello di Bonelli sarebbe uscito di certo anche se non sapevamo quando; il nostro era un'incognita. Ho scoperto proprio un paio di giorni fa che il Lukas di Bonelli è in uscita a breve. Il nostro, inutile dirlo, è ancora in un cassetto. Una quarantina di editori ci hanno dato buca, ma non demordiamo e continuiamo a proporlo. Nel frattempo, cerco di finire il romanzo...
Ma dato che ormai è imminente il Lukas Bonelliano, ho deciso di pubblicare, per chi vorrà leggerlo, quella specie di numero zero, il breve trailer in 9 tavole che realizzammo per proporlo assieme al progetto ai vari editori; un progetto che sta ancora girando.
Ecco Lucas con la "C".
Collegamenti:
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