di Gary North1
La quota della forza lavoro relativa al governo è salita a 22.5 milioni. Si tratta di quasi tre volte il numero del settore pubblico quando JFK prestava il suo giuramento. A questi dipendenti sono stati garantiti sicurezza sul lavoro e stipendi elevati, assistenza sanitaria sovvenzionata, prepensionamenti e pensioni che il settore privato non può eguagliare.
Con i ricavi in picchiata, le città e contee sono di fronte ad una scelta. Aumentare le tasse, o tagliare i libri paga ed i servizi. Ma se aumentano le imposte o i lavoratori vengono licenziati e declinano i servizi, gli Americani si sposteranno nella nostra società in movimento tra i confini della città e dello stato, come si stanno muovendo dalla California al Colorado, Nevada e Arizona.Questo non pone fine alla crisi, la intensifica.Il fallimento non solo offre un sollievo alla città non pagando gli interessi agli obbligazionisti, consente ai sindaci di rompere i contratti con i sindacati. Sin dall'inizio della recessione, 650,000 dipendenti pubblici, quasi tutti i dipendenti comunali, provinciali o statali, hanno perso il lavoro. Milioni di persone hanno visto tagli alla paga ed ai benefici.
Le città e le contee non hanno via d'uscita dal circolo vizioso. L'aumento dei deficit e dei debiti impone nuovi aumenti delle tasse e nuovi tagli nelle scuole, nella forze di polizia e nei vigili del fuoco. I residenti vedono affondare la città, così fanno le valigie e se ne vanno.
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[5] http://teapartyeconomist.com/2012/07/13/governments-are-broke-a-new-day-is-dawning-for-liberty/