Riscaldamento globale
Prendo le parole di Gianluca Freda - espresse in un altro intervento - giacchè di migliori non ne potrei trovare; oserei dire, non se ne possono trovare.
Mi piace l'idea di guardare avanti, non so perché. Forse perché sapere che il Potere non ragiona sul presente (come fanno i controinformatori traditori - LC docet - passati dalla parte del regime, ad esempio, che adesso vengono a farti anche lezioni sulla distopia, tra le altre cose) ... beh, può essere.
Col COVID hanno vinto e perdere tempo sul COVID oggi, è come per quella donna che si preoccupa di non farsi strappare il vestito di dosso mentre la stanno violentando, invece di cercare di capire perché in quella stradina è già la terza volta che la prende in culo . . .
. . . non so, ma pare che l'umana percezione abbia notevoli fastidi a concentrarsi sui segnali che anticipano le grandi manovre. Una sorta di orticaria nell'intelletto: stare lì, a osservare la miccia che va verso la dinamite a tre metri da Te, e chiedersi "Chi sa cosa potrebbe succedere?"... che se non fosse che non siamo nati ieri e non sapessimo che chi vive di visibilità ha quella leggera tendenza a vendersi, allora bisognerebbe affermare con certezza che di stupidità trattasi. E qui lo sto dicendo in generale. Ma forse mi sbaglio. Nel senso che veramente di stupidità trattasi.
L'altra sera, parlando al telefono di questa cosa con un'amica, magnificamente mi ha ricordato due tre cosette interessanti (e la ringrazio), in proposito del riscaldamento Globale.... e coincideva precisamente con la domanda di Gianluca che dà il titolo all'argomentazione: cosa ci esploderà in faccia?
Avete mai pensato al concetto di Deruralizzazione?
Non è uno scioglilingua e se non esiste la parola allora me la sono inventate adesso. Amen. Nel frattempo ne invento un'altra e questa per certo so che non esiste, più che parola un concetto: URBANIZZARE LA VITA
... le campagne sono un pericolo per l'Agenda, signori miei. Per il Nuovo Mondo. E lo sono in più di un modo. E più di quel che si sospetta o si possa sospettare. Direi che potremmo iniziare a unire i puntini.
La terra lasciamola a chi ha la scienza dalla sua, giusto? In città il caldo è controllabile. La natura non va bene rimanga in mano al popolo. Il popolo è ignorante.
Obiettivo per il 2030 - direbbe qualcuno - rimanere tra le mura, là fuori fa caldo. Andrà tutto bene.
CONCLUSIONI
... che non sono conclusioni e, al di là di quel che ne pensiate, lo preciso adesso (anche se spero fosse stato chiaro dall'inizio), è finito il tempo degli articoli e questo non è un articolo, ma un "work in progress" sull'argomento e che abbisogna o abbiosognava di una sua sezione. Per quel che vale. Ma almeno può essere più interessante.
Invito gli amici a ripostare qui quello che avevano postato nei Commenti Liberi. Adesso mi adopero per insierire il video linkato da un utente.