Il terzo capitolo di quella che è stata chiamata la "Trilogia della paranoia" di Frankenheimer è un thriller angosciante e teso che a differenza della tematica esplicitamente fantapolitica che caratterizza gli altri due film, si muove in una zona di mistero fitta di elementi simbolici e si tratta in effetti di una rivisitazione del mito di Faust.
Operazione diabolica però non è soltanto questo; quando l'anziano Arthur Hamilton, in poche, significative e splendide sequenze esprime tutta la desolazione derivante dalla consapevolezza di essere giunto alla fine del suo cammino con un bilancio abbondantemente in passivo dal quale non esiste più possibilità ne tempo per un riscatto, decide di firmare il famoso patto. Il fatto è che in questo film il diavolo non è tanto un uomo (identificabile nella figura del Dr. Innes), quanto un sistema; una corporation, organizzata e potente che si muove attraverso precise e rigide regole burocratiche.
Questo infatti è l'aspetto più orwelliano della pellicola e non a caso il film inizia con un uomo misterioso che segue il protagonista alla stazione in una sequenza molto efficace che trasmette benissimo la sensazione di essere costantemente controllati. Il male usa la seduzione facendo leva sui sogni infranti del protagonista per attirarlo con l'inganno e la prospettiva di una vita felice nella sua trappola; ma questo è anche l'inganno del "sistema" e si percepisce la sensazione che il libero arbitrio di poter dire "No", di non accettare le seduzioni e i miraggi del burattinaio sia una mera illusione perchè in realtà non c'è scelta. Il "sistema" ingoia tutto.
Si tratta del film più paranoico e visionario di questa straordinaria trilogia.
Rivederlo in DVD è l'occasione per potersi gustare il film nella sua versione completa; con tutte quelle sequenze mancanti che furono eliminate dalla versione cinematografica tra cui la più importante è certamente quella del rito orgiastico di stampo esoterico praticato da comunità (setta?) di persone in onore del dio Bacco e nel quale viene coinvolto il protagonista.
Il finale del film è terrore allo stato puro, roba da allacciarsi le cinture alla poltrona.