Una nuova potenziale forma di energia, così controversa che non molto tempo fa veniva considerata come "scienza spazzatura" sta cominciando a venire accettata dalla comunità scientifica tradizionale. E' questa la conclusione dell'organizzatore di una delle più grandi sessioni scientifiche sull'argomento "fusione fredda" che si terrà a San Francisco i prossimi due giorni nel Moscone Center durante il 239esimo incontro nazionale dell'American Chemical Society (ACS).
"Anni fa molti scienziati avevano paura di parlare della fusione fredda ad una platea tradizionale", ha detto Jan Marwan, Ph.D., l'esperto di fama internazionale che ha organizzato il simposio. Marwan dirige una ditta che fa ricerca di nome Marwan Chemie, a Berlino (Germania). Intitolato "Tecnologia per una nuova energia", il simposio includerà quasi 50 presentazioni che trattano delle ultime scoperte in tema.
Le presentazioni riguardano l'invenzione di un nuovo ed economico strumento di misurazione che può mettere in grado più laboratori di cominciare la ricerca sulla fusione fredda; l'indicazione che la fusione fredda possa avvenire in maniera naturale in certi batteri; progressi verso una batteria basata sulla fusione fredda e diversi altri argomenti. Marwan fa notare che molte delle presentazioni indicano che la fusione fredda sia reale, con il potenziale di contribuire alle necessità energetiche del ventunesimo secolo.
"Ora la maggior parte degli scienziati non ha più paura e la maggior parte dei ricercatori sulla fusione fredda sono interessati agli incontri dell'ACS", ha detto Marwan. "Ho anche notato che il campo sta guadagnando nuovi ricercatori da parte di università che non hanno mai fatto ricerca prima sulla fusione fredda. Sempre più persone si stanno interessando all'argomento anche se c'è ancora un po' di resistenza in questo campo. Ma dobbiamo solo continuare come abbiamo fatto fin'ora, esplorando la fusione fredda passo dopo passo, per farla diventare una fonte di successo alternativa di energia. Con tempo e pazienza, sono molto ottimista che possiamo riuscirci!".
Il termine "fusione fredda" ha origine nel 1989 quando
Martin Fleishmann e Stanley Pons dichiararono di aver eseguito la fusione nucleare a temperatura ambiente con un dispositivo semplice e che poteva stare su di un tavolo. Questa dichiarazione creò forti sentimenti a livello internazionale perchè la fusione nucleare porta con se il potenziale per poter fornire al mondo una nuova forma di energia virtualmente illimitata. Il carburante per la fusione viene dalla comune acqua marina e si stima che un litro di acqua di mare contenga l'energia equivalente di 16 litri di benzina al 100% dell'efficenza usati per produrre energia. Tale dichiarazione creò molti scetticismi perchè la conoscenza tradizionale sostiene che per raggiungere la fusione siano necessari reattori nucleari in grado di raggiungere milioni di gradi dal costo multi miliardario.
Quando alcuni scienziati non furono in grado di riprodurre i risultati di Pons e Fleishman, fu gettato discredito sulla ricerca sulla fusione fredda. Umiliati dalla comunità scientifica e con la loro reputazione rovinata Pons e Fleishman chiusero il laboratorio e fuggirono dal loro paese per poter continuare a vivere in pace. I pochissimi scienziati che continuarono la ricerca evitarono accuratamente le parole "fusione fredda" utilizzando invece i termini "reazioni nucleari a bassa energia". Marwan fa notare che gli studi presentati al simposio ACS si riferiscono apertamente alla "fusione fredda" in onore dei pionieri nel campo.
Marwan aggiunge che "tale campo sta ora attraversando una rinascita di interessi e sforzi nella ricerca, con prove che suggeriscono che la fusione fredda sia una realtà". Ad esempio fa notare che il numero di presentazioni all'ACS è quadruplicato dal 2007.
Tra i report previsti per il simposio ci sono:
Fonte:
Collegamenti:
[1] http://ilporticodipinto.it/category/classificazione-articoli/fisica
[2] http://ilporticodipinto.it/category/classificazione-articoli/fusione-fredda
[3] http://www.physorg.com/news188377829.html