Anticipazioni della versione completa1
Anticipazione sulle principali lingue utilizzate in Europa e nel mondo, da oggi al 2030.
Al di la del proprio interesse culturale, LEAP/E2020 ha creato quest’anticipazione come strumento per aiutare a prendere decisioni, sia a livello individuale (i genitori nell'educazione dei loro figli) che collettivo (scuole pubbliche, università, stati, aziende internazionali ). Le strategie individuali e collettive riguardo l'insegnamento delle lingue sono davvero un processo di lungo termine, che richiedono delle scelte fondamentali, da prendere quasi con una generazione d’anticipo...
Raccomandazioni strategiche ed operative
La percentuale di intervistati che ritiene di come le grandi banche del proprio paese potrebbero andare in bancarotta entro la fine del 2012 è cresciuta, questo mese, fino al 66% (contro il 61% del mese scorso)...
In attesa che Eurolandia si doti, entro la fine del 2012, di un comune programma politico, economico e sociale di medio-lungo termine, soprattutto dopo l'elezione del nuovo Presidente francese, Francois Hollande, da noi anticipata molti mesi fa, gli operatori restano prigionieri dei riflessi di breve termine degli sconvolgimenti politici in Grecia, delle incertezze sulla governance dell’Eurozona e dei rischi sul debito pubblico...
Nel frattempo, negli Stati Uniti, la sparizione dell'illusione della ripresa,2 combinata con il rinnovo delle preoccupazioni riguardo il settore finanziario americano (del quale JP Morgan ha recentemente illustrato la fragilità), ed il ritorno in grande stile del problema del debito del paese, sta portando gli operatori economici e finanziari a contemplare un futuro sempre più inquietante.3
Nel Regno Unito, la ricaduta del paese in recessione sta combinandosi con il mancato controllo del deficit, e con l'aumento della rabbia popolare contro l'austerità, che comunque è appena nella sua fase iniziale.4
In Giappone, il torpore economico e la debolezza delle esportazioni, nel contesto della recessione globale,5 sta mettendo in evidenza lo spettro dell’eccessivo debito del paese.
In questo contesto, secondo LEAP/E2020, la seconda metà del 2012 sarà il momento della convergenza di quattro fattori esplosivi per le economie occidentali: banche, borse, pensioni e debiti. Per gli operatori finanziari e politici, così come per le normali famiglie, questa convergenza porterà grandi rischi allo stato delle loro finanze, così come alla loro capacità di affrontare le sfide future.
Ed allora, in quest’edizione n. 65, il nostro team svilupperà le sue previsioni riguardo questi quattro esplosivi fattori della seconda metà del 2012, e le sue raccomandazioni per minimizzare le conseguenze negative. Inoltre, LEAP/E2020 presenta le sue nuove anticipazioni sulle conseguenze della crisi sistemica globale, e sulle lingue internazionali che saranno più usate nel 2030 (sia a livello globale che in Europa), per aiutare genitori e figli, ma anche le istituzioni educative, a fare la giusta scelta, oggi, delle lingue da studiare.
Nella parte pubblica di questa edizione n. 65, il nostro team ha scelto di presentare il fattore esplosivo corrispondente ai debiti pubblici e privati.
Esposizione ai derivati delle banche statunitensi, al 31/12/2010 - Fonte: Dipartimento di Treasury/Mybudget360, 11/2011
LEAP/E2020 lo ha annunciato nel 2008, e l’ha ripetuto molte volte. C'erano circa 30.000 miliardi di Dollari di assets fantasma, nel sistema finanziario globale. Restano ancora circa 15.000 miliardi di Dollari, che essenzialmente andranno in fumo entro la fine del 2012. La buona notizia è che, da quel momento, si prenderà seriamente in considerazione la ricostruzione di un sano sistema finanziario globale. La cattiva notizia è che sarà nei prossimi trimestri che questi 15.000 miliardi di Dollari andranno in fumo. Ciò implica, naturalmente (come avevamo accennato in precedenza), il fallimento (e/o il salvataggio da parte degli Stati) del 10-20% delle banche occidentali. E questa volta, a differenza del 2008/2009, saranno gli azionisti ad essere le prime vittime (compresi quelli degli Stati Uniti), indipendentemente dalla priorità dei loro diritti.6 Solo gli azionisti dall’importante peso geopolitico saranno trattati con rispetto (fondi sovrani, paesi amici, ...).
Con riguardo ai debiti privati, le famiglie, in particolare quelle degli Stati Uniti e del Regno Unito, dovranno affrontare da sole le conseguenze dell’aumento dei tassi di insolvenza che le toccheranno. Presi nelle trappole dell’austerità e della recessione, gli stati occidentali non avranno più i mezzi per aiutare la classe media, fino a quando la crescita non li avrà tirati un po' su. E, purtroppo, questo non avverrà entro la fine del 2012.
Inoltre, si può vedere come negli Stati Uniti la questione del debito degli studenti si stia trasformando anch’essa in un "subprime bis".7 L’aumento delle tasse, causato della fine della politica dei sussidi del governo federale, e la paralisi politica a Washington, sullo sfondo dei tentativi per mettere sotto controllo il deficit federale, stanno creando una situazione disastrosa per milioni di giovani americani e per i loro genitori.
In Europa, il Regno Unito ha già deciso di lasciare che la sua classe media affronti da sola il suo debito record. Ciò vuol dire che essa cadrà nel sottoproletariato. I prossimi mesi vedranno un nuovo brutale scontro tra la classe media britannica ed i leaders politici, per lo più appartenenti alla classe superiore.
Sul continente, attraverso votazioni che hanno rigettato i leaders sostenitori dell’austerità come sola ed unica soluzione alla crisi del debito pubblico, le persone hanno aperto un importante confronto democratico con le élites in essere da quasi 20 anni, ed al servizio dei creditori. Il tentativo personificato dal nuovo presidente francese, Francois Hollande, di aprire una via di mezzo tra austerità (fallita) e stimolo keynesiano (impossibile politicamente e fiscalmente), avrà luogo (perché è l'unica via, oggi, politicamente e fiscalmente sostenibile),8 ma non prima della fine del 2012.9
Nel frattempo i disordini politici in Grecia, ed i complessi negoziati in seno ad Eurolandia, domineranno l'agenda. Queste vicende renderanno sia i creditori che i mercati sempre più nervosi.10 Questo nervosismo aumenterà la consapevolezza riguardo l’infinita fragilità delle istituzioni finanziarie di Wall Street e della City, davanti al rischio del mancato pagamento dei debiti: siano essi pubblici o privati. Sono pressoché gli ultimi assets dei loro bilanci dai quali sperano ancora di recuperare un valore significativo.
Evoluzione comparata del debito federale e del PIL degli Stati Uniti (2001-2012) (in rosso: il debito - in blu: il Pil) - Fonte: StLouisFed - Mybudget360, 04/2012
Dalla fine dell'Estate del 2012, il ritorno del tema dell’insostenibilità del debito statunitense, connesso ai tagli di bilancio automatici, imposti nel caso di un mancato accordo al Congresso sulla riduzione del debito, farà scattare il "Taxmageddon”11 negli Stati Uniti. Ci sarà quindi la riproposizione delle vicende del duo bomba-detonatore (di cui i debiti europei ed americani sono già stati interpreti nell'Estate del 2011), che però questa volta saranno molto più violente. In effetti, i timori sull’esplosione dell'Euro e di Eurolandia scompariranno,12 e saranno sostituiti da una minaccia ben più spaventosa per i mercati: la massiccia e brutale monetizzazione del debito degli Stati Uniti.13 In aggiunta, questa situazione si verificherà nel contesto della completa paralisi politica 14 degli Stati Uniti, con un Congresso frammentato dall'emersione di fazioni radicali sia tra i repubblicani (Tea Party), che tra i democratici (Occupy Wall Street).15
Traduzione di Franco per Il Portico Dipinto [2]
Collegamenti:
[1] http://ilporticodipinto.it/economia
[2] http://ilporticodipinto.it/geab
[3] http://europe2020.org/spip.php?article732&lang=fr