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LUOGOCOMUNE - la logica in lockdown

Il 22 marzo di questo famigerato 2020 Massimo Mazzucco, spinto dagli eventi, pubblica un articolo intitolato “Coronavirus: la mia posizione”

https://luogocomune.net/21-medicina-salute/5476-coronavirus-la-mia-posizione

Questa la sua premessa:

«Visto che nessuno fra coloro che mi criticano è stato in grado di definire con chiarezza la sua posizione, chiarisco io la mia».

Mai bugia è stata più grande giacché diversi e notevoli sono stati proprio gli interventi di quegli utenti (tra questi diversi saranno bannati dal Sito di Luogocomune) che hanno argomentato con numeri, considerazioni congrue, ragionamenti logici, supportati anche con fonti verificabili, il quadro di quello che stava accadendo.

Questi i punti dell'articolo, esaminiamoli:

1 – Indipendentemente da cosa l’abbia causato (rilascio intenzionale o evento naturale) il coronavirus esiste, e ha raggiunto ormai molti paesi del mondo.

Quest’affermazione indica solo il fatto di aver dato per assodato che le informazioni autoreferenziali del coro mediatico fossero oro colato, peccato però che il virus non è stato mai purificato al punto da essere considerato “isolato”; non ha superato le prove da attuarsi per determinare la relazione causa-effetto (causa eziologica) tra agente patogeno e patologia (ovvero isolato secondo i principi di Koch); la sua esistenza a livello epidemiologico sarebbe testata e “provata” con dei tamponi che si basano su una tecnica (PCR) utile per la ricerca ma non per la diagnosi, in quanto utile per esami qualitativi e non quantitativi e, in ultimo, i suddetti tamponi individuano frammenti di acidi nucleici propri anche di altri virus: ergo, il fenomeno epidemiologico è deformato in maniera assolutamente grave. Una tale superficialità nel saltare a piè pari queste informazioni nelle discussioni, non può essere meno grave.

2 - Si tratta di un virus relativamente poco pericoloso, ma altamente contagioso. Si diffonde rapidamente.

Non avendo Mazzucco considerato debitamente una questione alla sua base; come è stata divulgata, come è stata venduta in proporzione ai fatti, ciò che ne consegue, più che un'opinione personale è una riflessione occasionale da circolo di briscola, se non paurosamente ottusa e pericolosa.

3 - Le persone sane, con un sistema immunitario forte, hanno poco da temere. Chi invece è di salute cagionevole, ha patologie pregresse o è avanti con l’età rischia molto.

Un'ovvietà questa, che gli è stata più volte sottolineata, l’unica che risulta evidente dai rapporti dell’ISS e che dunque non era oggetto di diatriba (anche se i media terrorizzano costantemente alludendo alla pericolosità del virus, pure nei riguardi di persone giovani e/o sane).

4 - Nelle zone con i maggiori focolai gli ospedali sono saturi, i reparti di terapia intensiva faticano ad accogliere tutti coloro che ne hanno bisogno, e gli operatori sanitari sono allo stremo delle forze. Ciò non accade solo in Italia, ma sta iniziando ad accadere anche in altri paesi (Spagna ad esempio). E nulla porta a pensare che ciò non sia destinato ad accadere anche nelle altre nazioni colpite dal virus, molto presto.

Le notizie dei “collassi” delle terapie intensive, cosi come dei focolai, sono confuse in quanto è apparso chiaro fin da subito (non a Mazzucco, chi sa perché, se pur la cosa era supportata e discussa con interventi mirati, cioè da quegli utenti che "non chiarivano la loro posizione"); che insomma era evidente una intenzionalità univoca e concorde di diffondere panico che non poteva essere costruita su basi opportunistiche, ed ingigantire la portata di un fenomeno epidemiologico con tale concerto  (fermo restando che bisognerebbe indagare altri fattori, in quanto il propagarsi di questo virus “altamente contagioso” NON ha provocato l’esubero di decessi in tutto il centro-sud. Ergo: o il presunto virus si è completamente spento non raggiungendo altre parti della penisola, oppure esistono altre concause da indagare per poter spiegare l’anomalia geografica).

5 - Di fronte a questi fatti, ogni discussione sulla effettiva pericolosità del virus, come ogni confronto numerico con le passate stagioni di influenza, diventano futili esercizi accademici: qualunque cosa sia, oggi questo virus ha creato una emergenza sanitaria. Punto.

E virgola: non si capisce come si possa fare un’affermazione categorica e volutamente ignorante come questa quando sono proprio i numeri dinamici dei ricoveri, delle terapie intensive e dei decessi ad indicare se ci sia o meno un’emergenza in atto. Siamo ancora di fronte a spropositi in materia, che dovrebbero diventare accettabili, non si sa per quale tipo di filosofia d'indagine. Mistero. Non solo, da aggiungere c'è il cortocircuito logico, giacché: - i dati certi dei decessi di passate influenze stagionali, sarebbero bastati oltremodo per giustificare uno stato d'emergenza che mai si è verificato. Però – per magia – diventano futili esercizi accademici.

6 - Altrettanto futili sono le distinzioni fra morti “con” (aggravante) e morti “per” (causa prima). Quando una persona con patologie pregresse muore in tre giorni “col” coronavirus, resta da dimostrare che sarebbe morta comunque in tre giorni senza il coronavirus. In assenza di questa dimostrazione, il morto “con” il coronavirus vale esattamente come un morto “per” coronavirus.

Stessa logica aberrante del punto 5 e tremendamente più pericolosa, in un momento storico, appunto, in cui cercare di rendere cristalline le basi elementari di un fenomeno era la priorità assoluta per non scatenare esponenziali processi di disinformazione nel popolo già disorientato; disinformazione iniziale già veicolata a pieno regime dai canali mainstream: distinguere tra decessi «CON» e «A CAUSA» del coronavirus era (ed è) la chiave di volta dell’interpretazione del fenomeno medesimo; l’Istituto Superiore di Sanità ancora non fa distinzioni tra questi due tipi di decessi senza autopsie che – guarda caso – sono ancora scoraggiate, quando non vietate dai protocolli. Mazzucco palesava di non sapere di cosa parlava o di non volerlo sapere. Ci si chiede perché affermazioni cosi trancianti e miopi dovessero appartenergli.

7 - Di fronte a tutto quanto sopra, ritengo le misure restrittive giustificate. Faticose e invasive, ma giustificate.

Qui Mazzucco in realtà dimostra solo, 1) o di aver avuto paura e basta, in quanto tutte le “argomentazioni” da lui esposte sono prive di senso logico e scientifico, oppure 2) di dare alla linea editoriale di Luogocomune un nuovo modello di faziosità a prescindere. La realtà è che con il suo avallo superficiale e criticamente sprovveduto ai lockdown e alle misure che lui stesso riconosce da "stato di Polizia", Mazzucco ha dato per scontato che tutte le conseguenze di esso, ovvero: perdita di lavoro delle persone, rovina di intere famiglie, condizioni di stress estreme con tutte le conseguenze cliniche del caso, mancanza di cure  per patologie differenti dal Covid , fino ai non trascurabili fenomeni di suicidi, fossero giustificabili in nome di quello che stava accadendo, cioè sulla base di un crogiolo di illogicità, prepotenze politiche e disinformazione conclamata. Una simile arroganza intellettuale è difficile da immaginarsi in questi contesti da chi dice di cercare la verità. Era scontato oltre ogni ragionevole dubbio che per valutare una scelta politica/sanitaria/autoritaria del genere si DOVEVANO prendere in considerazione proprio quei numeri che Mazzucco dice essere irrilevanti per proporzionarli con i danni che si sarebbero fatti.

8 – Ovviamente, c’è chi è ben felice di imporre questo stato di polizia, perché ciò fa parte della sua agenda politica. Ma questo non significa che la pandemia sia stata montata ad arte per imporla. E’ la classica fallacia del post hoc ergo propter hoc, dove si capovolgono cause ed effetti. Qui si tratta di semplice opportunismo, non di pianificazione a priori. Starà a noi cittadini, una volta passata l’emergenza, di combattere per assicurarci che una parte di queste restrizioni non rimanga attiva (come sicuramente qualcuno cercherà di fare), o che addirittura non cerchino di imporcene di nuove.

Qui Mazzucco prende una posizione precisa quanto allucinante: cioè, al di là della consistenza (emergenza più o meno gonfiata dai media) e della natura del virus (rilascio intenzionale, errore di laboratorio o virus naturale) quello che accade (NONOSTANTE UN FOLTO GRUPPO DI UTENTI DEL SUO SITO GLI DIMOSTRASSE IL CONTRARIO) non è stato pianificato, no - ma al limite semplicemente sfruttato dalle solite élites. Che fortunelle che sono queste élite. E fronte a tutte le contraddizioni scientifiche e provenienti dalle medesime élite e a ingerenze - che a chiamarle tali è una gentilezza - non possiamo che rimanere basiti davanti a simili "cecità".

In altri termini, Mazzucco (proprio lui che smontava i debunker) in questi punti, sosteneva che quel fenomeno fosse ed era troppo grande e troppo diffuso per essere un complotto. La cosa è surreale se si pensa a come Mazzucco abbia dimostrato negli anni con autorevoli documentari come i meccanismi dello Status Quo possono essere di concerto allineati in ambiti talmente vasti, che questa non è altro che un'ennesima dimostrazione di quel modus operandi che lui aveva già denunciato, e di quei meccanismi ciclici dei Poteri forti e vigenti. In molti hanno provato a ricordarglielo, a fargli notare che la questione era più semplice di quanto formulava contraddittoriamente: una volta che le élites dominanti hanno a disposizione fondi illimitati (FMI), strutture mondialiste di sanità (OMS), uomini chiave nei punti giusti (lobbies e corruzioni varie di governi e pezzi di stati) E INFORMAZIONE (completamente ormai univoca) diventa attuabile organizzare un colpo di Stato mondiale. Su questo punto ritorniamo dopo con un ulteriore approfondimento.

9 - Tutti coloro che hanno espresso giudizi del tipo “luogocomune è finito”, “se questa è la controinformazione tanto vale smettere di lottare”, ecc. sono calorosamente pregati di andarsene altrove, al più presto. Io non censurerò mai nessuno per le opinioni che esprime, ma sappiate che qui non siete i benvenuti. Non mi è mai piaciuta la gente che sputa nel piatto dove mangia. Andatevene altrove, aprite un vostro sito, e continuate da lì la vostra battaglia contro “la grande montatura del coronavirus”. Se siete nel giusto la storia vi darà ragione, e avrete mille volte la visibilità che vi ha dato luogocomune. Ma stare qui ad approfittare della nostra visibilità per gettare merda sul sito è inqualificabile. Dovreste vergognarvi da soli.

Non si può non notare l’infelicità di questa uscita in quanto nessuno degli utenti del sito “mangiano” ovvero guadagnano - anche in forma indiretta -  dallo scrivere sul sito di Mazzucco, mentre invece gli utenti del Sito, per Mazzucco rappresentano non solo il suo personale pubblico (trattato irrispettosamente chiudendo e riaprendo il Sito con giochetti infantili tipo "il bastone e la carota") ma proprio una parte di fonte di sostentamento economico in quanto sono proprio gli utenti del sito di Luogocomune che nel corso del tempo gli hanno acquistato DVD e lo hanno sostenuto con donazioni. Senza tralasciare il fatto che gli stessi utenti rappresentato la maggior parte degli abbonati alla sua nuova attività di pay-tv  “contro.tv”. Ma c'è un ulteriore appunto: anche se la metafora di Mazzucco sullo "sputare nel piatto dove si mangia" fosse riferita al fatto che quello è un posto dove gli utenti si sono «nutriti intellettualmente», allora con più forza denunciare il tradimento delle logiche più elementari da parte Sua, di come si affrontano e si sono sempre affrontate indagini importanti e disamine cruciali, era il minimo che lui si doveva aspettare da utenze che lui stesso lodava per il loro senso critico e imparziale.

10 - Voi siete liberi di commentare se volete, ma io non intendo rispondere né entrare in discussione con nessuno su questi argomenti. Ho semplicemente voluto chiarire bene la mia posizione, a futura memoria.

Hai fatto bene Mazzucco a scrivere queste parole «a futura memoria», così non le dovremo andare a cercare in giro per i commenti sul forum. Ed è veramente interessante riflettere sull'arroganza e la contraddittorietà di questa esternazione. Mazzucco si dice pronto alla discussione, difende l'autorevolezza del Sito, promuove una "contro Tv", quindi palesando la volontà di denunciare l'autoreferenzialità dei Media asserviti e nel frattempo lui è disposto al dialogo, sempre che la discussione – però – non rientri tra quelle a cui non intende rispondere. Forse che Conte sia stato ispirato da qualcuno?

P.S. Resta in vigore la regola di sempre. Se vedo aggressioni verbali gravi sarete espulsi, senza stare a guardare chi ha cominciato. Qui non siamo all’asilo. Ognuno si prenda le sue responsabilità.

Giusto!

In diversi video (tra cui l’intervista a Stefano Manera - 29 Ottobre 2020) si evince che Massimo Mazzucco entra tranquillamente in contraddizione riguardo a una questione nevralgica, quella al punto 8. Sembra infatti che il regista si sia "accorto" di una macchinazione per gli eventi del Covid. Non solo se ne sia accorto, ma proprio nel momento che detta macchinazione ha dimostrato di essere molto più vasta e perfettamente complessa, in quella misura tale – cioè – che solo se organizzata a monte poteva assurgere a una simile portata.

Nel video del canale “Border nigths” pubblicato due giorni dopo  https://youtu.be/pqjcNHPRya0?t=4019 (secondi 4019) il regista non lascia dubbi a riguardo delle sue convinzioni e di come le sue affermazioni siano debitrici proprio delle Logiche che lui denigrava:

"visto che il giochino funziona, chi li ferma dal farlo un’altra volta?" ..... "fanno quello che vogliono in laboratorio"....."il motivo per cui ci dobbiamo ribellarci adesso…. non è tanto per impedire questo lockdown in particolare ma che venga spezzato questo meccanismo per cui ti viene fatta paura per un virus qualunque e poi in base quella paura fanno quello che vogliono" ...."(queste proteste) dovrebbero servire anche a far capire che non ne accetteremo un altro anche se arrivate con il covid 21 , 22 o 25 perché siete voi che lo create a questo punto perché non è possibile che saltano fuori tutti questi virus che nessuno aveva mai conosciuto prima …. Il pipistrello non ci ha mai portato un cazzo, sono i laboratori di genetica dove manipolano loro i virus”.

Coloro che sono stati bannati dal suo sito, ci è stato detto sarebbero stati graziati se avessero mostrato umiltà. Okay. In sostanza pure coloro che lo hanno abbandonato indignati (chi più chi meno), fronte a questa … giravolta? … contraddizione?  … ripiego? (ce ne sono di termini) che è arrivata inspiegabilmente senza soluzione di continuità, avranno di che riflettere e – in coscienza – ritenere ognuno quale mossa sarebbe necessaria ora, cioè da parte sua (sempre se si parla di quella famosa umiltà). Sarebbe opportuno che Mazzucco – proprio inteso come influencer – riferisse onestamente su tale linea editoriale di questo famigerato 2020, ricordandogli che proprio in Italia (la quale ha avuto notevole forza come "Nazione sdoganatrice" del fenomeno) i danni di una controinformazione distorta (e di una "contro-TV" chiamata a simbolo di una libertà di espressione) sono esponenziali se spinti con pericolosa superficialità da chi è considerato unanimemente "fuori dal coro".

Noi sappiamo – Mazzucco sa – e non lo diciamo noi, lo dicono i suoi stessi documentari, che è un'evidenza lampante, questa: chi dispone di mezzi immensi (economici, tecnici, sanitari, militari, ecc.) e volesse fin dall’inizio attuare quell’Agenda nota oggi a tutti come “Nuovo Ordine Mondiale”, potrebbe mettervi mano senza esitazioni. Gli stessi soggetti che disponevano di laboratori di ricerca avanzata di virus, sono coloro che hanno organizzato "l’event 201"; che dettano agli Stati le linee guida da osservare in caso di pandemia (OMS).

Era chiaro e individuabile fin dall’inizio ciò che si stava profilando all’orizzonte e, riconoscendo le indubbie qualità documentariste del regista, le scuse e una pubblica ammenda da parte di Mazzucco sono dovute. Se a questo si aggiungessero contributi e indagini vive di quella autorevolezza così peculiare alla sua professionalità che da sempre lo distinguevano, allora sarebbe il contributo che nessuno potrebbe criticargli in questi tempi di chiusura finale.

La questione non è da poco, oggi potrebbero essere milioni (forse lo saranno) le persone pronte a scendere in piazza per i motivi sbagliati, e quando si dice «motivi sbagliati» stiamo dicendo «nemici sbagliati» e non ci si rende ancora conto di quanto labile e in apparenza simile – e allo stesso tempo profondo – sia questo terribile confine. Il senso di tutto questo articolo sta proprio qui.

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Articolo ideato e scritto da Fefochip, co-autore Calvero. Con noi Uhura, Zeus66Grappa, NRG, Ofeh, ZinaFlor das aguas

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Nemo ha scritto:

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