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"Il torrente" - Atto 4°

COMMENTI LIBERI - (quarta sezione)

Il torrente continua a scorrere da qui. Se avete cose nuove da segnalare o riflessioni da condividere, eccoci e ripartiamo dal 28 Settembre 2020.

Ovviamente - e "l'ovviamente" non lo uso come intercalare - lo scempio continua. Partiamo con una osservazione. Leggete insieme a Me (nei commenti caricherò la relativa immagine), e vergognamoci di avere componenti della "nostra" razza capaci di fare impallidire i migliori Kapò:

«A bordo degli autobus comportati con responsabilità e buon senso: indossa sempre la mascherina e, quando possibile, dai le spalle agli altri passeggeri».

Così, a Trieste.

Sia chiaro, non ho scoperto niente di nuovo ...

... mi premeva sottolineare a quale ingegnerizzazione sociale lavorano questi figli di una gran puttana. Devo fare l'analisi logica/sociologica della frase? Non credo ve ne sia bisogno su questo Sito. La foto me l'ha mandata una mamma, la quale mi ha parlato della vergogna che ha provato a tenere per mano suo figlio portandolo s'un autobus pubblico. 

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Grazie

Ritratto di Oona

Grazie Gianluca!

 

Dusty aspetto info su MATRIX

Il suicidato

Ritratto di Pike Bishop

Non avevo mai sentito parlare di John Kleeves

Mi pareva di averne parlato piu' volte in commenti (ma di solito usavo perifrasi del tipo: "quello che e' stato suicidato con una balestra all'interno di un'auto").

Pur con i limiti che poteva avere un ex komunista italiano del PCI, Stefano era l'unico che aveva edito materiale che ci facesse capire come la narrazione Holliwoodista dell'America Felix fosse una completa invenzione, e che gli USA sono sempre stati il modello a cui si ispiravano i nazionalsocialisti, con alcune differenze (come le differenze che avevano con gli altri socialisti, sia i Marxisti che i Fabiani - i cosiddetti democratici). La sua grande dote e' stata quella di non restare ancorato alla visione marxista degli USA, ma di svilupparne una propria, piu' distaccata e molto piu' incisiva e corrispondente alla realta'.  Proprio come qualcun altro che ha vissuto per anni negli USA che qui conosciamo bene, eh? wink

Consiglio assolutamente a tutti di scaricare tutto quel che trovate su di lui e di tenerlo come un piccolo tesoro, anche perche' senza alcun dubbio il suo lavoro e' costato carissimo: la morte di sua nipote e la propria. Un suicidio impossibile, con veline date in pasto alla stampa locale in cui lo si descriveva come il solito spostato, maniaco e complottista.  Per questo evito di nominarlo, e' ancora ragione di possibili censure.  Ma l'ho citato spesso ugualmente.

Suicidio con balestra

Ritratto di Dusty

Pike Bishop ha scritto:

Non avevo mai sentito parlare di John Kleeves

Mi pareva di averne parlato piu' volte in commenti (ma di solito usavo perifrasi del tipo: "quello che e' stato suicidato con una balestra all'interno di un'auto").

Beh, conoscendomi, dovresti sapere bene che la mia memoria è leggendaria per non essere tale :-)

Il materiale che avete condiviso è il tipico che viene condividere dentro Matrix, al riparo da occhi indiscreti e censure facili...

Prometto che cercherò di trovare il tempo per descrivere le 4 stupidaggini che servono per entrare in matrix.

Come ammazzano la gente negli ospedali (col pretesto del covid)

Ritratto di Totalrec

Guardando questo filmato, mi è venuto in mente quell'enorme branco di miserabili vermi senza cervello, il quale, di fronte a chi cerca di spiegare che il covid è un'invenzione mediatica, argomenta con voce querula da moccioso pigolante: "Eh, ma allora se non credi al covid, firma un documento con cui rinunci alle cure ospedaliere, nel caso dovessi contrarre la malattia!".

Ma di corsa, simpatici mentecatti!

La Costituzione, in realtà, renderebbe nullo un accordo simile, ma ormai a chi fotte qualcosa della Costituzione? O della sensatezza dei suoni che vi fuoriescono dal cavo orale?

Perciò, dov'è che si firma?

Gli ospedali sono sempre stati delle stalle popolate da asini e da bestie con la laurea (e a volte neanche quella), ma adesso, con l'invenzione del covid, sono diventati dei veri e propri mattatoi. Ci si entra per suicidarsi nel modo più squallido e desolante possibile, non per guarire.

Sconsiglio, alle persone dotate di raziocinio, qualsiasi contatto con queste autentiche anticamere del cimitero, oggi private, grazie alle bufale pandemiche, perfino del conforto premortuario dei congiunti. Se avete un buon chirurgo privato, rivolgetevi a lui. Se non lo avete, anche uno stregone di fiducia, una fattucchiera di rione, una mammana, una zingara, il mago Do Nascimiento o il Dottor Dulcamara sono preferibili alla masnada di somari con certificazione universitaria che troverete nelle strutture pubbliche.

Fate come vi consigliano i vermiformi mocciosi piagnucolanti: firmate per destinare gli ospedali pubblici al soccorso dei soli credenti del covid.

Una solenne cremazione in vita, con gran corteo di autoblindo militari trasmesso in diretta sul TG2, è esattamente ciò che si meritano.

Rabbia

Ritratto di Nemo

Totalrec ha scritto:

Guardando questo filmato, mi è venuto in mente quell'enorme branco di miserabili vermi senza cervello, il quale, di fronte a chi cerca di spiegare che il covid è un'invenzione mediatica, argomenta con voce querula da moccioso pigolante: "Eh, ma allora se non credi al covid, firma un documento con cui rinunci alle cure ospedaliere, nel caso dovessi contrarre la malattia!".

Stasera volevo condividere con voi un video ed una riflessione ma dopo il post di Gianluca mi ribolle il sangue.

Prima di tutto, grazie a Gianluca per la condivisione del video. Avresti il link specifico almeno lo salvo? Poi, soprattutto, un forte abbraccio a questo ragazzo sia per il coraggio dimostrato che per il suo lutto. Che normale lutto non è, ma è OMICIDIO (a mio parere, mi appello alla Costituzione ovviamente...)

E' omicidio perchè chi ha un minimo lavorato nel campo socio-sanitario ed ha letto due cose in croce sulla medicina e sulla sua applicazione (quindi non certi medici, che dovrebbero saperne molto di più) sa benissimo che da anni è risaputo che

1) i movimenti dei pazienti sono fondamentali per il sistema immunitario, l'allettamento prolungato unito all'infiammazione tende a provocare tromboembolie nei vasi (toh, proprio quelle che son state viste dalle autopsie COVID19...)

2) che data l'intima connessione cervello-sistema immunitario un paziente che è a casa sua, nel suo letto, che parla con i suoi cari e che ne sente l'affetto a parità di condizioni ha molte più probabilità di sopravvivenza di un paziente ospedaliero che non vede e non sente i parenti e a cui magari gli operatori non prestano adeguata attenzione (grosso eufemismo)

3) che si sa da secoli che l'ambiente ospedaliero sano (operatori riposati e senza pressioni, cure adeguate, "archietttura ospedaliera " che porti tranquillità e non depressione) sono fondamentali per i pazienti più a rischio.

Quindi chi ignora ciò e fa il contrario e quindi provoca la morte di centinaia di persone (io ho già un caso tra i conoscenti ed un altro forse se ne aggiungerà purtroppo) come lo chiamiamo? Come minimo un omicida colposo, altrimenti un omicida e basta. Invece diamo la colpa al SARS-COV-2 ed alla malattia COVID19, cioè ad un virus mai isolato con il quale non è mai stata dimostrata la correlazione causa-effetto con la malattia e così via... A loro piace vincere facile eh?

Sono d'accordo con Gianluca al 1000%, alla larga da questi che invece di ospedali stanno diventando sempre più luoghi di morte indotta. Ed un altra cosa, le persone normali che dopo una montagna di video, documenti in italiano ed in inglese, centinaia e centinaia di articoli specifici e ragionamenti logici non vogliono ancora capire sono semplicemente COMPLICI. Magari passivi, ignoranti, con meccanismi di negazione cognitiva altissimi... Ma sempre complici sono. 

per Totalrec sul video

È possibile, cortesemente, avere un link/fonte del video ?
Ho sempre immaginato una cosa del genere.
Ma una testimonianza simile è da brividi e vorrei diffonderla a più non posso (per quello che può valere... ma è anche per omaggio/riconoscenza a quel signore).

Link

Ritratto di Totalrec

È possibile, cortesemente, avere un link/fonte del video ?

Ho salvato il video su Bitchute, perché immagino che da Youtube sparirà presto.

Il link è: https://www.bitchute.com/video/f7kOTvcC6ibL/

Per incorporare il video in un sito:

<iframe width="640" height="360" scrolling="no" frameborder="0" style="border: none;" src="https://www.bitchute.com/embed/f7kOTvcC6ibL/"></iframe>

Grazie

Ritratto di Nemo

Grazie Gianluca

こちらこそ

Ritratto di Totalrec

Grazie Gianluca

こちらこそ (trad.: E de che?)

 

Dubbio

Ritratto di Nemo

Salve a tutti.

Forse non ha molto significato la cosa che vado ad evidenziare, ma un po' di dubbi li ho. Allora, dopo 20 anni l'altro giorno ho dovuto vedere due minuti di TG5 online. Il video specifico è questo

https://youtu.be/3A5MTjkTASM

Ora, il video stesso mi ha fatto porre delle domande:

  • perchè il TG5 afferma finalmente delle cose vere, smentendo le cose che ha affermato per mesi? (un paio di inesattezze le ha dette, ma lasciamo andare)
  • perchè, dicendo cose finalmente vere, dedica alle cose stesse la bellezza di DUE MINUTI nell'edizione delle 20? Nell'economia di un Tg serale due minuti non sono pochi. Se si avesse voluto comunque fare un servizio di questo taglio ma metterlo sullo sfondo si potevano tranquillamente utilizzare altri metodi.

 

Mi sono prefigurato delle ipotesi, a mio parere la terza è quella più attendibile ma non ho prove in merito, solo sensazioni.

  1. è un caso, gli è sfuggito finalmente un servizio decente dopo decenni
  2. ha a che fare con l'inciucio "5comete" e "nano malefico" che sta avvenendo (tradotto: io do il supporto dei miei parlamentari a te governo che sei messo male e tu mi dai una mano con l'affare MMeddiaset-Vivendi)
  3. ha a che fare con altro. Il servizio è del 15 novembre, il 17 il caro VisConte Dimezzato avrebbe dovuto presentarsi a Trento per l'inizio del processo (poi spostato a Roma dove probabilmente morirà), accusato per reatucoli da niente tipo "attentato alla Costituzione". Ma più che con il processo citato, solitamente i media mainstream sono i primi a "fiutare" l'aria che tira, e forse, dico forse, sanno o cominciano a intuire qualcosa che noi non sappiamo. O più semplicemente, vorrebbero almeno in parte cominciare a salvarsi il fondoschiena.

Mi piacerebbe avere un vostro parere in merito.

Al pascolo

Ritratto di Totalrec

Nemo:

Mi piacerebbe avere un vostro parere in merito.

 

Boh, io sono un tipo semplice e la prima idea che mi viene è che si preparino ad alleggerire un po' il terrorismo mediatico (ovviamente in modo controllato e temporaneo) per non devastare del tutto l'economia durante le feste natalizie. La demolizione dell'economia globale, destinata a rallentare la caduta della supremazia geopolitica statunitense (perché a mio avviso è questo lo scopo di base della pantomima del coronavirus, anche se a ciò si aggiungono poi una serie di finalità secondarie), deve essere una "demolizione controllata", non un bombardamento indiscriminato. 

In pratica, si preparano a farci uscire per qualche giorno dall'ovile per portarci al pascolo, poi, dopo l'Epifania, tutti di nuovo dentro. 

Lo dimostrano anche certi articoli di "Repubblica", la Pravda dei covidioti, in cui i berci scimmieschi, volti ad impaurire i cerebrolabili, sembrano momentaneamente attenuarsi (vedi immagine sopra: naturalmente, il merito della tregua concessa dalla peste va tutto alla saggezza dei DPCM governativi).

Non vedo nessun rivolgimento in corso che possa impensierire i media e i loro padroni. Le elezioni USA sono andate esattamente come previsto, non c'è dunque nulla, per adesso, che possa far temere agli assassini della TV e della carta stampata la severa punizione che, da criminali quali sono, meriterebbero.

Condordo ma il tarlo rimane

Ritratto di Nemo

Totalrec ha scritto:

Nemo:

Mi piacerebbe avere un vostro parere in merito.

 

Boh, io sono un tipo semplice e la prima idea che mi viene è che si preparino ad alleggerire un po' il terrorismo mediatico (ovviamente in modo controllato e temporaneo) per non devastare del tutto l'economia durante le feste natalizie. La demolizione dell'economia globale, destinata a rallentare la caduta della supremazia geopolitica statunitense (perché a mio avviso è questo lo scopo di base della pantomima del coronavirus, anche se a ciò si aggiungono poi una serie di finalità secondarie), deve essere una "demolizione controllata", non un bombardamento indiscriminato. 

In pratica, si preparano a farci uscire per qualche giorno dall'ovile per portarci al pascolo, poi, dopo l'Epifania, tutti di nuovo dentro. 

Lo dimostrano anche certi articoli di "Repubblica", la Pravda dei covidioti, in cui i berci scimmieschi, volti ad impaurire i cerebrolabili, sembrano momentaneamente attenuarsi (vedi immagine sopra: naturalmente, il merito della tregua concessa dalla peste va tutto alla saggezza dei DPCM governativi).

Non vedo nessun rivolgimento in corso che possa impensierire i media e i loro padroni. Le elezioni USA sono andate esattamente come previsto, non c'è dunque nulla, per adesso, che possa far temere agli assassini della TV e della carta stampata la severa punizione che, da criminali quali sono, meriterebbero.

Concordo pienamente sulla probabilità di un allentamento proprio per le motivazioni che tu citavi. Vogliono arrivare nella seconda metà di gennaio per poi prorogare lo stato di emergenza fino almeno all'inizio dell'estate, la perfezione sarebbe il 31 luglio (e c'è un motivo). La cosa che mi puzza è il contenuto: perchè dire quelle cose? Come l'articolo che citi, sarebbe bastato appunto dichiarare che l'indice Rt (grasse risate sulla sua affidabilità) sta scendendo e forse il natale lo passaremo bene, oppure una cosa simile. Oppure bastava "rendere malleabili" altre cifre in modo da giustificare l'allentamento. Invece il contenuto esposto in pratica mette in discussione tutte le balle dette finora. Poi esposto con quel tono e quella semplicità... Bah. Una spiegazione logica al 100% non la trovo, quindi la parte paranoica di me stesso pensa che ci sia sotto qualcosa cool

La guerra del petrolio

Ritratto di Totalrec

A proposito della funzione geopolitica della pantomima del coronavirus, penso che uno degli elementi fondamentali da tenere in considerazione sia la guerra del petrolio scoppiata a partire dallo scorso anno tra Russia e Arabia Saudita. Una guerra di cui si è molto parlato subito prima e subito dopo l'inizio della "pandemima" (pandemia + pantomima). Tale scontro ha coinvolto pesantemente anche gli Stati Uniti, i quali sul petrolio fondano da decenni la propria supremazia geopolitica.

https://www.panorama.it/guerra-petrolio-russia-arabia-prezzo

In soldoni, era successo questo: i Sauditi volevano mantenere alto il prezzo del greggio, intorno ai 90 dollari al barile. Ne avevano assoluto bisogno per poter adeguatamente finanziare le loro guerre, come quella nello Yemen.

Ciò tuttavia era reso impossibile dagli alti livelli della produzione petrolifera russa, la quale faceva abbassare i prezzi. I Russi, strapieni di petrolio, premevano per un prezzo intorno ai 50 dollari al barile. I Sauditi chiedevano una riduzione della produzione russa, che facesse salire il prezzo fino a 90 dollari.

A un certo punto, Putin ha rifiutato categoricamente di ridurre la produzione russa.

I Sauditi hanno detto: "Ah sì? Non vuoi ridurre la produzione? Allora noi ti inondiamo il mercato di petrolio, facendo scendere i prezzi ben al di sotto dei 50 dollari che richiedi. Vediamo quanto riuscite a resistere con prezzi così bassi".

Putin ha resistito e ha visto il bluff, mantenendo inalterata la produzione russa di greggio. Della serie: "Cari Sauditi, volete il gioco duro? OK, vediamo tra noi e voi chi va in malora prima, con prezzi così bassi".

(Parentesi: ciò dimostra, tra l'altro, ciò che vado sostenendo da oltre un decennio, e cioè che la storiella del "picco del petrolio" era una panzana senza fondamento. Alla faccia di tutti i cretini che ci hanno creduto e con cui ho discusso in questi anni. La produzione globale di petrolio non solo non sta diminuendo, ma ha raggiunto livelli tali da creare vere e proprie crisi da sovrapproduzione. Chiusa parentesi).

Alla fine chi rischiava di uscire con le ossa rotte da questa guerra al ribasso tra Russi e Sauditi erano gli Americani. Infatti negli USA la produzione di greggio è ormai quasi esclusivamente quella dello shale oil, che ha costi altissimi e richiede dunque di praticare prezzi di un certo livello per restare sul mercato. Putin poteva utilizzare questa strategia per mettere gli Stati Uniti all'angolo e costringerli a ritirare le sanzioni contro la Russia.

Quand'ecco che, magicamente, arriva il coronavirus, il quale blocca gran parte delle attività produttive globali. Qualcuno deve aver pensato che, con un blocco prolungato dell'economia, la Russia sarebbe stata costretta a ridurre la produzione o a lasciare invenduta per lungo tempo gran parte delle sue riserve.

I Russi, in seria difficoltà, stanno adesso prendendo accordi con la Cina, la quale, dopo aver dato l'avvio al teatrino del coronavirus, è tornata ai livelli produttivi normali, facendo marameo agli occidentali che ancora perseverano a tenersi gli stracci anticovid sul muso.   

Nonostante ciò, la Russia si trova adesso a dover rivedere drasticamente le sue strategie; e probabilmente è in questo accerchiamento economico della Russia che sono da ricercare alcune delle cause fondamentali della creazione della bufala della pandemia globale.

Sappiamo che ci sono agenzie

Ritratto di shavo

Sappiamo che ci sono agenzie che si occupano di monitorare costantemente i sentimenti del bestiame. Può essere che chi lavora per far peggiorare la crisi non abbia tutta questa fretta,  proprio in ragione del fatto che ormai il gioco ha funzionato (il trauma è stato interiorizzato)  e quindi agendo da vero e proprio dominatore, sicuro delle sue possibilità, sia passato dalla fase della tortura a quella delle carezze,  per consolidare una vera e propria sindrome di stoccolma.  Vedete com'è buono il governo?..Possiamo festeggiare il Natale (o altro)..

la seconda considerazione è che siccome la gente ha meno paura dell'anno scorso e qua e là il malumore inizia a farsi sentire, e cosa ben più importante anche i kapò soffrono in silenzio,  le suddette agenzie abbiano elaborato che è ora di passare a quella fase a cui accennavo sopra.

Un trauma indotto è un'opportunità enorme  per chi ha l'obiettivo di dominare,  e questa dovrebbe essere sempre la prospettiva principale. 11/9 docet,  ci sono ancora online quei siti del periodo preistorico che si occuparono esclusivamente del simbolismo dell'undici settembre; l'impatto simbolico nella psiche del bestiame fu assolutamente centrale,  e tutto il resto di contorno.

Piatto ricco mi ci ficco

Tipico Blockbuster e proprio per questo meritevole di attenzione:

https://www.youtube.com/watch?v=uCvFZTAqLiU

 

Film cosi' non si preparano in quattro e quattr'otto

Oggi ho la luna storta

Ritratto di flor das aguas

Avete visto in germania hanno di fatto abolito i diritti dei cittadini. Ho visto questo video su twitter e mi e' arrivata come una coltellata al cuore. Si riesce a leggere negli occhi di quell'uomo che protesta tenendo dei fiori in mano il dolore misto a consapevolezza e rabbia per qualcosa di terribile che sta succedendo sotto gli occhi della gente che non vuole vedere e sentire. Fa molta tristezza, e pensare che il muro di berlino e' crollato solo 30 anni fa

https://twitter.com/d_essere/status/1330276332782161923

Volevo segnalare anche questo video in un aeroporto in china.

Un tizio che lavora li' viene trovato positivo e migliaia di passeggeri vengono accerchiati da personale in tuta nucleare per essere messi forzatamente in quarantena.

https://davidicke.com/2020/11/23/what-happened-after-one-worker-tested-p...

Ultima notizia, la qantan compagnia aerea australiana ha dichiarato che appena il vaccino covid sara' disponibile verra' introdotto l'bbligo per volare. Bizzarre teorie complottiste che diventano fatti. Mi verrebbe da dire "te l'avevo detto, ah ah!" Ma non ci vedo molta soddisfazione, anzi...

https://twitter.com/garethicke/status/1330916164659261441

 

 

 

 

 

Final Warning From George Orwell

Ritratto di flor das aguas

Intervista a Orwell dalla bbc.

In caso non la conosceste vi consiglio di guardarla. Si possono attivare i sottotitoli in italiano.

https://www.youtube.com/watch?v=ox-shlDXKO4

ps notare la faccia della intervistatrice al minuto 1.41

 

sottotitoli

Ritratto di Ramon

Salve Flor, non sono riuscito ad attivare i sottotitoli ITA. Puoi consigliarmi? Grazie

Occhio alle bufale

Ritratto di Totalrec

Un tizio che lavora li' viene trovato positivo e migliaia di passeggeri vengono accerchiati da personale in tuta nucleare per essere messi forzatamente in quarantena.

 

Prenderei questa notizia con tutte le cautele immaginabili. In assenza di conferme testimoniali attendibili, ha l'aria di uno dei molti video-bufala anticinesi che stanno circolando dall'inizio dell'anno e che servono sia a demonizzare la Cina per rafforzare la presa statunitense sulle nazioni asservite (Italia compresa), sia ad accrescere la paura. E' cominciato tutto a gennaio scorso, con video sfocati come questo, ricordi?

Secondo alcune testate (ad esempio Russia Today) quelli che vengono accerchiati (si fa per dire) non sono affatto i passeggeri, ma gli impiegati dell'aeroporto. Secondo altre, sono stati gli stessi impiegati a richiedere il test e a sottoporsi ordinatamente ad esso. Comunque stiano realmente le cose, si tratta in ogni caso di notizie che servono non ad informare, ma a giustificare la repressione in atto in occidente (della serie: sì, noi violiamo ogni principio costituzionale, però vedete, c'è chi sta peggio di noi, in fondo non siamo così cattivi...).   

ci provo...

Ritratto di flor das aguas

Ciao,

Attivi i sottotitoli in basso a destra (tasto cc), poi clicchi su impostazioni (la rotellina accanto), clik sulla lingua pre-impostata (a me da' inglese), vai su auto traduzione e ti da' l'elenco in ordine alfabetico delle lingue disponibili.

Spero si capisca :)

Gianluca: Puo' darsi

Ritratto di flor das aguas

Non lo so, non ho indagato, ma di solito icke non posta bufale. Comunque in tutta questa storia io non ho mai visto nessun intento di demonizzazione della cina da parte dei media di regime, anzi!

Quello che succede veramente in cina non lo sapremo mai, perche' e' un regime dittatoriale.Ma quello che io ho visto e' stato un continuo elogio al modello cinese da parte dei media da quando e' cominciato tutto. Mesi fa girava un video di un mega rave party mentre noi si stava col numero chiuso ai funerali...

Insomma, io mi sono fatta l'idea che il modello americano capitalista sia sulla via dell'estinzione. E' servito per un breve periodo, per creare la situazione che abbiamo ora. Adesso e' il momento di un altro modello, dittatura comunista, dove l'uomo moderno non possiedera' niente, nemmeno le scarpe che porta.

Gli usa sono destinati a crollare, la truffa elettorale e' abbastanza evidente e non e' stata certo fatta per togliere trump di mezzo, ma per creare una scintilla.

Non sono filo americana, mai stata, ma se devo scegliere preferisco essere schiava di un sistema capitalistico che ti strozzi, ma almeno ti da' la liberta' di scegliere se seguirlo o meno entro certi limiti. Il programma del grande reset e' a dir poco inquietante e non ci sono molte scappatoie...

 

 

 

 

Anticlimax

Ritratto di Totalrec

Per circa un anno ho seguito, con grande eroismo e sprezzo del pericolo di depauperamento intellettivo, i gruppi social, più o meno clandestini, dedicati alla santificazione di Donald Trump e all’esegesi dei sacri “drop” di Q, che ne hanno cantato le gesta gloriose e imperiture.

Il verbo “to drop”, in inglese, indica qualcosa che cade dall’alto verso il basso, come ad esempio una goccia di pioggia (“drop”, appunto). Confesso però che, quando si parla di “drop di Q”, la traduzione più efficace del lemma che mi si affaccia alla mente è “le cagate del Q”. Anche in questo caso, si tratta di materiali che cadono dall’alto verso il basso (dall’ampolla rettale verso l’algida ceramica del sanitario da bagno), i quali, per la composizione ad essi propria, sono metaforicamente più adeguati a simboleggiare i contenuti postati, con cadenza irregolare, dal whistleblower più demente del Web.

Anche la lettera Q acquisisce, in tale contesto, una valenza più pregnante e significativamente polisemica.

Quello che segue è un breve riassunto dell’evoluzione narrativa transitata in questi mesi sulle pagine telematiche di queste piccole sette di dimenticati da Ganesha (Dio dell’intelligenza e della saggezza).

 

- Fase 1: Wow! Trump ha fatto arrestare Hillary! Ha giustiziato Obama a Guantanamo! Ha impiccato Bill Clinton! Ora farà arrestare tutti i membri del Deep State! Boom, boom, boom!

 

- Fase 2: Okay, Hillary, Bill e Obama sono comparsi ieri sera in TV, quindi sembra che non siano stati giustiziati. Ma sicuramente sono solo dei cloni oppure degli zombi resuscitati con iniezioni di adrenocromo. Lo ha rivelato Q, sempre sia benedetto il suo nome!

 

- Fase 3: Okay, Hillary, Bill e Obama sono proprio Hillary, Bill e Obama. Ma certamente si tratta di un astuto stratagemma ideato da Trump per prendere tempo, per fare uscire più membri del Deep State allo scoperto e arrestarli tutti con una retata di massa. Trust the plan!

 

- Fase 4: Non hanno ancora arrestato nessuno, ma vedrete che manca poco… a settembre, massimo ottobre, si inizierà a prosciugare la palude! Nothing can stop what is coming! Hunters become the hunted!

 

- Fase 5: Okay, non hanno arrestato nessuno del Deep State, in compenso hanno arrestato Steve Bannon. Ma certamente è una geniale mossa di Trump per vincere più agevolmente le elezioni, come confermano anche la Bibbia, l’Arcangelo Michele e l’ultimo drop di Q-Anon.

 

- Fase 6: Okay, Trump ha perso le elezioni, ma adesso sicuramente denuncerà i brogli in tribunale, poi andrà alla Corte Suprema, ci sarà la guerra civile, un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette! Liberate il Kraken! Sììì!

 

- Fase 7: Okay, tutte le denunce in tribunale sono state respinte, il Kraken era un polpo bollito e perfino la distinta avvocatessa trumpiana dalla tiroide a mongolfiera è stata messa con discrezione alla porta, causa insostenibilità dell’imbarazzo per le fesserie che va dicendo. Ma ora Trump resterà nella stanza ovale per sempre e non concederà mai la vittoria a Biden! No, no, non concederà!

 

- Fase 8: Okay, Trump ha avviato ufficialmente la transizione, ma vedrete che deve essere tutto un trucco, uno stratagemma… o forse è tutto un sogno…  non ha dichiarato ufficialmente che lascerà la Casa Bianca, vero? Ragazzi, ditemi che è vero…

 

- Fase 9 (prossimamente): Okay, Trump è stato buttato fuori dalla Casa Bianca a calci nel culo e Biden ha preso il suo posto, ma vedrete che continuerà intrepido la sua battaglia dall’esterno, senza più i legacci del suo entourage istituzionale a limitare la sua strategia. Nel 2024 ci vendicheremo! WWG1WGA!

 

- Fase 10: Okay, Trump è stato accoppato a pistolettate/ stirato da un autobus/ colpito da un meteorite dieci secondi dopo essere uscito dalla stanza ovale, ma il suo spirito, ancora vagante sulla Terra per volontà degli spiriti beati, prosegue la lotta e possiede i corpi dei membri del Deep State per condurli alla perdizione. Boom, boom, boom! Nothing can stop what is coming! Seguite l’ultimo drop di Q, questa sera su Canale 5, nei fotogrammi subliminali intercalati al programma della De Filippi.

 

- Fase 11: proseguire ad libitum.

 

Di fronte a questa colossale mareggiata di imbecillità, mi sono domandato a lungo se assegnare la palma di mentecatto dell’anno alla figura del Credente del Covid o a quella dell’Adepto del Drop. Alla fine ho optato per gli adepti di Q, perché mi sono più simpatici. In fondo le loro castronerie mi sembravano più genuine, partorite artigianalmente dalle loro stesse menti bacate, e non progettate da un’elite criminale per fini di manipolazione di massa, come è il caso dei Credenti Pandemici.

Tuttavia questa risoluzione mi ha provocato, in seguito, dei rimorsi.

Siamo proprio sicuri che i mentecatti trumpiani siano più innocui dei Sacerdoti del Sacro Vaccino?

Lo spregio della logica, l’allontanarsi disinvolto dalla realtà, i sogni e gli incubi a occhi aperti che sostituiscono l’analisi e l’osservazione delle cose, sono atteggiamenti ascrivibili a entrambe le categorie.

Entrambe le categorie vivono rinchiuse in un immaginario teatrino di cartapesta, dal quale non potrebbero interferire con la realtà esistente nemmeno se le ormai sempre più agguerrite autorità di polizia glielo consentissero. Per poter modificare la realtà bisognerebbe conoscerla ed elaborarne una mappa teorica: questi qua, l’unica mappa che possiedono è quella del Regno di Hogwarts. Entrambe le confraternite di allucinati sono rese totalmente impotenti da due diverse modalità di turlupinazione mediatica, operanti su due diversi livelli percettivi.

Avrò dunque assegnato con saggezza il mio premio per l’imbecillità 2020?

Più leggo i deliri degli orfani di Q, più il dubbio mi attanaglia.  

Sindrome cinese

Ritratto di Totalrec

Flor:

Quello che succede veramente in cina non lo sapremo mai, perche' e' un regime dittatoriale.

 

La categoria di "regime dittatoriale" sarebbe meglio metterla da parte. E' una categoria mentale inculcataci dai film e dai fumetti americani, per creare la solita contrapposizione "noi buoni/ loro cattivi". In questa contingenza storica di rigurgito autoritario generalizzato risulta ancora più assurda di quanto sia sempre stata. La Cina non è un "regime dittatoriale". E' quello che è sempre stata da millenni a questa parte: una nazione la cui popolazione, per necessità (dimensioni del territorio da governare), religione (confucianesimo) e cultura, tende ad assoggettarsi senza troppi rimpianti ad una leadership dotata di poteri assoluti, la quale garantisce in cambio sicurezza, un progetto comune e il prestigio internazionale del paese. La valorizzazione della "libertà" è un concetto tutto occidentale e piuttosto recente, imposto prima dalla rivoluzione francese, poi dai film americani, molto artificiale e molto sopravvalutato. Lo stiamo vedendo anche qui da noi: se si escludono pochi e selezionati individui dotati di risorse intellettive specifiche e di un particolare percorso di vita personale (e anche loro possiamo "escluderli" comunque fino a un certo punto), la stragrande maggioranza delle persone preferisce la sottomissione ad un potere assoluto che garantisce (o almeno così si crede) sicurezza e un obiettivo comune. La libertà comporta l'assunzione di responsabilità infinite e le responsabilità non piacciono a nessuno. Non è la Cina, è tutta l'umanità che è fatta così. I cinesi ci sono solo arrivati prima, forse perché più saggi o meno ipocriti, più probabilmente perché il loro percorso storico è stato diverso.

 

Non sono filo americana, mai stata, ma se devo scegliere preferisco essere schiava di un sistema capitalistico che ti strozzi, ma almeno ti da' la liberta' di scegliere se seguirlo o meno entro certi limiti.

 

Senza offesa, ma non condivido affatto questo modo di ragionare.

Primo, perché se si deve scegliere tra due merde, come diceva il saggio, è sempre meglio scegliere una torta all'amarena.

Secondo, perché se dovessi scegliere per forza, con la pistola puntata alla tempia, un mito fasullo tra i due disponibili, preferirei senz'altro il comunismo, che ha almeno portato ad una rapida crescita economica e geopolitica le nazioni che l'hanno adottato, piuttosto che il modello della "libertà", il quale ha portato, oltre agli orrori più indicibili, al declino morale e culturale, nonché al degrado politico delle nazioni a cui è stato IMPOSTO (non "scelto").

Terzo, perché, restando coi piedi per terra, non possiamo scegliere. Qualcuno ha già scelto per noi. Settantacinque anni fa, una delle due merde in questione ci ha sottomesso e da allora la nostra vita di italiani è stata davvero squallida. Questi assassini schifosi hanno bombardato le nostre città, macellato i nostri bambini mentre erano a scuola, riempito il nostro territorio delle loro basi militari, ridotto la Sicilia e il sud Italia ad un buco nero di sudditanza mafiosa che controlla il resto della nazione, organizzato stragi e massacri di ogni genere, falsificato i risultati elettorali, finanziato e appoggiato le stragi e gli stupri dei gloriosi "partigiani", traccheggiato col PCI (non col "comunismo", che era cosa molto diversa) per svendere quel poco di indipendente che era rimasto in Italia, assassinato i nostri migliori membri dell'elite (da Mattei a Moro), finanziato indistintamente il terrorismo "rosso" e "nero" per destabilizzare i nostri governi, devastato la nostra cultura con i loro prodotti velenosi, organizzato la farsa di "Mani Pulite" per privarci di ogni residua autonomia politica, ci hanno riempiti di terroristi e immigrati provenienti da ogni parte del mondo per rendere più irreversibile la destabilizzazione...

Sii onesta: è stata la Cina a fare tutto questo?

A me risulta che la Cina, nei secoli dei secoli, si sia sempre fatta i cazzi suoi, bello o brutto che sia il suo regime. Mi risulta anzi che, se inglesi e americani non fossero andati a romperle le scatole in casa sua, dalle guerre dell'oppio in avanti, avrebbe volentieri conservato quella certa "chiusura" politica verso l'esterno che l'aveva sempre caratterizzata. E anche dopo essere stata devastata dagli europei e aver vissuto il secolo più drammatico della sua storia, è riuscita pazientemente a rimettersi in sesto, senza covare grossi propositi di vendetta, che a questo punto sarebbero più che legittimi. Non credi che nella fobia anticinese che impazza sul web vi sia un'ampia componente di condizionamento mediatico?

La Cina è sempre stata una nazione avente nel proprio territorio la base della sua potenza. L'attività commerciale con l'estero, rilevantissima oggi come duemila anni fa, è sempre stata un semplice strumento: il fine è quello di garantire la massima stabilità politica e un governo capillare e solido del paese.

Gli Stati Uniti sono l'esatta antitesi: per loro il fine è l'attività commerciale, il profitto, il controllo materiale e immateriale delle menti e dei corpi degli esseri umani. I territori occupati o conquistati sono semplici strumenti per perseguire questo fine. Non governano ciò che conquistano: lo sfruttano, lo divorano, gli succhiano il sangue, poi lo gettano via come una cosa rotta e obsoleta. Sono una nazione di alieni, di vampiri. La cultura diffusa come una peste dai loro mezzi di propaganda trasforma in gusci vuoti tutti gli esseri umani con cui viene a contatto (e lo stiamo vedendo, drammaticamente, in questi mesi di teatrino del covid). Sono una ferita infetta sul fianco del genere umano, la scaturigine di tutti i mali che attualmente ci attanagliano.

John Kleeves paragonava gli USA all'antica Cartagine: una nazione di mercanti oppressori che, in cambio dei lutti che arreca ai popoli con cui viene in contatto, non offre neppure un minimo di governo e di stabilità istituzionale, ma solo paura, degrado morale e civile, rimbecillimento coatto, disordine e caos generalizzato. Kleeves riteneva la completa distruzione di Cartagine nella terza guerra punica uno dei momenti più felici della storia dell'umanità: dovremmo serbare eterna gratitudine ai Romani, non fosse altro che per questo, diceva.

Sono d'accordo con lui. Sarei profondamente grato alla Cina se, direttamente o indirettamente, provocasse l'indebolimento o la caduta di questo autentico nemico del genere umano che sono gli Stati Uniti d'America. Con i pochi mezzi che possiedo, favorirò chiunque agevoli l'espansione cinese. Poi, se il Celeste Impero dovesse esagerare nella celebrazione del trionfo, ci preoccuperemo anche di lui. Ma per il momento il pericolo viene da tutt'altra parte, da dove è sempre venuto.

...che la Cina abbia

Ritratto di SpiritoNagual

...che la Cina abbia probabilmente da tempo il suo "di ruolo", nella definizione degli equilibri legati al NWO, è difficile negarlo, a maggior ragione nel momento in cui questo ruolo le viene riconosciuto da chi probabilmente ne sa qualcosa in più di "noi", che in fondo siamo individui con le pezze al culo.

https://www.youtube.com/watch?v=hwphkZmZQ8A

Poi, sulla posizione in "classifica a 5 stelle" del declino morale e culturale non ho elementi esaustivi per pronunciarmi rispetto a quella realtà nazional-capitalista, o forse comunista banalizzando. Sembrerebbe che anche lì, a titolo d'esempio, le ferite inflitte alle minoranze etnico-religiose ricalchino il triste destino comune delle minoranze sotto "ogni" padrone, sia esso giallo o a stelle e strisce vien da dire. Vero è che l'olocausto dei nativi americani, da sempre, l'ho personalmente sentito e visto come l'anticipazione manifesta di una violenta distruzione e annientamento che "quei" conquistatori hanno antropologicamente rivelato a più riprese nel tempo...sotto il "motto" dell'esportazione (militare) della dittatura delle maggioranze.

https://www.youtube.com/watch?v=2qLc6jtfPEM

In sintesi, nuovi ordini globali ed equilibri geopolitici a parte, ribadisco che qui la guerra in atto è contro quel che resta dell'essere umano, e da quel che vediamo ogni giorno di più dell'essere umano rimane davvero ben poco...carne da macello senza dignità nè spirito.

Cina e NWO

Ritratto di Totalrec

che la Cina abbia probabilmente da tempo il suo "di ruolo", nella definizione degli equilibri legati al NWO, è difficile negarlo

 

Io penso di poter negare, con una certa sicurezza, che il ruolo della Cina nel (fantomatico) NWO o in qualsiasi altro progetto sia deciso da altri.

Che Soros abbia dei progetti per la Cina, non mi stupisce di certo.

Che la Cina persegua i progetti di Soros anziché i propri, mi stupirebbe moltissimo.

I cinesi conducono da millenni una propria politica peculiare, che si serve spesso di progetti altrui, ma prosegue poi per itinerari strettamente autoctoni.

Coinvolgerla permanentemente in un progetto di dominio globale comune, più che arduo, mi sembra fantascientifico.

 

Sembrerebbe che anche lì, a titolo d'esempio, le ferite inflitte alle minoranze etnico-religiose ricalchino il triste destino comune delle minoranze sotto "ogni" padrone

 

Non metto in dubbio, dico solo che questo triste destino, fino ad oggi, non hanno mai pensato di estenderlo a noi. A differenza di altri e più "democratici" padroni.

Divide et impera

Ritratto di Nemo

Salve a tutti.

La diatriba degli ultimi post sul "modello americano" o sul "modello cinese", chiamiamoli così per semplificare, oltre che esporre determinate inesattezze serve solo a mio parere a dividere gli utenti, che già in questo sito sono in pochi. La questione alla fin fine è molto semplice: i due modelli, per vari motivi, sono negativi? La risposta è si (poi la motiverò rispetto a quello già detto). Quindi una persona intelligente ed in buona fede non deve auspicarli nè supportarli. Chi preferisce un modello rispetto ad un altro o auspica il crollo di uno a causa del secondo fa semplicemente l'interesse di uno dei due (o magari in certi casi di entrambi).

Il motivo per cui il modello "americano" sia negativo è già stato sviscerato da decenni direi. Quello cinese lo è altrettanto. Il pericolo viene da ambo le parti e come detto la persona che ha a cuore la sovranità del proprio popolo/comunità (o chiamatelo come volete) dovrebbe opporsi ad entrambi. Sulla Cina:

  • già è di fatto padrona di molti porti essenziali del mondo. E non parlo solo per articoli letti su internet, ma per esperienza diretta
  • già a molte nazioni africane è stato "suggerito" (vi ricorda qualcosa questo verbo?) l'insegnamento del cinese nelle scuole (anche qui  non parlo solo per articoli letti su internet, ma per esperienza più diretta)
  • comprensiva anche del punto precedente, quella che nella teoria del potere noviolento potremmo definire come "violenza culturale" è già presente da parte cinese in diversi paesi del mondo. Esempio pratico, l'imposizione di "comedy" fatte in Cina nelle televisioni di altri paesi (idem come sopra: le ho viste con i miei occhi)
  • ultimo esempio, nei prossimi anni ci sarà al 99% la costruzione di un canale transoceanico in Nicaragua (quindi alternativo a quello di Panama) pesantemente finanziato dalla Cina, che distruggerà ovviamente l'ecosistema del paese.

Non voglio nè che siano gli USA nè che sia la Cina a dominare il paese o il popolo in cui io vivo, che io viva in Africa in America Latina in Italia o in altri luoghi. In tal senso, anche il dibattito "meglio un sistema capitalistico/USA o la Cina" serve sempre al "divide et impera". Nessuno dei due. Il sistema capitalistico lo sappiamo cosa è. Su quello comunista ad esempio basta chiedere ad una persona che conosco bene, incarcerata per vari anni senza aver commesso nessun reato (ed ovviamente picchiata in prigione) da un paese "comunista". 

Inserito da Totalrec il Mer, 25/11/2020 - 20:15.

"Sarei profondamente grato alla Cina se, direttamente o indirettamente, provocasse l'indebolimento o la caduta di questo autentico nemico del genere umano che sono gli Stati Uniti d'America. Con i pochi mezzi che possiedo, favorirò chiunque agevoli l'espansione cinese. Poi, se il Celeste Impero dovesse esagerare nella celebrazione del trionfo, ci preoccuperemo anche di lui. Ma per il momento il pericolo viene da tutt'altra parte, da dove è sempre venuto."

Come già esposto, e non da articoli su internet ma appunto prendendo spunto anche dall'esperienza personale, la Cina sta già "esagerando", e non da ieri ma da diverso tempo. Favorire, anche solo culturalmente o per simpatia o per andare contro gli USA, un altro paese nella sua espansione è semplicemente andare contro i paesi/popoli che quella espansione la subiranno e la stanno già subendo e soffriranno/stanno soffrendo per essa. Tra l'altro, è successa già una cosa simile: per levarci dalle scatole un paese invasore abbiamo dato appoggio ad un altro 75 anni fa e sappiamo come è finita. Non c'è da dare appoggio a tizio o caio ma a noi stessi, alla nostra comunità/popolo, per non passare da un dominatore ad un altro (o, come sarà probabile ma spero di sbagliare, a trovarceli entrambi).

Devono morire

Ritratto di Totalrec

Il motivo per cui il modello "americano" sia negativo è già stato sviscerato da decenni direi. Quello cinese lo è altrettanto. Il pericolo viene da ambo le parti e come detto la persona che ha a cuore la sovranità del proprio popolo/comunità (o chiamatelo come volete) dovrebbe opporsi ad entrambi.

 

Io vedo il problema in modo più semplice, egoistico e nazionalistico.

Non ho la più pallida idea se il sistema cinese sia migliore o peggiore di quello statunitense. Non me ne frega niente, in questo momento. Per quanto ne so (cioè nulla) i cinesi potrebbero essere gli esseri più crudeli del multiverso e il malvagio Fu Manchu il prototipo del cinese medio.

Potrei umilmente osservare, da ciò che constato con i miei occhi, che ben pochi cinesi tentano di fuggire dalla "terribile dittatura" e anche quelli che arrivano da noi, tengono aperto il ristorante, il mercatone o l'All-You-Can-Eat per un po' di tempo, poi abbassano la saracinesca e se ne tornano al loro paese con i soldi messi da parte (che sono un'enormità, in valuta cinese). Non sembrano troppo ansiosi di restare nelle nostre splendide democrazie, né troppo timorosi di tornare allo spaventoso regime disumano di cui si legge sui social. Ma sarebbe un'osservazione superficiale e potrebbe essere contestata a vari livelli, quindi sospendo il giudizio.

Quello che so è che non sono i cinesi che mi tengono sotto i piedi da 75 anni. Sono gli americani che hanno ridotto questo paese alla fogna che è, non i cinesi. Sono gli americani che devono sparire, dall'Italia e possibilmente dalla faccia del pianeta, perché non tollero più la loro arroganza, la loro bestialità, le menzogne e lo scimunimento con cui i loro mezzi di comunicazione  hanno ridotto la popolazione di questo paese a bestiame senza cervello.

Devono essere distrutti, e non m'importa se a distruggerli saranno i cinesi o i tripodi marziani della Guerra dei Mondi.

Gli americani devono scomparire, da questo paese e possibilmente dal mondo, e chiunque agevoli questo compito è il benvenuto.

Poi penseremo, se del caso, a sistemare anche i cinesi e i tripodi marziani.

 

per levarci dalle scatole un paese invasore abbiamo dato appoggio ad un altro 75 anni fa

 

Non so se c'entra col discorso, ma è un paragone sbagliato. La Germania era un paese alleato, non invasore. Divenne occupante per necessità dopo l'invasione americana.

 

 

Considerazioni logiche

Ritratto di Nemo

Inserito da Totalrec il Ven, 27/11/2020 - 14:45.

"Non ho la più pallida idea se il sistema cinese sia migliore o peggiore di quello statunitense. Non me ne frega niente, in questo momento."

Beh dato che come avevo accennato, di fatto la Cina sta diventando il nostro secondo oppressore dopo gli USA invece si dovrebbe rifletterci attentamente, altrimenti come avevo già detto passeremo da avere un oppressore ad averne due (semplificando ovviamente) e sarà ancora peggio probabilmente.

"Non sembrano troppo ansiosi di restare nelle nostre splendide democrazie, né troppo timorosi di tornare allo spaventoso regime disumano di cui si legge sui social. Ma sarebbe un'osservazione superficiale e potrebbe essere contestata a vari livelli, quindi sospendo il giudizio."

Apparte il fatto che ne ho conosciuti alcuni che invece sono da 20 anni qui e tornano in Cina solo per le vacanze, non è questo il punto. Il punto è "il comportamento del potere oppressore "X" è negativo per il nostro paese "Y"? Se la risposta è si (e lo è) quello che pensano i cittadini "X" del potere oppressore "X" non è rilevante, il fatto è che l'oppressore "X" fa del male al nostro paese "Y". Anzi, se i cittadini del potere oppressore "X" pensano che il potere stesso si comporti in modo neutro o positivo è peggio per noi del paese "Y" perchè non avremo nemmeno quella che in gergo tecnico si chiama "Terza parte" per eventualmente costruire una alleanza per liberarci dal potere oppressore "X" stesso.

"Quello che so è che non sono i cinesi che mi tengono sotto i piedi da 75 anni. Sono gli americani che hanno ridotto questo paese alla fogna che è, non i cinesi."

Vero. Ma come se non erro avevi già detto (ed è verissimo) la libertà comporta la responsabilità. Quindi nelle dinamiche "oppressore-oppresso" la responsabilità delle dinamiche stesse è SEMPRE dell'oppressore che commette violenza verso l'oppresso MA ANCHE DELL'OPPRESSO CHE LO PERMETTE. Quindi il fatto che gli USA ci tengano sotto il piede da 75 anni (e ripeto, cosa inaccettabile, che anche a me fa arrabbiare e che anche io nel mio piccolo denuncio da decenni) è anche (e mi permetterei di dire soprattutto) una nostra responsabilità. Il meccanismo di potere finalizzato alla liberazione dall'oppressore è fondamentale e se un popolo non lo comprende e non lo applica (come noi non lo abbiamo applicato) finisce per non liberarsi dell'oppressore ed anzi a "volergli bene" paradossalmente. O anche, voler bene ad un "salvatore" che dice di volerti liberare dall'oppressore "X" ma che poi diventa lui stesso un ennesimo oppressore (la metafora della Fattoria degli Animali di Orwell è un capolavoro in tal senso). A mo' di battuta, ricordo la frase della famosa lettera di Jack Beauregard (Henry Fonda) alla fine di "Il mio nome è Nessuno": "Non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda lo fanno per farti del bene".

"Gli americani devono scomparire, da questo paese e possibilmente dal mondo, e chiunque agevoli questo compito è il benvenuto."

Mi permetto di osservare che a livello emotivo traspare un odio, anche se comprensibile, elevatissimo. E l'odio elevato ci offusca la capacità di giudicare onestamente il nemico o l'avversario (due concetti diversi rispetto alla dinamica del conflitto) ed anche di valutare la nostra responsabilità in merito alle dinamiche prima enunciate. Mio nonno era antifascista ed odiava i fascisti. Prima del '45 fu picchiato per questo. Alla liberazione andò da un fascista del paese e diciamo... Che gli rese pan per focaccia. Costui aveva già dei problemi di salute ed anche a causa del "pan per focaccia" morì. Anche se era mio nonno, io penso che quantomeno doveva essere indagato per questo comportamento. E penso anche che chiunque agevoli o ammetta la violenza non è il benvenuto.

"Non so se c'entra col discorso, ma è un paragone sbagliato. La Germania era un paese alleato, non invasore. Divenne occupante per necessità dopo l'invasione americana."

Dopo l'8 settembre la Germania divenne di fatto un paese invasore/occupante. In quanto tale, di fatto, oppressore. Quindi il paragone invece è calzante, anche perchè... Che necessità aveva la Germania di invadere? Una necessità a livello di strategia e tattica militare? Assolutamente no. Dal punto di vista militare, vista la situazione delle guerra a fine '43 e la situazione italiana a livello geografico e morfologico del territorio fu un grave errore militare (infatti probabilmente i più assennati tra gli ufficiali nazisti erano contrari). Quindi la necessità fu solo la "pazzia" di Hitler (anche qui semplifico) ma anche e soprattutto la VENDETTA verso un paese che i tedeschi consideravano "traditore" (e non avevano tutti i torti). Ciò si evince in modo semplice e purtroppo doloroso. In tanti anni ho avuto la fortuna di ascoltare più e più volte i sopravvissuti ai due più grandi eccidi dell'invasione tedesca, quello di Marzabotto/Monte Sole e quello di Sant'Anna di Stazzema. I loro racconti, strazianti, sono una delle più forti testimonianze a mio avviso del fatto che la componente di odio cieco e di vendetta fu fondamentale per la perpetrazione degli eccidi stessi e che andava oltre rispetto alla tattica militare contro la resistenza italiana.

Vecchi argomenti

Ritratto di Totalrec

passeremo da avere un oppressore ad averne due (semplificando ovviamente) e sarà ancora peggio probabilmente.

 

Ammesso e non concesso che le cose vadano così, avere due padroni, anziché uno, sarebbe comunque già un immenso passo in avanti verso una maggiore libertà di movimento. In questo momento non si può ragionevolmente sperare in qualcosa di più e sarebbe meglio porsi obiettivi di fase, anziché pii desideri irrealizzabili.

 

Il punto è "il comportamento del potere oppressore "X" è negativo per il nostro paese "Y"?

 

Per me è un'affermazione senza senso. Tutti i poteri sono oppressori, eppure di una direzione politica da imprimere ad una nazione c'è comunque bisogno. La negatività o positività di una forza esterna rispetto alla collettività a cui apparteniamo non va valutata sulla base del suo gradiente di oppressività, bensì sulla base della sua capacità, programmata o no, di assumere una guida politica o di favorirne lo sviluppo. Gli Stati Uniti, dopo la conquista, ci hanno privato della politica, prima parzialmente, poi definitivamente, dopo il 1992. E' questo il vero problema, non la mancanza di libertà, la quale, per quello che vale, è mera funzione della stessa capacità di azione politica. Quanto più aumenta il caos internazionale, tanto più aumentano gli spazi, anche per il nostro paese, di riprendersi quell'autonomia politica che ci è stata tolta.

 

la responsabilità delle dinamiche stesse è SEMPRE dell'oppressore che commette violenza verso l'oppresso MA ANCHE DELL'OPPRESSO CHE LO PERMETTE.

 

Con questa tiritera del "siamo tutti colpevoli" dovremmo veramente piantarla, una volta per tutte. A parte il fatto che se un bambino di tre anni (la massa) si rifiuta di affrontare un carro armato (l'apparato di potere) a mani nude non mi sentirei di colpevolizzarlo in modo eccessivo, il punto non è trovare i responsabili di una situazione, ma porvi rimedio. E per porvi rimedio occorre iniziare a pensare in modo strategico, non andare alla ricerca di un reo a cui addebitare le nostre sciagure.

 

 

Mi permetto di osservare che a livello emotivo traspare un odio, anche se comprensibile, elevatissimo.

Ma dai? Si vede tanto?

Io amo l'odio. E' uno dei sentimenti umani più nobili e costruttivi e se tutti i mezzi di comunicazione del nemico ci incitano a privarcene, un motivo ci sarà. Non offusca un bel niente, ti rende solo più determinato, se sai dirigerlo verso un obiettivo preciso.

 

Che necessità aveva la Germania di invadere?

Magari impedire che gli alleati, risalendo comodamente una penisola ormai privata di ogni capacità di resistenza, arrivassero in Francia e poi a Berlino?

Certo che se siamo ancora alla "pazzia di Hitler", al "desiderio di vendetta" dei malvagi tedeschi, al piagnisteo su Marzabotto, ecc., e più in generale alla consueta personalizzazione della politica (come se le scelte strategiche fossero compiute dall'emotività di una singola donnetta irrazionale, anziché da gruppi d'interesse che valutano le opzioni in base alle contingenze oggettive da affrontare) siamo su un'ottima strada per NON CAPIRE ASSOLUTAMENTE NULLA di come realmente funzionano le cose. 

Considerazioni...in libertà

Ritratto di SpiritoNagual

...l'incitamento all'odio mi appare chiaramente visibile nelle "cose", intese come dinamiche attualissime di gestione del potere da parte del "potere" e finalizzate a favorire la sempre più invadente polizia orwelliana del "pensiero" e la "pulizia", di conseguenza, di qualsiasi elemento considerato "deviato" da annientare (distruggere) e censurare in quanto fonte di pericolo che può produrre una reale e sia mai strutturata "contro-propaganda".

L'ora di incitamento all'odio, in 1984, era del resto "sport sovra-nazionale" che aveva il suo scopo ben collaudato, e certamente rendeva "determinati" nel dirigerlo verso un "obiettivo preciso"...la conclusione del romanzo, come la sua trama, è emblematica in questo senso, la morte di qualsivoglia impulso spirituale ed animico nella "materia". In fondo, dove nasce "quel" pensiero, espressione di libertà? Trattasi di semplice fenomeno biochimico che origina, e da identificarsi, per tutti allo stesso modo, nella fisiologia del cervello, nella cerebralizzazione dell'esistenza un pò come ci hanno riferito a proposito dell'amore, del senso di bellezza, giustizia, e così via?

"Nella nostra epoca s'incarnano una quantità innumerevole di persone prive di io, che in realtà non sono esseri umani. Questa è una verità terribile. Le vediamo intorno a noi ma non sono incarnazioni di un io, sono inserite nell'ereditarietà fisica, ricevono un corpo eterico e un corpo astrale, sono in un certo senso interiormente equipaggiate di una coscienza arimanica. Se non le si osserva con attenzione, dall'esterno sembrano esseri umani, ma non sono esseri umani nel vero senso della parola. Questa è una verità terribile, ma è qualcosa che esiste, è una realtà" (R. Steiner)...che in fondo si avvicina a quel "Stupido volgo è quello che sotto sembianze umane nasconde un animo bestiale. Per costoro la mano, anzichè splendiso strumento di creazione che ci differenzia dalle bestie, diventa soltanto un mezzo per commettere azioni misere e nefande. Il messaggio del Mercurio può essere annunciato solo a chi è in grado di ascoltarlo, a chi senza preclusioni di alcun tipo, riesca a dimostrare la propria natura umana, ad affermare la consapevolezza della propria dignità. A chi adoperi la mano per lasciare impronta di sè, in tutti i campi dell'agire umano, non solo per i semplici impulsi materiali, per creare non per distruggere", di Giordano Bruno.

Ora mi sembra già tardi, a passi veloci troppe soglie sono state superate e l'inaccettabile reso accettabile, come avevo sottolineato in altro intervento. Oggi, l'impossibilità di mettere in discussione i presupposti stessi di quest'ultima deriva parlano chiaro..."negazionista", etichetta ad effetto che chiude ogni discorso, per il pecorame senza alcuna dignità rappresenta una via d'uscita facile facile per meglio lasciarsi portare al...macello? Certo, leggo si parla di strategia...sarebbe interessante approfondirla, o almeno alcuni possibili aspetti pratici, senza risultare travolti da questo imponente movimento in divenire.

Torno al mio intervento di qualche giorno fa, che era volutamente teso non a polarizzare la prospettiva sui "padroni", o ancora su quale privilegiare e quale combattere, mi interessa ben poco...ma a porre delle possibilità di riflessione e dei rilievi anche sul ruolo "pre-potente" della Cina (ormai acquisito e se in "totale autonomia" rimane per me domanda aperta) in questa "economia globale", tangibile.

https://www.dailymail.co.uk/news/article-8977461/Coronavirus-China-President-Xi-urges-world-use-COVID-19-QR-codes-check-travellers.html

"Globale" è del resto il giochetto pandemico cui assistiamo, tutti in fondo con qualche diversa sfumatura nello stesso "pentolone", e finalmente abbiamo apprezzato il ruolo lungamente preparato dell'OMS come ente "governativo globale", ente che sappiamo bene qui essere corruttibile e, storicamente, corrotto. Il suo presidente attuale ne è l'emblema. I connazionali etiopi, che hanno subìto soprusi e violenze col contributo del governo di cui Tedros era esponente di spicco, lo etichettarono al suo passaggio davanti al parlamento europeo come "assassin" (accento francofono). Quello stesso Tedros che se ne esce qualche giorno fa dalla quarantena e blatera, in un bellissimo video che gira in questi giorni, sorvolando a lungo sulla domanda posta se avesse fatto il tampone per chiamarsi "libero"...laddove la sua parola d'ordine per i pezzenti è sempre stata "test test, test".

https://www.youtube.com/watch?v=Cu4_0xZCisk&feature=youtu.be

Il segnale, di alcuni mesi fa, criticato alla nausea nei mass media, dato dall'ex amministrazione USA è stato apparentemente controcorrente, laddove Bill Gates con le sue fondazioni (ed altri enti privati "benefici") oltre alla "Repubblica popolare cinese" ne finanziano in modo sostanziale il ruolo, l'attività e la "sopravvivenza". Mi piacerebbe una prospettiva di quel passaggio, che pure è stato a mio avviso interessante, così come di altri segnali visti in questi mesi, senza per questo vedere "salvatori", governi buoni e meno buoni, e così via...sapendo che alcuni anni fa Renzi con Obama, Lorenzin, Pecorelli avevano assegnato proprio all'Italia il ruolo di capofila mondiale per le nuove strategie e politiche vaccinali.

In termini di violazione massiva dei diritti umani e naturali delle minoranze in particolare (ora far parte di una maggiornaza è questione di un attimo), e le mie considerazioni precedenti lo volevano sottolineare, si può affermare che "non esistono poteri buoni", tant'è che la volontà di imporre attraverso una propaganda totalizzante il "vaccino-hightech" come "passaporto" per tutto il gregge è un indicatore interessante, o forse sbaglio? Un'altra "unione", quella europea, è all'avanguardia su questo fronte, e lo ha testimoniato nei mesi, con campagne e iniziative rispetto alle quali l'amministrazione Russia+USA si sono defilate. Il tampone di massa è stato solo il prodromo che ha anticipato i tempi dove la medicalizzazione dell'esistenza, preparata da decenni, sarà elemento di controllo oppressivo che giustificherà l'appropriazione dei corpi fisici "belanti" da parte dello stato "globale", attraverso la dittatura sanitaria...dell'anima e dello spirito a livello dell'essere umano rimarrà qualche traccia?

Sulla Libertà si potrebbe aprire un capitolo lungo, certo con quel "sentire" radicato in ciascuno non sarebbe stato possibile un passaggio di portata epocale come quello che abbiamo davanti agli occhi. "E' questo il vero problema, non la mancanza di libertà, la quale, per quello che vale, è mera funzione della stessa capacità di azione politica.", capisco la considerazione a partire da "non la mancanza di libertà" ma se il "rinascimento" dipende come "mera funzione" stiamo fottuti, la si prenda come una mia personale riflessione...ritengo ne sia "condizione" che nutre la sostanza stessa dell'azione politica e ne dovrebbe essere il motore evolutivo inarrestabile, riportando il ruolo della politica beninteso al "suo posto", che non può essere l'autoritarismo autoreferenziale attuale. E' forse sulla Natura della libertà, e del sentire la "libertà" che dovremmo riconnettere il nostro pensiero.

 

Argomenti ed esperienze

Ritratto di Nemo
Inserito da Totalrec il Sab, 28/11/2020 - 11:31.
“Vecchi argomenti”
Un argomento si valuta secondo la sua importanza e veridicità, non sul fatto che sia vecchio o meno, è una fallacia logica.
 
“La negatività o positività di una forza esterna rispetto alla collettività a cui apparteniamo non va valutata sulla base del suo gradiente di oppressività, bensì sulla base della sua capacità, programmata o no, di assumere una guida politica o di favorirne lo sviluppo”
Che una guida politica esterna non si debba valutare anche (e direi soprattutto) rispetto a se e quanto opprima il soggetto di riferimento è scandaloso. Quindi se un soggetto esterno sviluppa politicamente il soggetto interno e ne assume la guida ma poi uccide chi la pensa in modo diverso ed incarcera le persone senza motivo (l’esempio della persona a me conosciuta che facevo nel post precedente) lo valutiamo positivamente? Tra l’altro, direi che la guida politica (e non solo politica) di un soggetto debba essere sempre interna al soggetto stesso e non esterna (assunzione di responsabilità).
 
“Con questa tiritera del "siamo tutti colpevoli" dovremmo veramente piantarla, una volta per tutte”
L’utilizzo della semantica corretta delle parole qui è fondamentale. Non è affatto un caso che io abbia usato il termine “responsabilità” e non “colpa”. La responsabilità di un soggetto oppresso, anche minima, c’è sempre, perché negare il contrario presuppone una assoluta impossibilità di azione da parte del soggetto oppresso rispetto al soggetto oppressore, cosa che praticamente mai è così (ma la spiego tra un attimo).
“A parte il fatto che se un bambino di tre anni (la massa) si rifiuta di affrontare un carro armato (l'apparato di potere) a mani nude non mi sentirei di colpevolizzarlo in modo eccessivo, il punto non è trovare i responsabili di una situazione, ma porvi rimedio.”
Il “porre rimedio” è l’obiettivo finale ovviamente, cioè la risoluzione del conflitto (senza violenza, possibilmente). Ma sia in un rapporto clinico o di aiuto, sia nella formazione dei gruppi o dei soggetti che debbano opporsi a poteri violenti, all’inizio si fa sempre la stessa cosa. E cioè si parte da un percorso di acquisizione di consapevolezza del proprio potere/energia/spazio di azione per eliminare mentalmente e poi a livello di prassi le barriere psicologiche indotte (“impotenza appresa”). Ed anche qui, ancora una volta, non parlo solo per studi effettuati (molti) ma anche per esperienza sul campo. Facendo ciò, quasi sempre c’è una ridefinizione dei rapporti di forza, che da polarizzati (“bambino di tre anni-carro armato”) diventano più prossemici, calmierando molto l’impotenza appresa, aprendo lo spazio di azione e la consapevolezza del proprio potere e di quello dell’altro soggetto. Per fare ciò ci vuole un percorso di messa in gioco di sè stessi ed una assunzione di responsabilità. Ci vuole coraggio.
 
“Ma dai? Si vede tanto?
Io amo l'odio. E' uno dei sentimenti umani più nobili e costruttivi e se tutti i mezzi di comunicazione del nemico ci incitano a privarcene, un motivo ci sarà. Non offusca un bel niente, ti rende solo più determinato, se sai dirigerlo verso un obiettivo preciso.”
Lasciando perdere l’ironia utilizzata in modo discutibile, analizziamo il periodo linguistico successivo dal punto di vista 1) psicologico teorico, 2) clinico/relazione di aiuto e 3) esperienziale. 
1) Solo alcuni spunti copiati/incollati al volo, ovviamente, nel mare dei contributi teorici. Erich Fromm nell’”Anatomia della distruttività umana” fa una distinzione fondamentale tra l’aggressività benigna e quella maligna. Dove la prima è positiva e fa anche riferimento ad un istinto di sopravvivenza innato e quindi positivo, la seconda è negativa. I suoi concetti principali sono la violenza, la distruttività e l’odio. Altri autori mettono in riferimento il sentimento dell’odio alla proiezione cognitiva del “male” al di fuori del soggetto come potenziamento dell’aggressività negativa, in una percezione dei soggetti estremamente polarizzata (“io sono assolutamente nel giusto, tu assolutamente nel male” “io devo vivere, tu devi morire”). L’odio è un sentimento comune a tutti gli umani, è come lo trattiamo psicologicamente nel mondo interiore e come lo proiettiamo psicologicamente e comunicativamente nel mondo esteriore a fare la differenza.
2) In un ambito clinico, o meglio di relazione di aiuto (che è più il mio campo) una delle cose che si fa in presenza di un sentimento come l’odio è quella di andare a ricercarne le cause a livello di percorso di vita vissuta dal soggetto (soprattutto a livello emozionale) e di prospetti caratteriali del soggetto stesso, in modo da tentare di rimuovere le eventuali falle a livello cognitivo o rielaborare/lenire le sofferenze a livello emozionale al fine di cambiare la percezione che il soggetto ha di se/degli altri e quindi in ultima analisi il suo comportamento etero-distruttivo/aggressivo.
3) Tanti anni fa in Israele/Palestina ebbi l’immensa fortuna di ascoltare e parlare con alcune persone (Israeliane/ebree e Palestinesi/musulmane) che avevano avuto dei lutti (fratelli, figli) a causa del conflitto. Tralasciando le toccanti testimonianze, la cosa più importante che traspariva dal dialogo era il loro rifiuto all’odio verso la controparte “responsabile” del loro lutto. Al contrario di altri, avevano avuto la forza di rielaborare a livello emozionale e cognitivo il loro vissuto e di farne tesoro per la loro esistenza futura. Ciò gli aveva spinti ad attivarsi per azioni concrete di pace, ad aiutare psicologicamente altri che avevano sofferto drammi simili ed a valutare più attentamente (approfondendone diversi aspetti) il conflitto nel suo complesso, cosa che ovviamente chi aveva ceduto all’odio verso la controparte non aveva fatto.
Infine, non è vero che tutti i mezzi di comunicazione invitano a privarci dell’odio.  La cosa è più complessa. Esempio: “Due fratelli, Luigi ha 1 anno, Mario 6. Mario picchia Luigi. Il padre se ne accorge e picchia Mario dicendogli “Non devi picchiare!””. In gergo questa è una “comunicazione incongruente”, dove il messaggio verbale (“i media che dicono “niente odio””) è disatteso dal messaggio non verbale (nel nostro esempio, nella prassi i media invece praticano l’odio (“il padre che picchia il bambino”). Nella prassi della comunicazione, i messaggi non verbali (e le azioni lo sono) solo la parte più importante a livello qualitativo e quantitativo. Quindi, la cosa paradossale è che a livello di prassi sia tu che i media generalisti avete un atteggiamento molto simile nei confronti del concetto di “odio”.
 
“Magari impedire che gli alleati, risalendo comodamente una penisola ormai privata di ogni capacità di resistenza, arrivassero in Francia e poi a Berlino?”
Qui c’è un evidente sbaglio di analisi a livello strategico/tattico militare. Purtroppo lo dico anche perché ho la (s)fortuna di avere un parente in pensione con un grado piuttosto alto a livello militare. In una Germania già provata a livello di campagne militari in varie parti del mondo il problema dell’invasione italiana diventava negativo a livello non solo di numero di truppe ma anche a livello di tenuta psicologica delle stesse, di catena di rifornimento logistico (armi, alimenti ecc.) in un paese con una certa conformazione geografico/morfologica (ma lo avevo già detto) ed a livello di comunicazioni e di supporto territoriale. Infatti (ma avevo già detto anche questo) probabilmente molti graduati nazisti erano contrari. Alternativa migliore a livello strategico (molto semplificata)? Ritirarsi subito verso la Svizzera, godendo di tutta una serie di benefici logistici comunicativi e psicologici, con il fine ultimo (politico stavolta) di bloccare gli alleati più a nord per negoziare poi una pace diversa impendendo l’invasione della Germania.
 
“Certo che se siamo ancora alla "pazzia di Hitler", al "desiderio di vendetta" dei malvagi tedeschi, al piagnisteo su Marzabotto […]”
La “pazzia” infatti era tra virgolette per un motivo. Circa la frase “piagnisteo su Marzabotto” direi che è semplicemente schifosa. Definire “piagnisteo” l’eccidio di civili inermi (o il ricordare certi fatti) si commenta da solo (poi se lo definisci “piagnisteo” immagino che tu lo abbia ascoltato da chi lo ha vissuto e tu abbia comunicato loro cosa pensavi, ma penso proprio di no ad entrambe le cose). Ma dico ciò non perché è stato compiuto a Marzabotto o a Sant’Anna di Stazzema o altrove. Direi lo stesso per quelli della guerra in Kosovo (si, sentito anche quelli dalle mie orecchie) o quelli in Medio Oriente (idem come sopra, da ambo le parti) o in Africa (ri-idem come sopra) o in America Latina (ri-ri-idem come sopra). Ancora, in psicologia si chiama “empatia” ed è una delle caratteristiche più importante della mente umana (ed uscendo dal tecnico, del cuore umano direi). 
 
Concludo definitivamente lo scambio di vedute. Forse io non “capirò assolutamente nulla”, ma intanto certe argomentazioni sono difficilmente smontabili. Anche perché, soprattutto, sono prese dall’esperienza. Ti sei mai trovato a dover mediare davanti ad un coltello di 25 cm? O ti sei mai trovato davanti ad un carro armato? O di fronte ad una persona con una pistola automatica ed un AK-47? Ti sei mai trovato a dover ascoltare plurime testimonianze di omicidi in varie parti del mondo? O dover rielaborare vissuti problematici di persone? O a dover mediare senza violenza dei conflitti? E potrei continuare a lungo.
Se vogliamo cambiare qualcosa in questo pazzo mondo, ed in definitiva in noi stessi, oltre a leggere e studiare libri ed articoli o commentare online dovremmo fare esperienze di vita, anche pericolose talvolta, percorsi personali e anche in base a ciò arrivare ad agire. Ma questo significa mettersi in gioco direttamente, assumersi delle responsabilità, avere coraggio e dover guardare anche in profondità in noi stessi (odio, aggressività negativa, rancore e così via) e tutte queste cose non sono per niente facili.
 

Solita tiritera

Ritratto di Totalrec

Quindi se un soggetto esterno sviluppa politicamente il soggetto interno e ne assume la guida ma poi uccide chi la pensa in modo diverso ed incarcera le persone senza motivo (l’esempio della persona a me conosciuta che facevo nel post precedente) lo valutiamo positivamente?

 

Ripeto: dipende unicamente dalla sua capacità di conferire una direzione politica efficace alla comunità di riferimento. Io non ho mai visto, in tutto il corso della storia, un potere politico degno di tal nome che non abbia fatto ricorso ANCHE alla violenza e alla sopraffazione per esercitare il suo ruolo di guida, se non nelle favole per le vecchie. Un centro di direzione politico è vitale per qualsiasi comunità e la violenza è una delle caratteristiche di base del potere politico. Quindi la violenza non è una discriminante per la valutazione. La discriminante è la capacità di un'elite di svolgere con competenza il suo ruolo direttivo.

 

Per fare ciò ci vuole un percorso di messa in gioco di sè stessi ed una assunzione di responsabilità. Ci vuole coraggio.

 

Scusa, ma da chi lo pretendi il “percorso di messa in gioco di sé”? E il “coraggio”?

Ma le vedi le persone che abbiamo intorno?    

Sono bambini. Gli racconti che fuori c’è il Lupo Cattivo, l’Uomo Nero, il Nano Bagonghi, il Terribile Virus Assassino, e loro corrono a rinchiudersi in casa, frignando terrorizzati.

Come fai a pretendere una "assunzione di responsabilità" dai bambini?

Va bene tenerseli fuori dai piedi, va bene anche mollargli due scapaccioni quando i loro piagnistei ci impediscono di riflettere, ma è fuori dalla realtà pretendere che siano i bambini ad attivarsi per risolvere un problema. Sono gli ADULTI a doverlo fare.

Piedi per terra, please.

 

Erich Fromm nell’”Anatomia della distruttività umana” fa una distinzione fondamentale tra l’aggressività benigna e quella maligna.

 

Tanto di cappello a Erich Fromm. Quello che so io è che, con tutte queste belle chiacchiere, il potere tenta di garantirsi il monopolio dell’odio, utilizzandolo poi a suo esclusivo vantaggio in modi che dovremmo ormai conoscere bene. Credo sia molto più saggio mantenere il controllo sul mio odio ed utilizzarlo per gli scopi che sono io a decidere. Mi permetto di consigliarlo a tutti.

 

Definire “piagnisteo” l’eccidio di civili inermi

 

Io definisco “piagnisteo” la retorica stereotipata fine a se stessa, che non contiene nessuna vera compassione umana, né un barlume di analisi storica o razionale, ma ha il solo scopo di farci sentire “buoni” e “virtuosi” con poco sforzo intellettuale. Si dia pace ai morti di Marzabotto e li si tenga fuori dai panegirici piagnucolosi. Se ricordo bene c’era una guerra in corso, e in quella guerra furono gli Italiani a tradire i loro alleati Tedeschi, ad abbandonarli in balìa del nemico, a perseguitarli e decimarli durante la ritirata, non viceversa. E’ da veri ipocriti non aspettarsi un minimo di nervosismo da parte delle truppe tedesche in una situazione simile. Ai morti l’ipocrisia non giova. Sarebbe molto meglio ricordarli in silenzio.

"Una categoria dello spirito"

Ritratto di SpiritoNagual

Lascio alle parole pronunciate da altri che hanno lasciato e lasciano un segno, non saprei esprimerlo meglio sentendole pienamente mie.

"Proletario io? Nè falso nè vero, è pur sempre un'etichetta sicchè la rifiuterei in ogni caso come tutte le etichette che via via hanno provato ad appiccicarmi addosso (...). Se sono più modestamente un anarchico è perché l’anarchia, prima ancora che un’appartenenza, un catechismo, un decalogo né tantomeno un dogma, è un modo di essere uno stato d’animo una categoria dello spirito".

"...dando il nostro voto forse non ci rendiamo conto, forse ce ne rendiamo conto ma non ancora precisamente o indirettamente che invece dando il nostro voto facciamo in modo che un personaggio completamente estraneo alla nostra cultura decida se farci entrare  o non farci entrare in guerra. (...) quindi che in qualche modo cerchi di conservare la propria identità di nascita, le proprie radici di nascita per non sentirsi proprio un burattino in mezzo a un palcoscenico mostruoso". (F. De Andrè)

Mi chiedo, su questo e altro, che risposte avremmo ricevuto se avessimo potuto chiederlo in punto di morte a quei milioni di "semplici" ragazzi sottratti alle loro radici contadine e mandati al macello, di fronte all'eventualità del tradimento della "patria", o dell'ideologia fomentata e imposta dell' "alleato" contro il "nemico", e tutte le stronzate che continuano oggi come ieri a rifilarci in testa ogni giorno (che il virus ce l'hanno infilato lì e siamo in guerra...coronavirus). E questo a partire dall'intellettualizzazione forzata dei bambini sin dalla loro tenera età (senza alcuna considerazione della loro evoluzione e sviluppo, a tutti i livelli), in un mare magnum di noiosissimo nozionismo che sa profumatamente di merda, attraverso ripetuti schemi e dogmi cosiddetti "educativi-culturali" che pure vanno necessariamente destrutturati per ritrovar-si. A proposito di odio veemente verso il potere, e di anarchia del potere che fa "ciò che vuole" con le sue imposizioni, anche con quel suo "io so" e "(...) il tipo di persone che amo di piu sono le persone che possibilmente non abbiano fatto neanche la quarta elementare, cioè le persone assolutamente semplici ma non ci metta delle retoriche in queste mie affermazioni, non lo dico per retorica (...) un analfabeta, uno che abbia fatto i primi anni di elementari ha sempre una certa grazia che poi va perduta attraverso la cultura, poi si ritrova un altissimo grado di cultura ma la cultura media è sempre corruttrice"...

https://www.youtube.com/watch?v=UZvKWAf6CKM

 

Metamorfosi impossibile

Ritratto di Totalrec

Mi chiedo, su questo e altro, che risposte avremmo ricevuto se avessimo potuto chiederlo in punto di morte a quei milioni di "semplici" ragazzi sottratti alle loro radici contadine e mandati al macello, di fronte all'eventualità del tradimento della "patria", o dell'ideologia fomentata e imposta dell' "alleato" contro il "nemico"

Mettendomi nei loro panni, quello che vorrei io è che non mi si cambiassero le carte in tavola durante il percorso. Nel momento in cui ho accettato, per mia convinzione o per forza, le nozioni di "patria", "alleato", "nemico", ecc. (che non sono poi così TOTALMENTE campate in aria), vorrei che il potere che me le ha inculcate le mantenesse salde fino alla fine dei giochi, rendendo così non inutile il mio sacrificio. Questo è ciò che fa, di solito, un'elite degna di questo nome, se possiede le qualità politiche per ricoprire il suo ruolo guida. Solo i cialtroni e i miserabili ribaltano le alleanze dopo aver chiesto il sacrificio dei loro soldati.

Una massa che volesse poi guidarsi da sola, sottrarsi alle categorie culturali e mentali imposte dalle elite, costruire autonomamente una propria visione del mondo, dovrebbe diventare un po' meno "semplice". Vale a dire possedere qualità di autoconsapevolezza, cultura, pensiero di alto livello. Dovrebbe sottrarsi alla condizione bambinesca in cui versa il 95% del genere umano e acquisire coscienza del reale funzionamento delle cose. In poche parole, dovrebbe smettere di essere massa e diventare elite; e questa è ovviamente una metamorfosi ontologicamente impossibile (nessuna delle due categorie ha senso senza l'altra). Può avvenire per ristretti gruppi di individui (che andranno a costituire una nuova elite), non per le moltitudini.

Già

Citazione:
Solo i cialtroni e i miserabili ribaltano le alleanze dopo aver chiesto il sacrificio dei loro soldati.

Estratti da un articolo di Filippo Giannini (che il buon Gianluca pubblicò sul suo sito):

I motivi della scelta del colonnello Ernesto Botto

"L’8 settembre mi trovavo a Gorizia dove comandavo quel campo; e a un tratto seppi che la guerra era finita. Gli italiani erano allo stremo delle forze e si arrendevano senza condizioni al nemico. Da quell’istante mi considerai congedato. Il governo, finita la guerra, non aveva più bisogno di me e io potevo disporre di me stesso. Se il Paraguay fosse stato in conflitto con l’Uruguay e io mi fossi offerto, restando italiano, di far la guerra aerea per il Paraguay, nessuno avrebbe potuto impedirmelo. Ma non era necessario attraversare l’Oceano: c’era a portata di mano la Germania – fino a ieri alleata dell’Italia la quale si era con essa impegnata a non fare pace separata – che continuava la guerra contro gli angloamericani sino a ieri nemici dell’Italia; e immediatamente dissi agli ufficiali tedeschi della zona che, restando italiano, io continuavo la guerra con loro. Vi prevengo che avevo e conservo un alto concetto dei combattenti tedeschi, tra i quali avvicinai le più nobili figure di ufficiali che nella mia vita abbia incontrato, e incontrai ufficiali di tutte le nazioni e di tutti i continenti. Eccellenti valutatori d’uomini, ho constatato per lunga esperienza che essi hanno cordiale cameratismo e profonda stima per i buoni combattenti italiani. Oltre questi motivi personali, il patto d’alleanza con la Germania non mi era sembrato assurdo come oggi molti dichiarano, e rimango convinto che riguardo ad essa, anche per il futuro noi abbiamo più valide ragioni di intesa che di contrasto. La cosiddetta inimicizia ereditaria verso il secolare nemico (che non ci fu nemico se non quando lo attaccammo e ci fu più volte amico) eccetera, mi sembra un’idea da ragazzini sventati o da vecchi cocciuti.
La mia decisione sorse la sera stessa del comunicato Badoglio, dalla ormai connaturata abitudine di comandarmi da solo, e cioè, come ho detto, di obbedire senza interposta persona alla voce della Patria. Voi intendete, Signori del Ministero, che avrei potuto squagliarmi come facevano quasi tutti, tornare a casa e pensare ai fatti miei. Ossa rotte ne avevo abbastanza, campagne anche, e medaglie anche. Mi trovavo in una botte di ferro e nessuno aveva più di me il
diritto di appartarsi a coltivare l’orticello. Ma avevo ancora del fiato e volli continuare a combattere.
Come, non dipendendo più dal governo della capitolazione non mi interessava cosa questo facesse per trarsi fuori dalla mischia, così sentivo che il mio atto non infrangeva alcuna disciplina morale né nazionale. Gli aviatori angloamericani seguitavano bombardare le nostre città e se potevo sfasciare qualche loro apparecchio impedendogli di assassinare dei civili italiani, era tanto di guadagnato. E intendevo di farlo per conto mio, come iniziativa personale,
convinto di non fare male, anzi di far bene. Naturalmente l’opera mia sarebbe stata poco più di nulla a confronto del bisogno, perché in uno stesso momento non potevo librarmi più che in un punto dello spazio, e per breve parte del giorno o della notte, mentre l’intera volta d’aria sulla penisola era in pericolo durante le 24 ore; e se avessi potuto dividermi in tanti pezzetti e condurre con essi uno sciame di aerei che tenessero tutto il nostro cielo, sarei stato felice di annientarmi così, affinché le donne e i bambini e tutti gli inermi fossero immuni da offesa.
Per gli altri la Patria è un’idea, ma per noi piloti che dall’alto la abbracciamo ogni giorno con la vista essa è anche una misteriosa creatura che ha i suoi lineamenti
e i suoi sorrisi. Il suo corpo era allora in ogni parte contuso e dolente ad opera degli aviatori nemici ai quali non potevo oppormi che uno contro mille; e tuttavia
quell’uno doveva essere presente nel cielo italiano.
Nei giorni seguenti vidi che altri, ufficiali e soldati, la pensavano come me.
Anch’essi avevano ancora del fiato e volevano continuare a combattere; sicché, invece di essere solo, eravamo un gruppo di italiani i quali considerandosi smobilitati per cessazione delle ostilità, di propria iniziativa restavano alleati della Germania, anche perché non sembrava loro sportivo piantare in asso il compagno di squadra nel momento più caldo della gara.
[...]
La casistica di questi fatterelli emblematici potrebbe continuare. In una cittadina del Veneto s’accese una mezza sommossa perché nel giro di poche ore diverse persone furono investite dalle jeeps che andavano a rotta di collo. Ma cosa credevano quei disgraziati? Che i liberatori al volante si prendessero scrupolo di chi in città o in campagna si trovava sulla loro pista? E ora volevano scacciarli dopo averli invocati e aiutati? I partigiani, oggetto di quelle attenzioni, li vedo ancora, dopo l’evento guardarsi intorno stupefatti, e il viso diceva meglio delle parole: “Ma allora!...”. Credevano nella loro contestazione d’aver acquistato il diritto di montare sulla carretta del vincitore e di dividerne l’alloggio per essersi fatti suoi ausiliari all’ultim’ora o per avere in precedenza tradito il proprio paese.
Personalmente i miei colleghi superstiti ed io riscuotemmo dagli angloamericani, che tra loro ci chiamavano Italian gentlemen, il medesimo rispetto che avevamo riscosso dai tedeschi, piccolo fatto che avrebbe potuto confermarmi d’essere stato nel giusto, se ne avessi avuto bisogno."

Già, un comandante...

Ritratto di SpiritoNagual

...e ufficiali che selezionano eccellenti combattenti, e con questo non aggiungo altro. Gerarchie, gerarchie, gerarchie di potere, e così a cascata le relazioni "umane" o disumane"...certo "gerarchie degne" mi si risponderà. Il senso delle mie riflessioni precedenti è chiaro e non trova considerazione alcuna in questi punti di vista e "risposte". Rimane un comandante "degno".

Ho già ampiamente risposto

Ritratto di SpiritoNagual

Ho già ampiamente risposto nei messaggi precedenti, sul "cambio di carte in tavola" come gioco di potere e sul senso di parole inculcate e non campate TOTALMENTE in aria (ovvietà, tant'è che le avevo virgolettate, se "quel" sacrificio dovesse mai avere un senso in quella prospettiva). L'ho fatto anche con parole non mie, ma profondamente vere e che come tali sopravvivono l'illusione del tempo, anche di questo tempo. Il potere rivela costantemente la sua natura, cui adesso non sfuggi nemmeno tu, e te lo sta mostrando, totalizzante e tirannico nella sua forma di controllo in crescendo, cinese e yankee che sia, anche come espressione dello stato nello stato. Come sai meglio di me, gli schemi mentali (per questo ho scritto prima di "intellettualizzazione precoce" nella tenera età che ha le sue ovvie conseguenze, e sempre di queste stiamo a parlare non a caso, perchè ci viene sottratta conoscenza per generare percezione e in-formare la "realtà", ben altra che quella dell'autoconsapevolezza che citi) creano generalmente dipendenza nella meccanica ripetizione, negli automatismi anche "culturali" ora sempre più improntati alla velocità, con una voluta disconnessione dal Sè...per intenderci, stiamo assistendo al declino di una società di "drogati del cervello", senza umiltà nè cuore e lasciamo stare l'anima o lo spirito, e poi mi si parla di una sorta di presunta etica del potere intesa come guida politica elitaria che proprio qui ci ha condotto. E sempre ancora di conseguenze parliamo, e sempre a ragionare sulle stesse basi che le hanno generate...cosa c'è di umano in tutto questo, l'errare forse? A me non interessa far parte di un'altra nuova elite con un alto livello di pensiero (sarebbe, l'alto livello degno di questo nome in chiave attuale?), non mi interessa l'esercizio di potere e dominio sull'altro da me (ci hanno cresciuto in questa prospettiva "relazionale", come sottolinea in modo esaustivo Laborit), mi piacerebbe si riscoprisse una naturale semplicità ovviamente tanto schifata, che potrebbe nuovamente rivelarsi la bussola del nostro "senso"...quindi bene capirsi su quel che si intende per semplicità. Poi si, costruiremo "comprensioni" su altri presupposti, anche se si gira da mò in questa ciclicità che assume i contorni di una pazzia collettiva proprio perchè si ritrova nei meccanismi di una macchinosa, artefatta, ora virtuale e falsa "complessità" che ci ha fottuti. Quanti luminari, esperti, tecnici, megu megun studiati fighi che sono così immensamente piccoli di fronte alla vanità del loro presunto elitarismo e pensiero di alto livello..."semplici" teste da cazzo, con i loro dogmi e astratte certezze inculcate, a straparlare ovunque. Ste proiezioni, su quella che potrebbe essere la natura “guida” del potere, lasciano per quanto mi riguarda il tempo che trovano...se poi è sull'arte strategica di far la guerra che vogliamo costruire quel che ci attende, sappiamo già le ovvie conseguenze. Del resto, il potere elitario se ne fotte di te, di me, e allo stesso modo vede nel servo zombie covidiota come nel "deviato" carne da macellare con tutta la merda "servita", non solo metaforica, da farti mangiare.

Incontri con il Nagual

da Incontri con il Nagual - Conversazioni con Carlos Castaneda di Armando Torres:

"Un altro dei presenti alzò la mano e chiese come riescono gli stregoni a conciliare i principi del cammino del guerriero con i doveri nei confronti alla società. Rispose: - Gli stregoni sono liberi, non accettano impegni con la gente. La responsabilità è nei confronti di sé stessi, non di altri. Sai per quale motivo è stato messo in te il potere della percezione? Hai scoperto a che scopo serve la tua vita? Annullerai il tuo destino animale? Queste sono domande da stregoni, le uniche che davvero possono cambiare qualcosa. Se ti interessano gli altri, datti una risposta!
- Un guerriero sa che ciò che dà senso alla vita è la sfida della morte, e la morte è una questione personale. E' una sfida per ognuno di noi che solo i guerrieri di cuore accettano. Da questa ottica, le preoccupazioni della gente sono solamente egomania. Carlos insisté che non perdessimo di vista il fatto che l'impegno di un guerriero è con ciò che chiamò "la comprensione pura", uno stato dell'essere che sorge dal silenzio interiore, non con attaccamenti transitori della modalità dell'epoca che ci è toccato vivere. Sostenne che l'interesse sociale è una descrizione che ci hanno impiantato. Non parte da un naturale sviluppo della coscienza, è piuttosto un prodotto della mente collettiva, dello squilibrio emozionale, della paura e dei sensi di colpa, del desiderio di guidare altri o di essere guidati.
- L'uomo moderno non combatte la sua battaglia, scatena guerre estranee che nulla hanno a che fare con lo spirito. È naturale che uno stregone non si commuova per questo!
- Il mio maestro diceva che lui non onorava accordi presi in sua assenza: "Io non c'ero quando hanno stabilito che dovevo essere un imbecille!". Era nato in circostanze particolarmente difficili, ma ebbe il coraggio di non diventare un uomo reattivo. Affermava che la situazione dell'umanità in generale è orrenda, e che fare enfasi su certi gruppi è una forma celata di razzismo.
- Era solito ripetere che nel mondo ci sono solamente due tipi di persone, quelli che hanno energia e quelli che non ce l'hanno. Viveva in lotta permanente contro la cecità dei suoi simili, tuttavia era impeccabile, non interferiva con nessuno. Quando io gli parlavo della mia preoccupazione per la gente, mi segnalava il mio incipiente doppio mento e mi diceva: "Non ingannarti, Carlitos! Se davvero ti interessasse la condizione umana non tratteresti te stesso come un maiale".
- Don Juan mi insegnò che sentire pietà per gli altri è improprio per un guerriero, perché la pietà sempre parte dal riflesso di sé. Mi chiedeva, indicando chi incontravamo al nostro passaggio: "Ti credi forse migliore di loro?". Mi aiutò a comprendere che la solidarietà degli stregoni verso chi li circonda parte da un comando supremo, non da un sentimento umano.- Spietatamente in agguato alle mie reazioni emotive, egli mi condusse per mano fino alla fonte delle mie preoccupazioni, ed io potei rendermi conto che il mio interesse per le persone era una frode, tentavo di scappare da me stesso trasferendo ad altri i miei problemi. Mi dimostrò che la compassione, nel modo in cui la intendiamo noi, è una malattia mentale, una psicosi che ci impiglia sempre di più al nostro ego."

Alè...

Ritratto di SpiritoNagual

Grazie di questo bel passaggio...senza pietà, l'arte dell'agguato;) 

DON JUAN: «Ti avverto. Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente. Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda. Questa è una domanda posta solo da un uomo molto vecchio. Il mio benefattore me l'ha detta una volta quando ero giovane, e il mio sangue era troppo vigoroso perché la comprendessi. Ora la comprendo. Ti dirò che cosa è: "Questa strada ha un cuore?" Tutte le strade sono uguali; non portano da alcuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte. La domanda del mio benefattore ha adesso un significato."Questa strada ha un cuore? Se lo ha la strada è buona. Se non lo ha non serve a niente. Entrambe le strade non portano da alcuna parte, ma una ha un cuore e l'altra no. Una porta un viaggio lieto; finché la segui sei una sola cosa con essa. L'altra ti farà maledire la tua vita. Una ti rende forte; l'altra ti indebolisce.»

CARLOS CASTANEDA: «Ma come si fa a sapere quando un sentiero non ha un cuore, don Juan?»

DON JUAN: «Prima di inoltrarti in esso poniti la seguente domanda: "Questa strada ha un cuore?" Se la risposta è no, lo saprai, e allora dovrai scegliere un altro sentiero.»

CARLOS CASTANEDA: «Ma come faccio a capirlo?»

DON JUAN: «E' una cosa che si sente. Il problema è che nessuno si pone questa domanda, e quando un uomo si accorge di aver intrapreso una strada senza cuore, essa è pronta per ucciderlo. Arrivati a quel punto, sono pochi quelli che si fermano a riflettere e abbandonano la strada.»

 

Come vedi, si rimane in tema;) sarebbe utile rivoltare come un calzino questo "mezzo" che è filtro, limitante, in questa comunicazione

 

Dissento

Ritratto di Totalrec

poi mi si parla di una sorta di presunta etica del potere intesa come guida politica elitaria che proprio qui ci ha condotto.

 

Dissento radicalmente.

Ciò che ci ha condotto qui è l'esatto opposto: l'assenza di politica e di elite, che dalle nostre parti dura ormai da almeno 30 anni. In presenza di un'elite e di una politica degne di questo nome (non importa quanto violente, purché degne di questo nome), tutto il degrado intellettivo, morale e materiale che vediamo intorno a noi non sarebbe stato possibile. Non a questi livelli, almeno.

Se pensiamo di andare lontano continuando a inseguire astrazioni (la libertà, il cuore, ecc.) continuermo a dibatterci in questa ragnatela corrotta per i secoli dei secoli. Nella storia ci sono sono momenti opportuni e gradevoli per un giro di spinello in compagnia, mentre si discute dei massimi sistemi. Questo non è uno di quei momenti.

Concordo

Ritratto di SpiritoNagual

...da vedere dove sta l'astrazione Totalrec, ti riporto un esempio "In presenza di un'elite e di una politica degne di questo nome (non importa quanto violente, purché degne di questo nome), tutto il degrado intellettivo, morale e materiale che vediamo intorno a noi non sarebbe stato possibile. Non a questi livelli, almeno.;)". Può essere tutto, non sarebbe, chissà quanto violente purchè degne, ultimi 30 anni e magari dalle nostre parti....solo? Ovvietà, ti potrei direi io, stronzate ti direbbero molti altri. Ti rassicuro, in quanto a massimi sistemi, che ho fatto esperienza "vissuta" di quel che affermi da vicinissimo, negli ultimi 10 anni, pochini si ma può bastare, e non sto a sottrarti tempo qui con una serie di innumerevoli aneddoti, a proposito di politica degna o meglio indegna...ti chiedo, potrebbe esser secondo te diversa, e come astrazione ci sta? Ho colto chiaramente che ci si ritrova all'interno di un massimo ma realmente massimo sistema, collaudato, sostenuto, propagandato. Ma il punto non sta qui, come puoi leggere organicamente nei miei ripetuti interventi in questo spazio sacro, dove esprimo rilievi e considerazioni precise. Oriento l'intento e rivendico, ogni istante, il "peso" di presunte astrazioni (anche in questo momento e senza banalizzare con "gradevoli giri etc"). Dipende dallo sguardo, intendo su quella che definisci astrazione...

Astrazioni??

Ritratto di Totalrec

Ovvietà, ti potrei direi io, stronzate ti direbbero molti altri.

 

Io sto ponendo un problema preciso, concreto e oggettivo: da 30 anni almeno siamo privi di una classe politica anche di minimo livello. E non avendo un'elite alla guida del paese, siamo manovrati da altre elite di livello internazionale. Il che non sarebbe neppure una tragedia colossale, se queste elite avessero in mente una qualsiasi forma di governo. Purtroppo, invece, si tratta delle elite statunitensi, le quali, nella loro storia, non hanno mai portato nessun tipo di direzione politica alle terre conquistate, ma solo sfruttamento, caos e dissanguamento.

Se sono stronzate mi dovresti spiegare perché lo sono.

E se sono stronzate, mi dovresti spiegare come dovrei definire io certi discorsi sul cuore, sull'amore, sulla fratellanza, su Castaneda, ecc., enunciati, oltretutto, in un momento come questo, in cui meno si avrebbe voglia di ascoltare filosofeggiamenti.

Argomentazioni, domande, riflessioni

Ritratto di Nemo
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
 
Salve. Dopo questo ultimo post ho ritenuto estremamente opportuno, purtroppo, replicare.
 
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
“SOLITA TIRITERA”
 
La parola “solita” nella lingua italiana sta ad indicare una certa frequenza e/o similarità rispetto ad altri contributi ascoltati in passato. Bene, a prescindere dal contenuto potresti indicarmene almeno una decina di recenti che siano argomentati, che siano sostenuti a livello di esperienze di studio/professionali/lavorative/volontaristiche e che siano ulteriormente rafforzati da ulteriori esperienze di vita diluite nel tempo ed in varie parti del mondo? Sarei curioso di sentirle, dato che sembra normale (“solito”) ascoltarle nella vita reale o leggerle in rete. Inoltre, inserire nel titolo di un contributo le conclusioni del post stesso è una fallacia logica, denominata “Cane che si morde la coda”. Infine c’è un'altra fallacia logica, come vedremo alla fine del mio contributo.
 
 
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
“Un centro di direzione politico è vitale per qualsiasi comunità e la violenza è una delle caratteristiche di base del potere politico. Quindi la violenza non è una discriminante per la valutazione. La discriminante è la sua capacità di svolgere con competenza il suo ruolo direttivo.”
 
Quindi la violenza “è una delle caratteristiche di base del potere politico”. Dato che parli in generale, potrei avere plurime ed estensive fonti bibliografiche? Esperienze lavorative e volontaristiche? Testimonianze recepite? Esperienze personali? Nessuna di queste cose escluse per argomentare, data l’ampiezza e l’importanza del tema.
Estendendo inoltre il discorso in generale e cioè che un comportamento (in questo caso la violenza) sia una caratteristica intrinseca di un soggetto, questa è una contraddizione logica evidente e macroscopica. Le caratteristiche di base (“intrinseche” e quindi difficilmente modificabili) di un soggetto possono essere atteggiamenti, convinzioni, predisposizioni e così via. É come il soggetto rielabora esse in confronto al mondo esterno e con il contesto del momento ed eventualmente con i vissuti passati che mette in atto uno o un altro comportamento (“possibilità di scelta”). Tra l’altro, affermare che un soggetto ha come caratteristica ineludibile (“sempre”) quel comportamento di base, porta all’assolutezza e alla non convertibilità del comportamento stesso (deresponsabilizzazione fattuale e morale del soggetto stesso, tipico dei soggetti paranoici o dei regimi oppressivi).
Inoltre, da ciò che esprimi, pare raffigurarsi una legittimazione della violenza stessa rispetto ad un determinato contesto. Ne prendo atto. Domanda: hai mai vissuto per diverso tempo in un altro paese in cui il ruolo direttivo della politica era espresso con capacità (come dici tu, una discriminante fondamentale per la valutazione di esso) e dove poi arrestavano e picchiavano i tuoi parenti/amici senza motivo valido? Dove queste stesse persone ed i loro parenti stretti erano private di molti diritti fondamentali per sopravvivere (lavoro, cibo, casa)? Dove poi se subivi una qualsiasi aggressione non avevi magari nemmeno diritto ad un avvocato ed a una indagine specifica in merito? (e relativo a questo ultimo esempio, circa il discorso “piedi per terra”, io parlo per esperienza diretta sulla mia persona.)
Due paroline banali sulla violenza. Ha il grave difetto di non essere ecologica a livello di azione, cioè non comporta la reversibilità dell’azione (a prescindere dai giudizi etici su di essa). Se io la pratico non posso tornare indietro. Ed infatti io non la pratico e non la sostengo perché, pur essendo profondamente convinto di quello che dico e di ciò che faccio, non sono sicuro al 100% di avere ragione (lo diceva Gandhi questo tra l’altro) e quindi non essendolo evito di esplicitare comportamenti (violenti) i cui effetti poi diverrebbero irreversibili ed ancora più negativi nel caso io avessi avuto torto. Dato che nessun soggetto, singolo o gruppo o altro, dovrebbe essere convinto al 100% di avere ragione (altrimenti si potrebbe configurare, in certi casi, un disturbo narcisistico della personalità), ne consegue che la violenza dovrebbe essere assolutamente disincentivata e utilizzata il meno possibile. L’utilizzo di essa o il sostegno verso di essa (a  parole o nei fatti) può essere tipico dei soggetti con una tendenza schizofrenica/paranoide o una identità polarizzata (“io sono il bene/ho la ragione, l’altro è il male). Lo avevo già accennato a livello di contributo teorico sul tema dell’odio, ci ritornerò tra un attimo.
 
 
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
“Scusa, ma da chi lo pretendi il “percorso di messa in gioco di sé”? E il “coraggio”?” […]
 
Lo spererei, non pretenderei, dagli Adulti. Io e te siamo adulti, se non erro. Il “percorso di messa in gioco di sé” (psicoterapia personale, gruppi di approfondimento psicologico e terapeutico delle emozioni, viaggi all’estero in zone di conflitto e tante altre cose) io l’ho iniziato da ben più di venti anni e lo percorro ancora ed ho citato innumerevoli esempi teorici professionali e pratici in merito. 
 
 
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
“Tanto di cappello a Erich Fromm. Quello che so io è che, con tutte queste belle chiacchiere, il potere tenta di garantirsi il monopolio dell’odio, utilizzandolo poi a suo esclusivo vantaggio in modi che dovremmo ormai conoscere bene. Credo sia molto più saggio mantenere il controllo sul mio odio ed utilizzarlo per gli scopi che sono io a decidere. Mi permetto di consigliarlo a tutti.”
 
“Tanto di cappello” e “belle chiacchere” non sono delle argomentazioni solide a sfavore degli studi e delle esperienze di Fromm o di altri studiosi o autori, finalizzate all’ottenimento e all’acquisizione di competenze e a comportamenti conseguenti (odio si o no ecc., monopolio dell’odio si o no ecc.). Anche questo è nuovamente un errore logico. E non è ovviamente una solida argomentazione nemmeno relativamente ai contributi di altri studiosi (che io ho accennato), né tantomeno alla mia esperienza in merito nel rapporto di aiuto né alla mia esperienza in varie parti del mondo.  Anche qui, salti a piè pari l’argomentazione sul percorso professionale e sulla esperienza personale, oltre a non entrare nel merito dei contributi teorici/studi. Ed anche qui c’è un altro errore logico: se non è stata smontata la mia analisi sulla tematica dell’odio non si può dedurre logicamente, come tu fai, che lasciare al soggetto “X” (il potere) il monopolio dell’odio sia una cosa negativa.
In aggiunta, sull’argomento sei incorso in un altro ennesimo errore perché nel post precedente affermavi (ed io ho smentito argomentando e non ho avuto nessuna replica) che i media disincentivano l’odio delle persone/comunità, cosa appunto non vera. Quindi se i media, che sono parte del potere ed al potere molto spesso obbediscono (giusto per citare un contributo recente, Udo Ulfkotte, “Giornalisti comprati”) incentivano l’odio da parte delle persone/comunità, è logicamente errato pensare che quel potere medesimo voglia avere il monopolio dell’odio stesso.
Che tu ritenga quindi saggio mantenere ed anzi accrescere il tuo odio è una tua scelta. Io nel piccolo delle mie professionalità ed esperienze in merito e appunto basandomi anche su studi specifici posso affermare, con poco margine di errore e di smentita, che un soggetto che facesse ciò correrebbe un elevato rischio di destruire la sua identità psicologica positiva e che professionalmente mi sentirei di sconsigliare assolutamente l’invitare altri soggetti a fare una scelta simile. Per ulteriore conferma in merito, domandando informalmente ad un altro professionista, costui mi ha dato una opinione assolutamente simile (come era logico aspettarsi d’altro canto).
 
 
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
 “Io definisco “piagnisteo” la retorica stereotipata fine a se stessa, che non contiene nessuna vera compassione umana, né un barlume di analisi storica o razionale, ma ha il solo scopo di farci sentire “buoni” e “virtuosi” con poco sforzo intellettuale.”
 
Ho affermato che mi provoca schifo l’appellare con la parola “piagnisteo” una strage o la citazione di essa ed ho fatto degli esempi pratici successivi su altre testimonianze che ho raccolto in prima persona (ignorate nella tua controargomentazione specifica). Ennesima fallacia logica, denominata “lo spaventapasseri” e cioè “distorcere in modo palesemente errato gli argomenti di qualcuno per renderlo più facilmente attaccabile”. Ma soprattutto, dato che parli di “vera compassione umana” e di “poco sforzo intellettuale”: io i sopravvissuti di vari eccidi li ho ascoltati, come nella vita personale e professionale ho ascoltato (ed aiutato praticamente) bambini abusati, persone in estrema difficoltà e così via, lungo tanti anni, in Italia e in varie parti del mondo. E tu?
 
 
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
“Se ricordo bene c’era una guerra in corso, e in quella guerra furono gli Italiani a tradire i loro alleati Tedeschi, ad abbandonarli in balìa del nemico, a perseguitarli e decimarli durante la ritirata, non viceversa.”
 
La situazione del conflitto dal ’43 al ’45 l’ho studiata bene, sia in generale sia nello specifico dei vari eccidi lungo la Linea Gotica. I documenti, le testimonianze dei sopravvissuti e le analisi delle azioni militari dei tedeschi (tempistiche, tipologie di ordini, catena di comando e così via) raccontano una cosa decisamente diversa rispetto a quella che tu affermi. Anche qui, nuovamente, non hai risposto alla domanda sul fatto se tu abbia incontrato ed ascoltato in merito i vari sopravvissuti (magari più di una volta e in luoghi diversi) non portando per l’ennesima volta a sostegno della tua tesi nessun dato esperienziale. 
 
 
Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
“E’ da veri ipocriti non aspettarsi un minimo di nervosismo da parte delle truppe tedesche [….]”
 
La definizione di “nervosismo” come la con-causa emotiva dell’uccisione premeditata ed organizzata a sangue freddo di civili inermi, bambini, anziani e donne incinte (ovviamente come detto ho fonti e testimonianze in merito), oltre ad essere sbagliata psicologicamente a livello di riconoscimento e gestione delle emozioni, mi disgusta assolutamente e i fatti non risultano argomentati nel merito come detto poche righe fa. E come ho già evidenziato lo direi a prescindere da chi o quando o dove o contro chi abbia eseguito comportamenti del genere. Circa “l’ipocrisia”, mi permetto di far notare che con ciò siamo arrivati alla terza fase dell’escalation relativa all’argomentazione comunicativa: 1) Argomenti a sostegno della propria tesi (domando nuovamente: fonti, esperienze professionali personali e di vita?) 2) Attacco della tesi altrui (domando nuovamente: argomentazioni e fonti su odio ecc. ecc. e esperienze personali professionali e di vita?) 3) Attacco dell’interlocutore (“è da veri ipocriti”).
 
 
(Non) Inserito da Totalrec il Dom, 29/11/2020 - 02:13.
“…”
 
Tutta l’eventuale controargomentazione sulle caratteristiche psicologiche dell’odio e della proiezione esterna del male verso l’altro, le sue conseguenze e le esperienze pratiche in merito? Tutta l’eventuale controargomentazione circa la ridefinizione del potere rispetto ai soggetti “oppressore/oppresso”, l’impotenza indotta, le tecniche relative e le esperienze pratiche in merito? Tutta le risposte alle mie domande chiare e dirette sulle esperienze di vita in Italia e nel mondo? Saltato a piè pari tutto ciò, nessuna risposta e/o replica.
Una volta di più, non mi stupisco nel notare circa le controargomentazioni una scarsa citazione degli studi specifici ed un inesistente collegamento, al fine di rafforzare le tesi proposte, con le esperienze professionali, personali e di vita nell’ampio contesto di scelte spazio-temporali della vita stessa. E che tu, probabilmente non per caso, bypassi per l’ennesima volta in vari post tutto ciò che è relativo sia al campo psicologico, sia al campo professionale sia alle varie esperienze. Ed infatti, come accennavo all’inizio, c’è l’ennesimo errore logico, relativo all’etichettatura preventiva di tutto il mio contributo come “Solita tiritera”. Lo spiego con un esempio/riassunto: “In relazione all’argomento XY i contributi teorici dicono A B e C, ho esperito ciò anche professionalmente nel lavoro W e anche nelle plurime esperienze D H e T, quindi argomentando affermo “S””. Risposta/replica: “Solita tiritera” (etichettatura nel nostro caso preventiva prima della controreplica, come abbiamo visto per niente solida – fallacia “ad argumentum”)
 
Mi fermo qui e non andrò avanti nella discussione perché credo proprio che francamente sarebbe inutile. Anche perché la mia percezione sia umana sia soprattutto psicologica/professionale è che il vero problema, purtroppo ma non sorprendentemente a questo punto, stia molto probabilmente altrove.

E basta su...

Ritratto di Totalrec

Dato che parli in generale, potrei avere plurime ed estensive fonti bibliografiche? Esperienze lavorative e volontaristiche?

Trovatele da solo. Oppure dai un'occhiata fuori dalla finestra, ché fai prima. Se vedi un potere, da qualche parte, che non sia fondato sulla violenza, in questa o in altra epoca, fammi un fischio, perché interessa anche me.

 

Inoltre, da ciò che esprimi, pare raffigurarsi una legittimazione della violenza stessa rispetto ad un determinato contesto.

No, lo stai dicendo tu. Forse perché ti piace più parlare che ascoltare. Non sto dicendo che la violenza sia legittima o piacevole. Sto dicendo che è parte integrante e necessaria del potere politico (salvo che tu mi dimostri il contrario) e che il potere politico è qualcosa di cui nessuna collettività può realisticamente fare a meno.

 

nel post precedente affermavi (ed io ho smentito argomentando e non ho avuto nessuna replica) che i media disincentivano l’odio delle persone/comunità

No. Ho affermato che disincentivano l'odio consapevole, razionale ed esplicito. L'odio nascosto e inconsapevole lo alimentano a piene mani, basta chiamarlo con un altro nome. Io preferisco essere padrone degli strumenti che utilizzo.

 

hai mai vissuto per diverso tempo in un altro paese in cui il ruolo direttivo della politica era espresso con capacità (come dici tu, una discriminante fondamentale per la valutazione di esso) e dove poi arrestavano e picchiavano i tuoi parenti/amici senza motivo valido?

No, e neanche ci voglio vivere. Quando la mia capacità di valutare oggettivamente e con lucidità le situazioni sarà offuscata da gravi lutti personali, te lo farò sapere. Per ora non è ancora successo.

 

io i sopravvissuti di vari eccidi li ho ascoltati, come nella vita personale e professionale ho ascoltato (ed aiutato praticamente) bambini abusati, persone in estrema difficoltà e così via

Ognuno ha i suoi hobby. Qui si stava parlando di Stati Uniti e di Cina, e tu te ne salti fuori con i piagnistei su Marzabotto. Cosa c'entrino, lo sai solo tu. Da adesso in poi non risponderò più a queste scempiaggini. Se ti senti più buono e virtuoso a infastidire le vittime di trascorsi eccidi, fallo per conto tuo. Io ho passatempi meno morbosi.

 

 

C'erano una volta le superpotenze, oceania, eurasia, eastasia

Ritratto di flor das aguas

Gianluca

Mi hai frainteso, io non faccio il tifo per nessuno, dittature sono, una mascherata un'altra aperta... ma in cina ci sono campi di reclusione per dissidenti, gay, cristiani, musulmani, il culto di qualsiasi religione bandito... il credito sociale, internet e' pesantemente censurato. Qui ancora no, godiamo ancora di certe liberta' che da quelle parti se le sognano, tipo parlare male del governo.
Ovvio che l'impero usa ci abbia dominato sotto altri aspetti, ovvio che la loro finta democrazia fatta di propaganda e lobotomizzazione delle masse sia solo una farsa, ovvio che la liberta' quella vera non sappiamo manco dove stia di casa, ovvi tutti gli orrori perpretrati dallo zio bill che hai elencato, ma c'e' una bella differenza tra quello che eravamo e la cina di adesso. Il problema si crea quando superpotenze fingono di farsi la lotta per il dominio del mondo.
cit
Sii onesta: è stata la Cina a fare tutto questo?

Assolutamente no, non l'ho mai detto! La cina e' il modello, li' e' successo prima, qui succede adesso, e' una questione di tempi, ma fa parte del piano finale.
Il mondo e' in apparenza governato da superpotenze, prima c'era la russia adesso la cina, c'e' sempre un nemico da combattere che rappresenta un pericolo per "la democrazia", ma questo e' un siparietto, un intrattenimento, qualcosa per tenerci impegnati e confusi.
cit
Sono d'accordo con lui. Sarei profondamente grato alla Cina se, direttamente o indirettamente, provocasse l'indebolimento o la caduta di questo autentico nemico del genere umano che sono gli Stati Uniti d'America.
L'impero americano cadra' e' giunta la sua ora, e' servito per farci arrivare dove siamo ora. Tempo fa vidi un video interessante che spiegava come il capitalismo fosse servito per renderci dipendenti dal denaro, fino alla eliminazione dello stesso e al raggiungimento di un modello simil cinese di credito sociale, dove l'uomo nuovo non possiedera' piu' nulla, una specie di grottesca apologia del comunismo.    
Io penso in sostanza che non ci sia nessun elemento di natura geopolitica a dettare leggi, chi comanda e' super partes. Questa e' una guerra all'umanita', all'essere umano e alla sua natura, al suo spirito. Penso sia questo che sfugge alle menti piu' brillanti.

Video definitivo.

Non amo far "girare" video. La gente si stufa.

Ma questa volta, lo ritengo fondamentale. E' di Silver Nervuti sulla Truffa.

E' breve e va visto. (Prima che lo censurino).

https://youtu.be/VJ7lmHs2L-0

Salvato

Ritratto di Totalrec

E' breve e va visto. (Prima che lo censurino).

https://youtu.be/VJ7lmHs2L-0

 

L'ho visto e salvato e appena possibile lo ricarico su Bitchute.

A proposito, perché la gente che vuole fare informazione vera continua a usare Youtube?

E' come essere in guerra e andare a supplicare il nemico di prestarci i suoi moschetti per farci sparacchiare almeno un po'...

Libertà di inveire

Ritratto di Totalrec

Flor:

Qui ancora no, godiamo ancora di certe liberta' che da quelle parti se le sognano, tipo parlare male del governo.

So di attirarmi altri strali dicendo ciò, ma la libertà di imprecare invano contro il vento non è una di quelle a cui io sia particolarmente affezionato.

La scambierei molto volentieri con un governo, dispotico o no, in grado di garantire al paese autonomia e rilevanza internazionale.

In ogni caso, al di là di ogni altra questione, il problema adesso non è di scegliere tra un despota e l'altro: è liberarsi del despota che ci opprime attualmente, il quale, mi preme ribadirlo, non è cinese. Per esperienza storica, un despota può essere eliminato solo dal rafforzamento di un altro despota. Questo non significa che si debba accettare di buon grado la sottomissione al secondo.

I cinesi, storicamente, non amano l'espansionismo. Sono una cultura di certo non molto pacifica, ma chiusa, reagiscono solo quando sono minacciati. I campi di detenzione per gli Uiguri ne sono un esempio: non è una questione religiosa, ma di sicurezza interna. Dove ci sono musulmani, ci sono gli Stati Uniti a fomentare terrorismo e rivoluzioni colorate.

Bisognerebbe anche capire che quelli che a noi appaiono come soprusi intollerabili del potere cinese e che attribuiamo erroneamente al comunismo, sono in realtà per l'abitante della Cina una forma mentis antica di 2500 anni, che ha nel confucianesimo, e non nel comunismo, la sua radice. Confucio insegnava a rispettare il proprio ruolo nella gerarchia sociale, a sottomettersi ai saggi (il potere imperiale), ad obbedire alle leggi, a ossequiare la famiglia e le tradizioni. Una filosofia ideale per la stabilità del potere politico, e infatti gli Han la resero religione di Stato già nel I secolo a.C.

Tutto il contrario del cristianesimo, il quale predica l'eguaglianza tra gli uomini e legittima dunque qualsiasi imbecille a sentirsi allo stesso livello delle elite. Forse per questo teniamo tanto al nostro diritto di "parlar male del governo", un diritto che per il cinese medio risulta incomprensibile, ancor più che inattuabile.  

...a proposito di filosofi

Ritratto di SpiritoNagual

"Se sono stronzate mi dovresti spiegare perché lo sono." Comprendo sia il limite di questo mezzo che genera equivosi, mancando dei fondamenti che nutrono un confronto reale e non virtuale.

Se rileggi con attenzione, ho fatto una riflessione sulle astrazioni con cui hai etichettato quel che inseguirei, e scritto "Ovvietà, ti potrei direi io, stronzate ti direbbero molti altri.". Nel senso che io, cioè io che scrivo, ti direi "ovvietà", condividendo la tua prospettiva, ipotetica, che se l'elite di potere fosse etc etc etc invece che come negli ultimi 30 anni etc etc etc...ovviamente consapevole che non è, per me, una questione riconducibile alla classe politica degli ultimi "30 anni", e li ti avevo lasciato un punto di domanda. I "molti altri", che ti risponderebbero banalmente "stronzate" o simili, sono in quella moltitudine di bambini deresponsabilizzati e impauriti di cui parli. Spero di averti chiarito il senso. Sia chiaro, per intenderci, che leggo con rispetto e molta attenzione le tue riflessioni.

Poi definisci o etichetta pure come ritieni opportuno le mie riflessioni, anche se sarebbe forse più corretto le considerassi organicamente anzichè estrapolarne alcuni termini o un singolo passaggio.

A proposito di filosofeggiare, riporto le parole di quello che reputo il filosofo per eccelleza in questi mesi: "Un paese che decide di rinunciare al proprio volto, di coprire con maschere in ogni luogo i volti dei propri cittadini è, allora, un paese che ha cancellato da sè ogni dimensione politica. In questo spazio vuoto, sottoposto, sottoposto in ogni istante a un controllo senza limiti, si muovono individui ora isolati gli uni dagli altri, che hanno perduto il fondamento immediato e sensibile della loro comunità e possono solo scambiarsi messaggi diretti a un nome senza più volto. A un nome senza più un volto." (G. Agamben)

...oppure...

Ritratto di SpiritoNagual

"Trovatele da solo. Oppure dai un'occhiata fuori dalla finestra, ché fai prima. Se vedi un potere, da qualche parte, che non sia fondato sulla violenza, in questa o in altra epoca, fammi un fischio, perché interessa anche me."

Ti chiedo se conosci Michel Odent. Ha fatto un percorso di ricerca ed esperienze "vive" interessante, e lasciato poi a questo proposito, a futura memoria, scritti altrettanto degni di nota che ricordano come viene vissuta la gravidanza, il parto, la maternità all'interno di diverse culture...inclusa la migliore di tutte, sono ironico ovviamente, cioè la nostra occidentale, che ha medicalizzato nella più totale ignoranza l'esistenza, come oggi possiamo chiaramente osservare.

Dal mio punto di vista, può dare elementi interessanti in risposta alla tua considerazione.