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Hollywood ci manipola davvero il cervello?

Hollywood ci manipola davvero il cervello?

La domanda è retorica e la risposta ovviamente è: Si!

Ma spesso i metodi non risultano del tutto chiari, così come le modalità operative di questa manipolazione e la sua effettiva efficacia. Il massiccio livello di manipolazione che stiamo subendo oggi attraverso tutte le forme di comunicazione sociale in cui ci troviamo immersi; dal giornalismo alla TV, dalla comunicazione scientifica a quella medica a quella dedicata al mondo del lavoro o di ogni altra attività è merito sopratutto di un uomo: quell' Edward Bernays che scrisse le prime regole dell'indottrinamento umano nei lontani anni venti 1 , dimostrando con azioni concrete ed eclatanti cosa era capace di fare e illustrando al mondo delle elite di potere (frequentava i salotti di Washington e tra le sue amicizie annoverava il presidente Wilson) che lo seguivano con avido interesse, come le sue idee potevano trovare una scientifica applicazione in quello che egli definiva: “Un necessario indottrinamento delle masse nei governi democratici”.

 

  • 1. Edward Bernays -  Propaganda. Della manipolazione dell'opinione pubblica in democrazia (Lupetti 1996)

Call of Duty: Ghosts - Sesso, bugie e videogiochi

Quando si parla di blockbuster, in genere la prima cosa che salta alla mente è il cinema. Ci sono film che entrano talmente di prepotenza nelle liste dei successi ai botteghini, che ci lasciano allibiti per le cifre considerevoli degli incassi che ottengono...

... ma a stravolgere la consapevolezza riguardo i soldi che l'industria dell'intrattenimento riesce a muovere, è quanto sta avvenendo con un videogioco. Ciò che può permetterci di usare termini quale GARGANTUESCO senza andare sopra le righe, riguarda anche il tempo necessario che è servito per ottenere simili e allucinati traguardi. In ventiquattro ore (24) il videogioco che dà il titolo a questo articolo ha incassato soltanto UN MILIARDO di dollari.

Le impronte digitali diventano digitali

Non che vorremmo stupirci quando parliamo di tecnologia, di quello che da qualche tempo è il futuro a noi così vicino. Secoli addietro per l’uomo della strada, il progresso e le sue tecnologie realizzatesi “chissà come” avevano tempi più dilatati prima che potessero inserirsi nella vita di tutti i giorni. Prima che qualcosa divenisse “cosa di tutti”, più stadi dovevano essere superati.

L’uomo sogna, si sa, e ricordando forse il più grande, quello di volare, pensiamo ad esempio a come quell’idea cominciò ad apparire meno impossibile via via che sotto le nostre mani nuovi congegni, materiali e idee davano sostanza ai progetti, alle ipotesi, alle teorie … ed ecco che la “magia” in qualche modo diventava realtà; magari un’intuizione, magari la ricerca di una vita, qualche volta per sbaglio. 

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