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Vomito 2.0

The Bourne Ultimatum (id 2007)


  • genere: Azione/Thriller
  • regia: Paul Greengrass
  • interpreti: Matt Damon, Julia Stiles, Scott Glenn
  • produzione: Universal Pictures

GIUDIZIO: Risparmiate i Soldi

In due parole

Come ammazzare una serie che nel primo episodio aveva espresso delle buone potenzialità.

Recensione

Paolo Erbaverde (Paul Greengrass) farebbe meglio a cambiare mestiere. Pensavo di aver visto il peggio nel moderno cinema d'azione ma dopo 15 minuti di "The Bourne Ultimatum", avevo la nausea provocata dal solito montaggio iperfrenetico da crisi epilettica e da una tecnica di ripresa con macchina a spalla (molto usata in questi ultimi tempi) eccessivamente mossa. Tutto il film è girato con questo sistema e la cinepresa sobbalza con improvvisi scarti laterali come se ci fosse un terremoto in atto anche durante le più tranquille scene di dialogo. La tecnica che Steven Spielberg aveva perfezionato per rendere più inquietanti, reali e documentaristiche, le sequenze dello sbarco in normandia di "Salvate il soldato Ryan", è qui talmente abusata e portata all'eccesso, che il risultato è quello di rendere incomprensibile ogni sequenza d'azione (si percepisce soltanto una gran confusione) e di distrarre l'attenzione da ogni dialogo perchè l'occhio balla assieme all'inquadratura.

 

È un vero peccato, perchè il primo episodio di questa nuova serie dedicata agli agenti segreti con crisi d'identità non era per nulla male. Qui la trama ricalca meccanismi già ampiamente collaudati, i soliti servizi deviati che però sono sempre poche mele marce all'interno di un'organizzazione fondamentalmente fatta da buoni. Ma diciamo che nel contesto ci poteva anche stare, il film avrebbe potuto rappresentare un paio d'ore di godibilissimo divertimento se non ci si fosse messo il regista. I nuovi poco talentuosi registi sono convinti che stordendo lo spettatore con riprese epilettiche si confonde l'occhio, e anche una ciofeca sembra bella, che abbiano imparato dalla TV italiana? Dove bastano luci stroboscopiche, telecamere in continuo movimento e stacchi di regia a ripezione per dare l'impressione che anche il platano più rigido e inespressivo travestito da "femmina velina" stia ballando?