[ Segue dalla seconda parte [5] dell'articolo. ]
Nelle prime due parti di questo articolo12, con un riassunto per forza di cose molto stringato, ho tentato di evidenziare il fatto che la PID (Paul is dead) non è una fantasia scaturita dai fan ma è stata consapevolmente alimentata e creata dagli stessi Beatles, Paul McCartney in testa. Chi volesse approfondire con i due ottimi libri citati in precedenza, potrà avere un quadro completo ed esauriente degli indizi e conseguentemente le conferme di questo fatto.
Ma perchè? La domanda può sembrare banale ma non lo è. Trovata pubblicitaria? Come ho detto lo ritengo poco probabile; è un piano talmente cervellotico, che ha richiesto inoltre almeno 3 anni di preparazione; il che non ha molto senso, specialmente in considerazione del fatto che sarebbe uscito nel momento in cui la storia dei Beatles è finita. Inoltre, come vedremo ora, uno o più sostituti di Paul McCartney sembra ci siano effettivamente stati oltre al fatto che uno strano comportamento dello stesso McCartney ha fatto si che il protagonista della PID continuasse con le sue smentite negli anni successivi e contemporaneamente alimentasse la leggenda disseminando nuovi indizi. Comportamento tenuto anche dagli altri Beatles che se durante varie interviste individuali, hanno sempre continuato a sostenere che questa storia “è un vero cumulo di boiate”, dall'altra parte, in altre occasioni e senza che nessuno chiedesse loro nulla, se ne uscivano con dichiarazioni o con autentiche contraddizioni che hanno sempre lasciato perplessi tutti quanti; come ad esempio Ringo Starr che alla morte di George Harrison dichiarerà di essere rimasto l'unico Beatle in vita. Lapsus Freudiano?
Esistono varie testimonianze anche fotografiche che Paul McCartney ma non soltanto lui (anche Ringo e probabilmente John), ha fatto uso di alcuni sosia. Questo fatto non deve stupire, molte persone dello spettacolo o del mondo politico ne fanno uso. E' interessante a questo proposito fare una piccola ricerca in rete e scoprire che esistono alcune agenzie di una certa entità che hanno pubblicato un catalogo di sosia e che offrono questo tipo di servizio. Forniscono cioè dei sosia che possano mostrarsi al posto degli originali agli eventi pubblici ma non solo e sta qui il bello. Se sono presenti quattro o cinque sosia di un personaggio, nel catalogo possiamo vedere anche cosa sono in grado di fare e qual'è il loro livello di somiglianza. Ad esempio alcuni possono servire per mostrarsi solo a distanza, altri invece sono addestrati per intrattenere conversazione, comportarsi e imitare al meglio l'originale. Se date un'occhiata a questi cataloghi è probabile che non guarderete più le personalità pubbliche con gli stessi occhi; vi verrà il dubbio di quante volte siete stati ingannati.
Questa realtà, oltre alla natura di tutti i messaggi veicolati e il modo in cui è stata concepita tutta questa storia mi ha fatto spesso pensare a tecniche di propaganda nera.
Ovviamente però, se possiamo accettare il fatto che McCartney abbia utilizzato dei sosia per delle apparizioni pubbliche, più ostico è pensare che ne abbia utilizzato uno per sostituirlo come membro all'interno del gruppo a tempo pieno. Si perchè c'è chi crede che Paul non sia realmente morto ma che abbia comunque deciso di ritirarsi dalle scene lasciando spazio a un sosia. Anche qui sorge spontanea la domanda: a che pro?
Di fatto, in tutta questa oscura vicenda, arriva nel 2009 l'indagine di due esperti: Gabriella Carlesi e Franco Gavazzeni; lei criminologa, lui informatico. La Carlesi per inciso è un'anatomopatologa, un'esperta nel riconoscimento craniometrico. La coppia decide di interessarsi al caso della PID con l'esplicito intento di dimostrare una volta per tutte che si tratta di una bufala ma sorpresa: le indagini eseguite su molte fotografie porteranno i due a ritenere che in effetti sembrano esserci due Paul McCartney; quello che appare nelle foto dal 67 non sembra essere affatto lo stesso delle prime foto fino al 66. Resta un margine di dubbio perchè anche se i due sono convinti, per avere la prova provata le foto non bastano, ci vorrebbero i corpi.
Negli anni 80 poi raggiunge le cronache Erika Hubers, che avrebbe avuto una figlia (Bettina) da un giovanissimo Paul McCartney non ancora famoso nel periodo in cui i Beatles suonavano ad Amburgo. Le argomentazioni sembrano valide al punto che i giudici impongono a McCartney un prelievo del sangue per un test di paternità che darà però esito negativo (per i sostenitori del Paul sostituito questo appare come una conferma).
Perchè allora, nel 1966 erano stati stabiliti termini e modi per i versamenti che Paul ha effettivamente fatto fino al raggiungimento del diciottesimo anno d'età della figlia? Bettina, la presunta figlia, non è certo una seguace della PID però è convinta che a fare quel test non sia stato McCartney e lo proverebbe anche una firma su di una foto eseguita malamente da una persona che usa la destra.
Il fatto è che c'era una causa di riconoscimento aperta fin dal 1963. All'ufficio minorile c'era un procedimento nei suoi confronti ma nel 1966, quando i Beatles dovevano esibirsi ad Amburgo, gli avvocati di Paul chiusero la faccenda con un pagamento di 30.000 marchi per il suo mantenimento. E non dimentichiamo che a Liverpool, patria del Beatle, Brian Epstein coprì un altro scandalo e un altro figlio; Philip Cochrane nato il 10 febbraio del 1964 è conosciuto in tutta Liverpool come il figlio di Paul McCartney.
Paul McCartney dal canto suo sembra inoltre cambiare spesso i suoi ricordi del passato; non sono poche le contraddizioni in cui incorre o le “confusioni” al punto che il biografo Alan Clayson affermò: “Penso che Paul stia cercando di riscrivere la storia dei Beatles, ora che John non c'è più.”
Nel frattempo perizie grafologiche e comparazioni con ciò che si dovrebbe sapere del gruppo sanguigno di Paul sembrano confermare che Erika e la figlia Bettina hanno ragione; viene chiesto un esame del DNA ma questo verrà evitato. Molti milioni e transazioni private impongono il silenzio.
Ma la storia recente di Paul sembra costellata di problemi simili: il disastroso matrimonio con Heather Mills (di cui si è detto di tutto e di più) culminerà dopo le accuse della donna che dipingono l'ex Beatle come un violento, con richieste di protezione fatte all'ex marito (protezione da chi?) e alcune dichiarazioni che lasciano pensare. La Mills asserisce di aver raccolto tutta una serie di prove che avrebbe affidato a una persona di fiducia nel caso le capitasse qualcosa. A un certo punto dirà: “E' accaduto qualcosa di così terribile che era impossibile crederci. Qualcuno che ho amato mi ha tradito immensamente, ma non si è trattato di infedeltà. La gente non vuol sapere la verità perchè non potrebbe sopportarla. Ne sarebbero devastati...”
Nel 2009, verranno versati altri milioni in cambio del silenzio.
Si direbbe quindi che la leggenda PID si sia trasformata più in un incubo che in una semplice trovata pubblicitaria per Paul. Quindi le ripetute smentite e il fatto che ci abbia spesso scherzato sopra sarebbero assai giustificate. Ad esempio nel 1993 sembra che Paul senta il bisogno di dire al mondo di essere vivo e vegeto; viene dato alle stampe l'album: “Paul Is Live!”, un concerto dal vivo in cui McCartney scherza sulla PID; riproduce infatti la copertina di Abbey Road ma questa volta sulle striscie pedonali è da solo in compagnia del suo cane. Ovviamente il titolo è un gioco di parole perchè Paul è vivo si direbbe: Paul is Alive; mentre Live in genere è utilizzato per definire: “Dal Vivo” in concerto.
Sulla copertina inoltre rispunta la famigerata targa del maggiolino che questa volta riporta: “51 Is” cioè: 51 è, l'età che ha in effetti McCartney all'uscita del disco. Questa volta indossa le scarpe, regge il guinzaglio del cane con la sinistra (non più la sigaretta nella destra) e stavolta il passo sulle strisce pedonali ricalca quello precedente ma non più invertito come all'epoca rispetto agli altri; in questa occasione è il destro ad essere avanti.
Ma un dettaglio in questa copertina così ben congegnata nei dettagli e che sembrerebbe essere scherzosa è forse il più inquietante di tutti: L'album viene pubblicato il 15 Novembre 1993 esattamente lo stesso giorno, 27 (l'effettiva età di Paul McCartney su abbey road) anni dopo la dichiarazione di Brian Epstein che i Beatles non avrebbero più suonato dal vivo.
Successivamente però McCartney si rende protagonista di altre iniziative stavolta meno sensate e più inspiegabili: nel 2007 pubblica l'Album Memory Almost Full dove all'interno del brano Gratitude mandato al contrario si può distintamente sentire la frase: I Was William Campbell (Io ero William Campbell, ve lo ricordate? Uno dei candidati a sostituire Paul McCartney nel 1966)
Ma non è finita qui perchè nel video della canzone Even Present Past (passato sempre presente) si vede McCartney incrociare se stesso diverse volte. Nei crediti dell'album, Paul McCartney (vuole scherzare? Ma perchè?) si definisce Sua Altezza Reale il Re di Cosmania e indovinate cosa succede anagrammando King of Cosmania? Si può ottenere: Son of Magickian. Ricordate Aleister Crowley, il suo libro magik e la pista occultista che a quanto pare anche i Beatles avevano intrapreso?
Questo lato oscuro sembra avere un collegamento con la terribile vicenda Manson; è l'epoca del White Album dei Beatles, un altro disco ricco di indizi sia fotografici che inseriti nelle canzoni e relativi alla PID; ma anche un disco tristemente legato a uno dei fatti di sangue più efferati e collegati a sette e pratiche occulte.
Il 9 agosto del 1969 gli adepti della setta “schiavi di satana” fondata da Charles Manson, fanno irruzione nella villa di Sharon Tate (La moglie di Roman Polansky) a Hollywood. Polansky è assente e la moglie, che deve partorire tra due settimane è in compagnia di amici. Vengono tutti uccisi in modo efferato a pugnalate e con il sangue, i membri della setta scriveranno sui muri il titolo di una canzone del disco: Helter Skelter.
Manson successivamente dichiarerà che il white album rappresentò per lui un richiamo, si sentì investito da una missione. Secondo Manson ogni canzone del White Album ha un significato occulto. Affermò: “E' tutto nei dischi; quelle canzoni parlano di guerra, perchè ve la prendete con me? Non sono io che ho scritto quelle parole... Non sono io che le ho proiettate nella vostra coscienza sociale.”
Questi terribili eventi probabilmente sono alla base del fatto che i Beatles abbiano sempre smentito il fatto di aver mai inserito messaggi alla rovescia nei loro dischi nonostante sia stato ormai ampiamente provato il contrario.
Un'ulteriore episodio inesplicabile in tempi recenti che continua ad alimentare la leggenda Paul is Dead, riguarda il produttore discografico George Martin, spesso definito il quinto Beatle. Nel 2004 (oltre a Lennon assassinato nel 1980 era già morto anche George Harrison) gli viene conferito il titolo di Sir; di conseguenza come è d'uso, si è fatto disegnare uno stemma nobiliare. In esso possiamo notare alcuni elementi: un uccello identificabile con un housemartin che potrebbe richiamare per assonanza “La casata di Martin”, un rigo musicale che può identificare la sua carriera e una scritta che è un richiamo esplicito ai Beatles: “Amore Solum Opus Est” traducibile in: “All you need is love”; ma la cosa davvero inquietante sono i tre scarabei chiamati “Stag Beetles” che compaiono nello stemma; uno più grande e due più piccoli. Perchè tre? Se voleva essere un riferimento attuale ai Beatles dovevano essere 2, se invece era riferito al gruppo con il quale ha lavorato per molti anni dovevano essere 4. Appare inoltre una zebra (un ulteriore rimando al zebra crossing? Il discusso attraversamento di abbey road che secondo alcuni simboleggiava la morte ma per altri la ressurezione di Paul?) che regge una sorta di “Pastorale” talora associato al dio egizio Osiride che risorse.
Giunto alla fine di questo lungo articolo mi resta da segnalare un fantomatico documentario girato da Discovery Channel che mandò una troupe a fare delle riprese dal carrozziere italiano che restaurò la Aston Martin Blu appartenuta a Paul rilevando effettivamente i segni di un incidente. Secondo le informazioni raccolte da Donato Pastore, questo documentario verrà trasmesso soltanto dopo la morte di Paul McCartney per via di una rivelazione in esso contenuta.
Chi erano davvero i Beatles? Quattro ragazzi che si sono trovati in mezzo a giochi più grandi di loro? Burattini utilizzati da qualcuno? La loro musica ha fatto storia; conosco musicisti prestigiosi appartenenti all'orchestra sinfonica della Fenice di Venezia che nel tempo libero suonano le canzoni dei Beatles in concerti dal vivo con lo stesso impegno e la stessa dedizione che mettono nell'esecuzione della musica classica e sinfonica. La loro musica appartiene ormai ai classici intramontabili. Ma un'ombra che non è certo frutto della paranoia, aleggia su tutta la loro storia. Le interpretazioni le lascio a voi, ma più approfondirete questa vicenda, più vedrete quanto è profonda la tana del bianconoglio.
Collegamenti:
[1] http://ilporticodipinto.it/category/classificazione-articoli/beatles
[2] http://ilporticodipinto.it/category/classificazione-articoli/cospirazioni
[3] http://ilporticodipinto.it/category/classificazione-articoli/misteri
[4] http://ilporticodipinto.it/category/classificazione-articoli/propaganda
[5] http://ilporticodipinto.it/content/il-mistero-dei-beatles-parte-secinda
[6] http://ilporticodipinto.it/content/il-mistero-dei-beatles-parte-prima
[7] http://ilporticodipinto.it/content/il-mistero-dei-beatles-parte-seconda