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L'oblio dei famosi

Redacted (id - 2007)


  • genere: Drammatico/Storico
  • regia: Brian DePalma
  • interpreti: Izzy Diaz, Rob Devaney, Ty Jones, Anas Wellman, Mike Figueroa
  • produzione: Film Farm

GIUDIZIO: Imperdibile

In due parole

Un film svanito nel nulla, così è stato definito da più parti il lavoro di uno dei più importanti e famosi registi del nostro tempo. Fatevi un favore: anche se la verità fa male, recuperatelo.

Recensione

Ci sono registi per i quali ogni nuova opera si trasforma in un evento mediatico attesissimo; commenti, articoli e voci di corridoio si sprecano prima, durante e dopo l'uscita del film. Uno di questi registi è Brian DePalma; ogni suo progetto è sempre molto atteso e discusso. Nel caso in questione però ci troviamo davanti a una sicura anomalia nel panorama delle star di Hollywood, a una conferma del potere della propaganda e dei media e a una efficace dimostrazione delle dinamiche del potere. Si perchè "Redacted", nonostante abbia vinto il "leone d'argento" alla 64° mostra internazionale del cinema di Venezia e numerosi altri premi, e nonostante fosse l'ultimo attesso lavoro (nel 2007) del regista de: "Gli Intoccabili", "Scarface" e numerosi altri "Cult" movie, è letteralmente scomparso dalla circolazione. In Italia non è mai stato distribuito mentre negli Stati Uniti ha avuto una distribuzione limitata a 15 sale che equivale a non averlo mostrato a nessuno.

L'attenzione mediatica è stata inesistente tranne pochi articoli d'oltrecoceano tutti negativi e varie recensioni della critica specializzata sicuramente positive ma del tutto inutili per dare visibilità al film anche perchè molte sono uscite dopo la distribuzione (tardiva) in DVD e Bluray; unico canale dove è stato possibile vedere la pellicola per chi l'aveva mancata ai vari festival del cinema.

Il bluray, fino a poco tempo fa era in svendita a 5 euro contro i 24 euro del più pubblicizzato DVD de: "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda" in edizione speciale con cofanetto di due dischi, che vende certamente di più. Il film adesso è sparito dal catalogo, ne esiste una singola copia venduta da un negozio affiliato che contiene una singola recensione (giusto per dare l'idea). Lo troverete certamente su altri circuiti (si spera).

Stiamo parlando di un film che andrebbe proiettato nelle scuole e che dovrebbe aver ispirato numerosi dibattiti; una pellicola che avrebbe dovuto fare tanto rumore, far esplodere uno scandalo a livello mediatico ma che è stata efficacemente resa invisibile dal ministero della verità.

"Redacted" è il termine con il quale si definiscono quei documenti che contengono verità scomode e che vengono censurati e corretti (redatti), prima di essere dati in pasto al pubblico. Brian DePalma, ha fatto ciò che ogni artista dovrebbe fare: usare l'arte in modo etico e creativo per raccontare quelle verità che chi detiene le redini dell'informazione (e del potere) evita accuratamente di far trapelare. Ed essendo purtroppo l'unico esempio di regista famoso e popolare ad averlo fatto, ha pagato duramente la sua scelta.

Il coinvolgimento di DePalma in questa operazione lo si vede anche nella tecnica filmica in cui il regista rinuncia ai suoi proverbiali piani-sequenza, e a tutti i virtuosismi che lo hanno reso famoso per utilizzare una tecnica documentaristica. Il film è ripreso dalla telecamera amatoriale di un soldato americano (in soggettiva) oppure dalle videocamere di sorveglianza, o da immagini dei video postati su internet. Il film racconta l'11 settembre dal punto di vista della guerra in Iraq e Brian DePlama, dopo aver fatto molta ricerca in rete, visionando centinaia di video postati nei blog dei soldati americani o dei privati cittadini impegnati nel fare quell'informazione negata dai media ufficiali, ha deciso di raccontare un fatto realmente accaduto ricostruendo con attori sconosciuti molti dei video autentici postati in rete. Realizzando così un "Mockumentary" (falso documentario)  che oltre ad esibire un reale fatto di cronaca, si interroga, ma sopratutto lancia un feroce attacco in direzione della manipolazione dei media, degli effetti della propaganda, delle logiche del potere. E lo fa rinunciando anche a quel voyerismo compiaciuto di cui è stato spesso accusato; infatti, la vicenda di cui parla il film: lo stupro e l'uccisione di una ragazzina irachena di 14 anni, non viene mostrato.

...“Ho voglia di entrare in una casa e uccidere un po’ di iracheni”. Così il 12 marzo scorso, dopo essersi riempito di whisky e aver giocato a golf ad un checkpoint, il soldato statunitense Steven Green incitò e convinse quattro commilitoni a stuprare e uccidere una ragazzina irachena di 14 anni e i suoi familiari (padre, madre e una sorellina di cinque anni) nel villaggio di Mahmudiya, a trenta chilometri da Baghdad. Così ha raccontato James Barker (23anni), uno dei cinque soldati statunitensi accusati della strage di Mahmudiya, a un’inquirente statunitense che ha testimoniato nell'udienza preliminare sulla strage svoltasi presso un tribunale militare nella capitale irachena...

(l'Unità online 8 agosto 2006) [Tesi su Redacted]

 

Non c'è molto altro da aggiungere: è un film da vedere anche se pochi hanno voglia di prendere cazzotti nello stomaco. Lo consigliamo non per sadomasochismo o nichilismo e non per sentirci dire che: "i più attenti sono informati e quindi non hanno bisogno di farsi del male con cose che conoscono benissimo", ma perchè si tratta di un'opera che "obbliga" a riflettere , a mettere in moto il pensiero, che spinge magari a parlarne con altri perchè la memoria è importante. Non dobbiamo permetterci di diventare assuefatti e insensibili al dolore, alle ingiustizie, alla verità. Dimenticare significa anche trasformarsi in quei volti ebeti dagli sguardi vuoti capaci di trucidare i propri simili.

 

SCHEDA IMDB

 

 

 

 

Dallas Buyers Club

Ritratto di Dusty

For your consideration, un altro film da non perdere: http://www.imdb.com/title/tt0790636/

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