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Le impronte digitali diventano digitali

Non che vorremmo stupirci quando parliamo di tecnologia, di quello che da qualche tempo è il futuro a noi così vicino. Secoli addietro per l’uomo della strada, il progresso e le sue tecnologie realizzatesi “chissà come” avevano tempi più dilatati prima che potessero inserirsi nella vita di tutti i giorni. Prima che qualcosa divenisse “cosa di tutti”, più stadi dovevano essere superati.

L’uomo sogna, si sa, e ricordando forse il più grande, quello di volare, pensiamo ad esempio a come quell’idea cominciò ad apparire meno impossibile via via che sotto le nostre mani nuovi congegni, materiali e idee davano sostanza ai progetti, alle ipotesi, alle teorie … ed ecco che la “magia” in qualche modo diventava realtà; magari un’intuizione, magari la ricerca di una vita, qualche volta per sbaglio. 

Storiograficamente ci vengono forniti i diagrammi temporali che attraverso i secoli e le civiltà del mondo dividono la Storia Moderna da quella Contemporanea (dal 1815 o dalla Rivoluzione Francese in poi per qualcuno, dal 1918 o dopo il 1945, secondo le interpretazioni di altri addetti ai lavori). Ritengo che i tempi d'oggi abbiano starato prepotentemente la nostra capacità di valutare saggiamente quanto accade, quanto e come lo viviamo. Per quel che concerne questa riflessione, esiste un processo fuori controllo che lavora sotterraneamente e alla luce del Sole in modo esponenziale, qualcosa che, a mio avviso, cancella e confonde i confini man mano che li oltrepassa. Dà fastidio a me per primo rilevare come la modernità sia troppo facilmente accusabile e può diventare il capro espiatorio per ogni cosa se volessimo, ma se “sparare sulla Croce Rossa” non fosse cosa necessaria, non lo sarebbe soltanto in ragione del fatto che stiamo sparando su noi stessi.

Credo siano rimasti soltanto i “i troppo furbi e cretini di ogni età” (come cantava Dalla), a non comprendere il perché proprio nelle Comunicazioni ci sia stato concesso il maggior “libero” arbitrio e le migliori tecnologie. 

Andiamo nello specifico.

In questi giorni non poteva non attirare la mia attenzione la presentazione di un nuovo prodotto commerciale. Come spiega e mostra il Video inserito sotto questo paragrafo, l’Apple, che non ha bisogno di presentazioni, il 25 Ottobre c.m. lancerà sul mercato qualcosa cui servono meno presentazioni ancora: - il “nuovo telefonino” Smartphone i-Phone 5S. Tale marchingegno potrà rilevare le impronte digitali, così da riconoscere il suo “padrone” in maniera infallibile e garantire una maggiore sicurezza, finisse mai in mani sbagliate. Buona visione.

Chissà se avete notato come l'oggetto "mistico" venga ripreso come una sorta di monolite che si aggira nello Spazio. Fa molto 2001, per intenderci. L'atmosfera asettica; colui che parla è come stesse parlando di un Dio che verrà a incontrarti domani mattina, appena dopo colazione. Il termine di "fotografia patinata" andrebbe rivisto, qui siamo oltre. Attenzione poi, non solo per questa pubblicità, ma ha preso piede sempre più un modello di dialogo col pubblico: - l'intervistato che parla .. con chi? .. e non guarda in camera; le domande non ci sono più ma è come se rispondesse, e senza essere un monologo. Tutto è sospeso, proprio come l'i-phone e il nostro giudizio.

Tornando alle premesse, nulla di cui stupirsi fondamentalmente. Ritengo vi siano cose più “pazzesche e incredibili” oggigiorno, poi il discorso può essere sempre soggettivo quando si parla di stupore. Però quello cui siamo giunti e si giungerà, di cui non siamo capaci di stupirci abbastanza, è la simbiosi e la semplicità con cui veniamo assorbiti in questi "mondi". Uno stupore che probabilmente neanche sussisterà più a livello embrionale nelle nuove generazioni, quelle sempre più acute negli utilizzi e sempre più ottuse nelle valutazioni. Auguri bambini.

A spingere meglio queste forze di controllo ci pensa ovviamente la propaganda, che ci vede sempre più connessi (termine all’uopo) con quella che sarà una filosofia esistenziale senza se e senza ma. Poi vi sono anche i prodotti videoludici a unire i tasselli, che danno il gusto dell’intrigo “per avere più carisma e fantomatico mistero” (cantava Battiato), come questo Trailer di un videogioco di grossa produzione in arrivo sugli scaffali (sotto questo paragrafo) vi spiegherà. Si noti: - non è importante quale morale si vuole trasmettere in questi "giochi", sia essa politicamente corretta o politicamente scorretta, perché quello che conta è mostrare il fascino irresistibile di appartenere, fosse pure per combatterlo, al mondo digitale, amarlo, perché comunque saremo “i più furbi, insieme ai cretini di ogni età”. Buona visione.

La cosa, come ben ci si aspetta, non finisce certo qui. La pubblicità mette sempre la ciliegina sulla torta. Quello che il Comico Bill Hicks spiegava scientificamente della [maledetta] pubblicità, è semplicemente oro colato. Bando alle ciance e buon lavaggio del cervello.

Con quest'ultimo video/programma qui sopra, siamo tornati ai sogni e a come Lor Signori mirino spietatamente agli adolescenti. E poi, diciamocelo di questo schifo, a uno così, a uno come Messi, non bastano i milioni che “guadagna”, no, non bastano mai. La cosa spietata è vedere il lavoro psicologico che plasma le menti, ad indicare che possedere quel determinato oggetto sia in qualche modo un parallelo per costruire un futuro che spezzi il grigio e ci doni il Verde e la speranza. OH Sì! ... puoi farcela anche Te, piccolo fratellino.

Essere o Avere” si chiedeva Fromm. “Essere o non essere” si chiedeva Amleto. La risposta purtroppo non è più davanti i nostri occhi, ma dentro i nostri sensi.

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Un paio di cose di

Ritratto di MiyamotoNoncorre

Un paio di cose di contorno...

Hai notato come ultimamente il tono di voce usato negli spot sia diventato estremamente "raffinato"?

E di come sia facile trovare un servizio del telegiornale in cui si dica di quegli "autori della rapina" o degli "aggressori" che siano stati rintracciati "grazie" all'uso delle telecamere?

Ovviamente lo trovo agghiacciante! :)

 

Una figata

Ritratto di Pike Bishop

Ora quei deficienti che si comprano uno dei telefonini del cavolo della CIA-PPLE (ciapali, ciapali!) spenderanno anche centinaia di quei biglietti di carta fasulla (o cifre su computer) per il privilegio, oltre che quello di certificare la loro dabbenaggine e ignoranza informatica, di fornire le loro impronte digitali al governo (ai governi, dovrei dire in questo caso).  La consolazione piu' grande e' che quando qualcuno in qualche agenzia govenativa vorra' vaporizzarli mediante un drone, lo potra' fare essendo sicuro di vaporizzare proprio loro, grazie alla posizione e identificazione positiva data ai governi dagli stessi selvaggi col telefonino, e non un malcapitato ladro di galline.

Ben fatto, CIAPPLE!

ciApple

Ritratto di Dusty

Anche a me questo sembra un finto problema: uno che si compra un terminale Apple, e quindi che spende mediamente il doppio di quanto potrebbe trovare sul mercato con prestazioni o capacità analoghe, con in più la limitazione delle cose da poter fare sul proprio dispositivo, merita sicuramente di essere schedato con tanto di impronte...

Il concetto

Ritratto di Calvero

MiyamotoNoncorre ha scritto:

 

Hai notato come ultimamente il tono di voce usato negli spot sia diventato estremamente "raffinato"?

E di come sia facile trovare un servizio del telegiornale in cui si dica di quegli "autori della rapina" o degli "aggressori" che siano stati rintracciati "grazie" all'uso delle telecamere?

Ovviamente lo trovo agghiacciante! :)

 

.. è agghiacciante, non per tutti. Questo il problema (per rimanere coi toni Amletici).

Sicuramente è un Diktat quello che gira nelle Sedi della cosiddetta informazione. Tutto ciò che ci spinge ad amare quel che è invasivo, è parte di una propaganda che si muove a tappeto. Poi verrà il turno di quel maniaco catturato grazie alle indagini che lo hanno scoperto grazie alle impronte digitali recuperate dal suo i-phone, che altrimenti non sarebbe stato possibile. Il concetto che si sdogana è quello pericoloso, non tanto il Device (come viene detto in gergo) che per primo lo veicola.

quale

Ritratto di Calvero

Dusty ha scritto:

Anche a me questo sembra un finto problema: ...

 

... quale precisamente, non ti seguo.

Mi hai fatto ricordare che

Ritratto di MiyamotoNoncorre

Mi hai fatto ricordare che poche settimane fa al telegiornale davano la notizia di un telefono recuperato grazie (sempre grazie! :) ) alla telecamera incorporata che, potendo essere azionata a distanza con l'opportuna applicazione, aveva permesso di risalire al ladro.

Quando sento queste notizie mi metto a ridere, ma credo di essere uno dei pochi...

 

IPhone 5nSa

Ritratto di Dusty

laugh

....

Ritratto di Calvero

Sarà che sono tardo, ma non ho capito lo stesso.

Per il video che hai postato, non so l'inglese, ma credo di aver intuito la finezza della presa per il culo e che si riferisca proprio a quanto ho scritto (sbaglio?) ...

 

.. ma qual'è e di chi è il finto problema a cui ti riferisci?  

iFogn

Ritratto di Dusty

Calvero ha scritto:

Per il video che hai postato, non so l'inglese, ma credo di aver intuito la finezza della presa per il culo e che si riferisca proprio a quanto ho scritto (sbaglio?) ...

Esattamente, ed è un peccato che tu non capisca l'inglese perchè è veramente ben fatto.

Citazione:

.. ma qual'è e di chi è il finto problema a cui ti riferisci?  

Ritengo che sia inevitabile che si cerchi di proporre prodotti sempre più sofisticati che ci limitino sempre di più: la comunicazione ed il marketing, come ogni campo che viene studiato, cambia e migliora sempre di più, è impossibile che sia altrimenti.

Sta a noi capire ed evitare queste cose, sfruttare la tecnologia per ciò che ha di buono (che c'è, checchè se ne dica), piuttosto che per farsi ingabbiare in prigioni dorate e diventare schiavi di essa.

Tra parentesi, come già espresso, ritengo inoltre che uno che al giorno d'oggi compra un iFogn, visto che le alternative più furbe in questo campo non mancano, si merita tutta la negatività che porta con sè.