Skip to main content

La rivista del nostro probabile futuro: Gente virtuale

Posted in
Versione stampabile

di Olivier Parent

L’intelligenza artificiale ed i suoi molti sviluppi stanno trovando un nuovo sbocco, venendo in aiuto alle culture perdute o in via di estinzione.

Sotto l'egida dell'ONU, già promotrice dell'”Ark of Spitzbergen” (un’istituzione internazionale a tutela della biodiversità, che ha il ruolo di raccogliere il patrimonio genetico di tutte le forme di vita sul pianeta, e di salvarle in formato digitale), una nuova Arca è appena stata creata, questa volta a scopo etnografico. Per le persone delle quali restano solo poche canzoni, o un vocabolario del tutto frammentario, questo Campo Virtuale Etnografico (VEF) rappresenta una speranza vera per assicurare la salvaguardia e la perpetuazione di questo materiale culturale molto vario. Gli scienziati hanno la responsabilità di somministrare a questa banca dati "live", aggiungendo le loro ultime scoperte archeologiche ed etnografiche.

Il VEF è composto da una vasta rete di computers collegati ad un simulatore molto potente, che si trova nell’”Ark of Spitsbergen”. Il nostro pianeta, tutto il suo ecosistema e la sua biodiversità, è stato modellato su questo simulatore ... Ogni computer collegato a questo modello del pianeta contiene un database culturale ed etnografico chiamato SEVA (Specialized Ethnic Virtual Agent). Come un ARI (Agent de Réseau Intelligent, Agente Intelligente di Rete, ndt) estremamente specializzato, SEVA agisce e reagisce nel pianeta virtuale.

Prima di "essere alimentati" con dati che si riferiscono ad un determinato popolo, i SEVA sono stati programmati per reagire a seconda del modello di comportamento più recente dei gruppi umani, in base alle loro dimensioni, al loro ambiente di vita, al loro livello tecnologico ... diventando così un tipico esempio di società umana,  non contaminata da qualsiasi influenza.

Il SEVA, una volta che ha integrato i dati etnografici di un particolare gruppo umano, lo porta in vita e crea una versione virtuale di questo gruppo. Da allora in poi gli etnologi possono osservare la sua evoluzione, animata dall’intelligenza e dall'istinto di sopravvivenza artificiali. Possono coltivare la sua storia, rivelando i miti perduti e le leggende, rendendo la sua tecnologia, i suoi racconti ed i suoi mestieri tradizionali... la scienza sarà anche in grado di attraversare i momenti virtuali di questa popolazione modello, sempre più fedele ai dati originali, commisurati a quelli reali che sono stati introdotti, ed osservando quindi il passato ed il futuro delle persone sulla Terra.

Gli storici, come gli altri scienziati, chiedono di avere accesso al VEF e di rivivere civiltà come l'Egitto dei Faraoni, la Grecia Ellenica, e gli Incas pre-colombiani, civiltà di cui non c’è carenza di materiale archeologico ed etnografico. Quando sarà modellata la nostra civiltà moderna, per visualizzare il suo destino?