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Fiction: Ian McDonald, scrittore di fantascienza, esplora il futuro dei BRICS

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Con due romanzi molto originali, “The River of God” e “Brasyl”, questo scrittore di origine irlandese-scozzese ci porta fuori da quel futuro convenzionale, che la fantascienza ha promosso fin dal 1950, visto soprattutto attraverso occhi americani. Egli si proietta qualche decennio in avanti e ci mostra il futuro attraverso occhi indiani e brasiliani, due paesi che saranno  incontestabilmente chiavi di volta del 21° secolo.

“The River of God (Il Fiume di Dio)” è la più interessante delle due opere, anche se è penalizzata dal fatto di essere stata scritta nel 2004, e non riflette quindi gli immensi sconvolgimenti geopolitici di questi ultimi anni (la superpotenza degli Stati Uniti appare sempre sullo sfondo). “Brasyl” ci immerge in tre periodi del Brasile, passato/presente/futuro, e fa riferimento ad una storia della fantascienza più tradizionale, basata sul concetto di universo parallelo. Qui di seguito ci sono due estratti presi dai commenti su queste due opere del "Cafard Cosmique", un ottimo sito dedicato alle opere di fantascienza.

“"” Anche se è lungo quasi seicento pagine, “The River of God” deve essere divorato in una sola volta. Lo sforzo, del tutto relativo, di familiarizzare con il contesto non-occidentale e con i nove personaggi, non è eccessivo davanti alla portata ed alla coerenza della previsione di Ian McDonald. Letteratura di idee e di immagini, la fantascienza deve aprirsi a tutte le possibilità, senza trascurare il fattore umano per quello che esso è. Ian McDonald risponde a queste due esigenze con eleganza e con brio. In questo “Kali Yuga1”, più che mai, il futuro non deve essere oggetto di paura. Non ci sono dèi o demoni o singolarità2 a governare il nostro destino. Il futuro è esattamente quello che uno vuole che esso sia, fatto che può o meno rassicurare. Molto convincente quando si tratta di contestualizzarlo (il futuro, ndt), Ian McDonald ci invita senza preamboli alla totale immersione -- suoni, odori, immagini -- in una vera e credibile India del futuro. Un paese dove le pratiche tradizionali (il peso del tempo attraverso la storia, diremmo), la visione del mondo e del tempo radicalmente diversa, è un mix più o meno felice con la modernità, con l'accelerazione incoraggiata dalla tecno-scienza, con la rivoluzione informatica e con la globalizzazione ""”.

“"" In Brasyl, Ian McDonald si concentra su tre storie che si svolgono in Brasile, in tempi diversi. La prima storia, nel presente, parla di una donna produttrice di un reality-show in TV, il cui oggetto è una causa televisiva contro Moacir Barbosa, il portiere della Seleção, considerato il responsabile della sconfitta del Brasile, nella decisiva partita contro l'Uruguay, durante la Coppa del Mondo del 1950. Lei non sospetta che Barbosa è oggi uno dei maggiori esperti del multi-universo, e che il suo progetto avrà conseguenze inaspettate per la sua stessa vita...

La seconda storia, una ventina di anni in là, nel futuro, prende forma in una società dove la rete di computers è diventata predominante, e dove ogni processo sembra sottoposto ad un controllo di tipo orwelliano. Qui scopriamo tutta una serie di talenti, in particolare calciatrici, che si sono infatuati di una enigmatica "hacker" quantica. Tutto va bene fino al giorno in cui lei viene assassinata e la sua gemella, da altre terre dell'universo...

L'ultima storia segue la missione sul Rio delle Amazzoni, nel 1732, di un gesuita irlandese-portoghese cui era stato affidato il compito di rimpatriare, o uccidere, se necessario, un altro sacerdote gesuita, che era preda di sogni di grandezza, ed aveva creato un regno nel mezzo della giungla -- seguendo l'esempio del colonnello Kurtz in Apocalypse Now. Quello che si ignorava, è che questo regno fosse il ramo di un’organizzazione "multiversale" e liberticida di assassini, che aveva deciso di tenere il popolo all'oscuro della sua esistenza.

Come si può vedere, Brasyl è un romanzo pieno di idee. Basandosi sul folle contesto della società brasiliana, Ian McDonald si diverte, con la sua narrazione in tre episodi, a distribuire una molteplicità di divertenti e giocose divagazioni morali. Ogni intrigo è di indubbio interesse: l'immagine cinica del reality-tv, il tentativo di prevedere una società informatizzata fino alle estreme conseguenze, la spedizione amazzonica ed il confronto teologico fra due sacerdoti. Come al solito, lo stile di McDonald è vertiginoso – ancora una volta egli si conferma come uno dei migliori scrittori del genere, anche se la sua brillantezza, come spesso accade, manca di fluidità "".