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Fiat money: perchè lo Stato richiede il controllo del danaro

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Solo la comprensione del vero meccanismo di creazione del denaro dal nulla da parte dello Stato (con la banca centrale) può spiegare al maggior numero di persone possibile le reali cause della crisi economica.

E questo è ancora più importante in un momento storico come quello attuale, in cui comincia a sfogarsi la (giusta) rabbia dovuta alla crisi economica.

Infatti, se come avviene in tutti i media mainstream, ci si concentra sui sintomi e si evita di affrontare le cause, il risultato sarà quello di chiedere  (e provvidenzialmente ottenere) provvedimenti che peggioreranno la situazione invece di migliorarla, come avvenuto nei primi del '900 quando a seguito delle problematiche dovute alla pratica della riserva frazionaria da parte delle banche, invece di vietare questo fraudolento comportamento è stata istituita la Federal Reserve come soluzione.

Questo video affronta in maniera semplice ed immediata la problematica della creazione del denaro dal nulla, spiegando chi è che ne beneficia realmente. Si spiega come non sia la classe dei lavoratori ma al contrario quella dei più ricchi, che possono così arricchirsi sempre più, aumentando il divario con i più poveri.

Segue un articolo1 particolarmente in tema, di Hans-Hermann Hoppe.

 

 

 

Perchè lo stato richiede il controllo del denaro12

di Hans-Hermann Hoppe

Immagina di essere nella posizione di comandare lo Stato, che definiamo come un istituzione che possiede il monopolio territoriale di prendere l'ultima decisione in ogni disputa, incluse quelle che coinvolgono lo Stato stesso ed i suoi agenti,e per implicazione, che possiede il diritto di tassare, ovvero di determinare unilateralmente il prezzo che ogni suo soggetto deve pagarti affinche tu possa esercitare il compito di decisore finale.

Agire in queste condizioni, o piuttosto, mancanza di condizioni, è ciò che costituisce la politica e l'azione politica, e dovrebbe essere chiaro sin dall'inizio che la politica, per la sua vera natura, significa sempre comportamento pericoloso. Non dal tuo punto di vista, naturalmente, ma pericoloso per coloro che sono soggetti alle tue regole come giudice ultimo.

E' prevedibile che sfrutterai la tua posizione per arricchirti alle spalle degli altri.

Più specificatamente, possiamo prevedere in particolare quale sarà la tua attitudine e politica per quanto riguarda il denaro e il sistema bancario.

Supponi di comandare su un territorio che si è sviluppato oltre la fase primitiva del baratto dove invece c'è in uso un comune mezzo di scambio, il denaro. Prima di tutto, è facile comprendere perchè saresti particolarmente interessato al denaro ed agli affari monetari. Come comandante dello Stato, in linea di principio, sei nelle condizioni di poter confiscare qualsiasi cosa tu voglia e ricavare per te un infinità di beni.

Ma piuttosto che confiscare i vari prodotti o beni di consumo, naturalmente preferirai confiscare del denaro. Perchè il denaro, essendo il bene più facilmente scambiabile, ti permette di spendere il tuo ricavo così da aquisire facilmente la più grande varietà di beni di consumo con la massima libertà e piacimento.

Allora è fondamentale che le tasse che imporrai alla società siano pagate in forma di denaro, siano esse sulla proprietà oppure sul reddito. Infatti il tuo obiettivo sarà sempre quello di tentare di massimizzare i tui ricavi dalle tasse.

In questo tentativo, tuttavia, non potrai fare a meno di incontrare delle difficoltà piuttosto difficili da trattare. Alla fine, i tuoi tentativi di aumentare continuamete i ricavi dalle tasse incontreranno il limite che tasse più alte non comportano ricavi più alti ma ricavi più bassi.
Il tuo ricavo, il tuo denaro da spendere, diminuirebbe, perchè i produttori, vessati da una aliquota fiscale sempre maggiore, semplicemente produrrebbero di meno.

In questa situazione ti rimarrebbe solo un altra opzione per aumentare o almeno per tentare di mantenere costante il tuo corrente livello di spesa: farti prestare questi fondi.

E per questo devi andare dalle banche, e da qui il tuo particolare interesse anche per le banche e l'industria bancaria. Se prendi in prestito del denaro dalle banche, queste ultime si prenderanno automaticamente un interesse sui tuoi ricavi futuri. Infatti esse vorranno che tu rimanga nel business, esse vogliono che lo Stato continui nella sua attività di sfruttamento. E dato che le banche tendono a diventare grandi attori nella società, il loro supporto ti sarà sicuramente di beneficio.

D'altra parte, come elemento negativo, se prendi in prestito del denaro dalle banche tu non solo dovrai restituirlo, ma dovrai anche pagare un interesse.

La domanda che allora ti salterebbe subito in mente in qualita di capo sarebbe: come posso liberarmi da queste restrizioni, dalla limitazione ai ricavi dovuta all'aumento dell'aliquota fiscale e dalla necessità di farmi prestare il denaro dalle banche dovendo però pagare un interesse?

Non è molto difficile vedere quale sarà la soluzione definitiva al tuo problema.

Puoi guadagnare la desiderata indipendenza sia dai cittadini che pagano le tasse e sia dalle banche se solo ti crei il monopolio territoriale di produttore del denaro.

Sul tuo territorio, tu sei l'unico a cui è permesso produrre denaro.

Ma questo non è ancora sufficiente.

Dato che il denaro è una normale "sostanza" che per essere prodotta comporta necessariamente grandi spese, non c'è molto altro da fare per te se non aspettarti grandi spese.
Molto più efficace sarebbe invece se tu utilizzassi la tua posizione di monopolista per abbassare i costi di produzione e la qualità del denaro sino ad arrivare vicino al costo zero!

Invece di una moneta di qualità costosa come l'oro o l'argento, sarebbe meglio se sostituissi a questi un bel pezzo di carta senza valore che potrebbe essere prodotto praticamente a costo zero. Normalmente, nessuno accetterebbe come mezzo di pagamento per qualcosa un pezzo di carta. I pezzi di carta sarebbero accettati come pagamenti solo se sono dei titoli di qualcos'altro, titoli su qualche proprietà reale. In altre parole, dovresti sostituire pezzi di carta che erano titoli su del denaro vero (su una proprietà reale), con pezzi di carta che sono titoli su niente.

In un'eventuale condizione competitiva, se ognuno fosse libero di produrre il proprio denaro, denaro che potrebbe essere prodotto a costo zero, è facile prevedere che tale denaro sarebbe prodotto in tali quantità fino ad arrivare ad ugugliare il ricavo marginale con il costo marginale, e dato che il costo marginale sarebbe pari a zero seguirebbe che anche il ricavo marginale sarebbe pari a zero, il potere di acquisto di questo denaro arriverebbe anch'esso a zero!

Da qui deriva la necessità di avere da parte tua il monopolio della produzione del denaro di carta, cosi da restringere l'offerta e evitare le condizioni dell'iperinflazione e la sparizione improvvisa e totale del denaro dal mercato (una fuga verso "valori reali"), tenendo presente che più si stampa denaro di carta più diminuisce il suo potere d'acquisto.

In un certo senso sei riuscito ad ottenere quello che tutti gli alchimisti e i loro accoliti hanno tentato di ottenere: produrre qualcosa di valore (denaro con un potere d'acquisto) da qualcosa che praticamente non ha nessun valore. Che impresa!

A te costa praticamente niente e puoi andare in giro e comprarti qualcosa di veramente grande valore, come una casa oppure una Mercedes; e puoi ottenere questi meraviglosi risultati non solo per te stesso ma anche per i tuoi amici ed accoliti, di cui improvvisamente scopri di averne molti di più di quanto pensavi (compresi molti economisti, che spiegano perchè il tuo monopolio è qualcosa di veramente buono per tutti).

Ma quali sono gli effetti?

Il primo e principale è che più denaro di carta non aggiunge niente, neppure un infinitesimo ulteriore bene reale. Ci sono esattamente tanti beni quanti ne esistevano prima. Questa considerazione rifiuta immediatamente la nozione, apparentemete considerata giusta da molti se non tutti i principali economisti, che "più" denaro possa in qualche maniera aumentare "la ricchezza sociale".

Credere ciò, come lo crede chiunque proponga come efficiente e "socialmente responsabile" via d'uscita dai problemi economici la cosiddetta politica di stimolo monetario, è credere nella magia: che le pietre, o piuttosto la carta, possa essere trasformata in pane!

Piuttosto, la moneta addizionale che hai stampato avrà due effetti principali.

Da una parte, i prezzi saranno più elevati di quanto lo sarebbero stati altrimenti, e il potere d'acquisto di ogni unità monetaria si abbasserà.

In una parola, il risultato sarà l'inflazione.

Più importante, tuttavia, sarà che tutta questa nuova massa di denaro non aumenta (o diminuisce) il totale dell'attuale ricchezza sociale (la totale quantità di tutti i beni della società), ma redistribuisce la ricchezza esistente in favore tuo e dei tuoi amici, in favore di coloro che ricevono prima il nuovo denaro. Tu ed i tuoi amici diventate più ricchi (aumentate la vostra ricchezza acquisendo una certa parte della ricchezza totale) a spese dell'impoverimento degli altri (che diminuiscono la loro parte della ricchezza totale).

Il problema, per te ed i tuoi amici, con questa decisione istituzionale non è che non funziona. Funziona perfettamente, sempre a tuo (e dei tuoi amici) vantaggio e sempre alle spese degli altri!

Tutto quello che devi fare è evitare l'iperinflazione.

Perchè in questo caso la gente eviterà di utilizzare il tuo denaro e correrà nel rifugio dei "beni reali", rubandoti così la tua bella bacchetta magica. Il problema con il tuo monopolio del denaro di carta, se ce n'è uno, è solo quello che in questo caso la notizia sarebbe immediatamente estesa agli altri e riconosciuta per quello che in effetti è, come la più grande rapina.

Ma questo problema può essere superato se, in aggiunta al monopolio della produzione di denaro ti fai anche tu banchiere ed entri nel business fondando la tua bella banca centrale.

Dato che puoi creare denaro dal niente, puoi creare dal niente anche del credito.

Infatti, dato che ora puoi creare credito dal nulla (ovvero senza aver prima risparmiato), sei nelle condizioni di poter offrire prestiti alle condizioni più basse di chiunque altro, addirittura a tassi d'interesse pari a zero (o perfino negativi). Con questa nuova facoltà, non solo hai eliminato la tua vecchia dipendenza dalle banche e dall'industria bancaria; avrai ottenuto molto di più, renderai le banche dipendendi da te, e cosi potrai forgiare un'alleanza e una complicità permanente tra le banche e lo Stato.

Addirittura potrai evitare di essere direttamente coinvolto nel business di investire il credito che hai creato. Quest'incombenza, insieme al rischio connesso con essa, puoi tranquillamente lasciarla nelle mani delle banche commerciali.

Quello che tu e la tua banca centrale dovrete fare sarà solo una cosa: creare credito dal nulla e prestare questo denaro ad un tasso inferiore a quello di mercato alle banche commerciali. Invece di pagare tu l'interesse alle banche, saranno le banche che ora pagheranno l'interesse a te!

E le banche a loro volta presteranno il nuovo credito da te creato ai loro amici ad un interesse appena maggiorato ma sempre al di sotto di quello di mercato (per guadagnare dalla differenza tra i due interessi).

In aggiunta, per far si che le banche siano particolarmente disponibili a lavorare con te, permetterai anche che le banche creino una certa quantità di credito creato dal nulla (il libretto degli assegni) costruito sul credito dal nulla creato da te (sistema bancario a riserva frazionaria).

Quali sono le conseguenze di questa politica monetaria?

Per gran parte sono le stesse di quelle della "moneta facile": come prima cosa, una politica monetaria "facile" è inflazionaria. Quando si mette in circolazione più denaro i prezzi saranno più alti, e il potere d'acquisto sarà più basso rispetto al caso in cui non fosse stato messo in circolazione.

In secondo luogo, anche l'espansione del credito non ha nessun effetto sulla quantità e qualità dei beni reali attualmente in esistenza. Non li aumenta nè li diminuisce. Più denaro è semplicemente più carta. Non fa e non farà crescere di una virgola la ricchezza sociale.

Terzo, il credito "facile" causerà una sistematica redistribuzione della ricchezza sociale a favore tuo e della banca centrale con il suo cartello di amici. Tu riceverai un ricavo dall'interesse pagato sul denaro che hai creato praticamente a costo zero (al posto del denaro risparmiato con sacrificio da un vero ricavo precedente), e così faranno le banche, che potranno ricevere un interesse dai prestiti creati con il tuo denaro creato dal nulla.
Sia tu che le tue banche amiche vi approprierete di un ricavo non guadagnato.
Tu e le tua banche vi arricchirete alle spalle del denaro proveniente dal risparmio reale dei tuoi cittadini (che ricevono un interesse più basso di quello che avrebbero ricevuto in assenza del tuo denaro creato dal nulla).

Dall'altra parte, c'è un altra fondamentale differenza tra una politica di moneta facile (stampa e spendi) ed una di credito facile (stampa e presta).

Una politica di credito facile altera la struttura di produzione, ovvero cosa si produce e chi produce, in maniera assolutamente significante.

Tu, il capo della banca centrale, puoi creare credito dal nulla.

Non devi risparmiare del denaro dai tuoi ricavi, non devi tagliare prima le tue spese, non devi astenerti dal comprare determinati beni di consumo reali (così come deve fare ogni persona normale se vuole fare credito a qualcuno). Devi solo accendere la stampante e abbassare qualsiasi tasso d'interesse richiesto dai prestatori sul mercato.

Abbassare l'interesse sul tuo prestito non comporta nessun sacrificio da parte tua (ecco perchè questa istituzione è cosi "buona").
Se le cose vanno bene, riceverai comunque un interesse positivo dal tuo denaro, se invece le cose non andranno bene, potrai sempre coprire le perdite in maniera più facile di qualunque altro: potrai coprire le perdite stampando una quantità addizionale di denaro di carta.

Senza costi e senza nessun rischio personale di perdite, puoi prestare del credito praticamente indiscriminatamente a chiunque e per qualsiasi scopo, senza preoccuparti della solvibilità del debitore o della qualità del suo business plan. A causa del tuo credito "facile", certe persone (in particolare i banchieri d'affari), che altrimenti non avrebbero le qualità sufficienti per ottenere credito, e certi progetti (in particolare quelli delle banche e dei loro clienti più importanti), che non sarebbero considerati profittevoli o troppo rischiosi, invece otterranno il credito e verranno finanziati!

Essenzialmente, la stessa cosa accade alle banche commerciali all'interno del cartello bancario. Grazie alla loro speciale relazione con te, come coloro che ricevono per primi il tuo prestito fatto dal denaro di carta senza costo, anche queste banche potranno offrire prestiti ai loro clienti ad un tasso d'interesse più basso di quello di mercato, e se le cose andranno bene per loro andranno bene anche per le banche, in caso invece di problemi potranno sempre affidarsi a te, al monopolista della produzione del denaro, per lasciarsi salvare cosi come ti salveresti tu nel caso ti trovassi con problemi finanziari: stampando più denaro di carta.

Analogamente, anche le banche saranno nella condizione di preoccuparsi meno della rigorosa selezione dei loro clienti e dei loro progetti, mentre saranno più disposti a finanziare le persone "sbagliate" ed i progetti "sbagliati".

E c'è una seconda significativa differenza tra la politica "stampa e spendi" e quella "stampa e presta" e questa differenza spiega perchè la redistribuzione a favore tuo e dei tuoi amici banchieri messa in moto dal credito facile prende la forma di un momentaneo ciclo di espansione e depressione, di una fase iniziale di generale prosperità (di una generale aspettativa di aumento dei redditi e della ricchezza futura) seguita da una fase di generale impoverimento (quando la prosperità della fase di espansione si rivela essere una mera illusione).

La fase di espansione-depressione è la conseguenza logica, fisicamente necessaria, del credito creato dal nulla, del credito non corrispondente ad un pari risparmio antecedente, del credito fiduciario (o come preferisci chiamarlo) e del fatto che ogni investimento richiede tempo e può mostrare se ha avuto successo solo dopo, in un determinanto momento nel futuro.

La ragione del ciclo economico é tanto elementare quanto fondamentale.

Robinson Crusoe può dare in prestito a Venerdi del pesce (che non ha consumato). Venerdì può convertire questo prestito in una rete da pesca (ovvero può sostenersi mangiando il pesce mentre costruisce la rete), e con questa rete Venerdi, in linea di principio, potrà essere nelle condizioni di ripagare il prestito a Robinson, più l'interesse, e guadagnare ancora del pesce aggiuntivo come profitto.

Ma questo è fisicamente impossibile se il prestito di Robinson è fatto solo di denaro di carta, una ricevuta dove c'è solo scritto "pesce", ma che non corrisponde a del pesce vero dal momento che Robinson non ha risparmiato niente avendolo consumato (si è mangiato il pesce e ha dato a Venerdi un pezzo di carta con la scritta "pesce" che si è invece pappato!).

Qundi, e necessariamente, Venerdi non potrà che fallire nel suo tentativo d'investimento.

In una economia semplice come quella del baratto, questa verità diventa immediatamente apparente. Venerdi non accetterebbe mai del credito fatto di ricevute di carta (ma solo del credito fatto di cose reali), e per questo motivo il ciclo di espansione e depressione non avrebbe mai inizio!

Ma in una economia complessa come quella monetaria, il fatto che il credito sia stato creato dal nulla con denaro di carta non è evidente: le banconote di denaro dal nulla date a credito sono esattamente uguali alle altre (quelle create con il risparmio vero), e per questo motivo queste banconote sono accettate da coloro che prendono a prestito (Venerdi).

Ma questo non cambia la verità fondamentale che niente può essere prodotto da niente e che progetti d'investimento intrapresi senza un finanziamento reale (dal risparmio reale) debbono fallire. Ma questo spiega anche perchè la fase di boom, una fase di crescita del livello degli investimenti accompagnato dalle aspettative generalizzate di un aumento dei redditi e della ricchezza può avere inizio (Venerdì infati accetta le note con la scritta "pesce" invece di rifiutarle immediatamente).

Questo spiega perchè ci vuole del tempo prima che la realtà fisica venga fuori e riveli come illusorie certe aspettative.

Ma questa crisi, è una piccola crisi per te?

Anche se il tuo cammino verso la ricchezza è spesso ostacolato da queste crisi, causate dal regime di denaro di carta e dalle politiche della banca centrale, dal punto di vista del capo dello Stato e del capo della banca centrale, questo sistema di "stampa e presta" che redistribuisce a favore tuo e dei tuoi amici banchieri, anche se meno immediato ed efficace di quanto puoi ricavare dal sistema più semplice di "stampa e spendi", è ancora preferibile a quest'ultimo, perchè è molto più difficile da individuare e da comprendere per quello che veramente è!

Piuttosto che essere riconosciuta come una pura e semplice truffa organizzata da un parassita, perseguendo una politica di credito facile puoi pretendere addirittura di essere visto come un qualcuno impegnato nell'altruistico obiettivo di "investire nel futuro" (piuttosto che spendere nelle frivolezze quotidiane) e nel curare la crisi economica (piuttosto che nell'averla causata).

In che meraviglioso mondo viviamo!