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Due ragioni per cui i “fatti pubblici” sono sciocchezze

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di Bill Bonner1

 

Il mondo gira. Le notizie corrono veloci. Ne seguono interpretazioni, narrazioni e spiegazioni.

Quassù sulle Ande argentine, siamo beatamente isolati. La nostra connessione ad Internet ha smesso di funzionare due settimane fa. Da allora, due volte alla settimana, abbiamo guidato per un'ora fino alla proprietà di un conoscente per ricollegarci con il mondo esterno.

Ma a volte ci chiediamo perché ci preoccupiamo.

Le "news" sono una innovazione recente. Per la maggior parte del nostro tempo sulla Terra, noi esseri umani non abbiamo avuto accesso ad Internet, alla TV, ai giornali o ai telefoni. I nostri cervelli si sono evoluti quando ancora non esisteva l'ordine pubblico... la statistica pubblica... l'opinione pubblica... gli intellettuali... i mezzi pubblici... i divertimenti pubblici... i mercati pubblici... e le aziende pubbliche...

... in realtà, non c'era niente di pubblico! Almeno non nel modo in cui lo intendiamo oggi.

Di conseguenza il nostro cervello non si è evoluto per preoccuparsi dell'opinione pubblica e dell'informazione pubblica; esso divide le conoscenze utili dalle sciocchezze puerili.

Nel mondo degli investimenti, si acquista l'azione di una società. Se avete fatto il vostro lavoro correttamente, avete pagato un prezzo che pensavate fosse giusto... o migliore. Poi se vedete Squawk Box sulla CNBC e scoprite che il prezzo del titolo è andato giù, che fate? Che cosa è cambiato? Cosa sapete ora che non sapevate prima?

Se avete staccato un buon affare quando avete comprato l'azione, probabilmente ne sarete deliziati; ora ne potrete comprare di più ad un prezzo ancora migliore.

Come Warren Buffett ci ricorda, i mercati a breve termine sono "macchine per il voto". Perché ci si aspetta che la gente voti meglio nel mercato azionario rispetto alle elezioni presidenziali?

La gente vi dirà che la democrazia richiede una cittadinanza ben informata. Alcuni vi diranno, con la faccia seria e un tono serio, che avete il "dovere" di stare al passo con le notizie in modo da poter partecipare alle discussioni pubbliche. Alcuni paesi — in particolare Argentina e Australia — esigono che i cittadini vadano a votare.

Ma questo presuppone persone con un accesso ad un insieme di fatti pertinenti... e che poi decidano in modo intelligente, applicando i fatti noti alle alternative della politica.

E' una sciocchezza per due ragioni fondamentali.

In primo luogo, non esistono fatti nella vita pubblica, solo luoghi comuni.

In secondo luogo, anche se esistessero fatti significativi, il singolo cittadino è poco attrezzato per valutarli. Dopo tanti millenni senza vita pubblica di qualsiasi tipo, non sappiamo come giudicarla o dominarla.

Lasciate che vi faccia un esempio...

Il candidato X ci dice che è a favore del taglio della spesa pubblica. Il candidato Y ci dice che intende rendere il governo più efficiente. Il candidato Z ci dice che staremo tutti meglio se lo stato spenderà più soldi per stimolare l'economia.

E il presidente Obama ci dice che ha un piano per migliorare il sistema sanitario della nazione.

Questi sono tutti "fatti" — riportati nei mezzi di informazione e ampiamente dibattuti nelle colonne di opinione e nei talk show. Ma non vi è alcun modo affinché il povero elettore possa conoscere ciò che i politici credono veramente... o quale politica pubblica sia in grado di produrre il miglior risultato.

Non si sa.

Sappiamo, dopo decenni di esperienza, che le politiche pubbliche raramente migliorano la nostra vita privata. Più è ambiziosa — come in Unione Sovietica e nella Germania nazista — più sottrae speranze e progetti alla popolazione.

"Lo scorso anno lo stato è arrivato dalla valle", ci ha riferito Jorge, il nostro caposquadra nel ranch qui in Argentina. "Ha dato ad ogni casa un pannello solare e una batteria. Ora ognuno ha la TV. Ma le persone stanno dimenticando come fare qualsiasi cosa."

La scorsa settimana abbiamo appreso da un sondaggio negli Stati Uniti, che i giovani trascorrono 18 ore al giorno collegati ad un dispositivo elettronico.

Nel corso dei molti millenni prima di Internet, le persone potevano sapere dove trovare il miele in un albero cavo... quali semi potevano essere mangiati tranquillamente... o come fare una punta di freccia in pietra. Ma non sapevano nulla della minaccia rappresentata dai disordini ucraini... non aveva mai visto Miley Cyrus... e non avevano il sospetto che Justin Bieber fosse fuori controllo.

Ora un giovane può laurearsi in una delle principali università con la testa piena di fatti pubblici... e non sapere niente.
 


Traduzione per il Portico Dipinto a cura di Johnny Contanti.

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sintesi

Ritratto di Calvero

Il potere della sintesi.

Né più né meno.

La grande illusione.

L'unica verità?

Si necessita un reset.

Reset

Ritratto di Dusty

Temo che un reset sia proprio alle porte.

Si può passare indenni tra le

Ritratto di Music-Band

Si può passare indenni tra le pieghe della storia? Ottima sintesi, concordo con Calvero, tremo con i sentori di Dusty perchè non sono come lui... smiley

Citazione: Si può passare

Ritratto di Calvero

Citazione:
 Si può passare indenni tra le pieghe della storia?

No, ma come diceva un grande, la Verità è una linea curva. 

Sarebbe un grande spreco, poi, per soprammercato, essere spiriti del nostro tempo, sia mai aspirare a questo gioco!

Ma ipotizzo, ci provo, e dico che:

- anche nella magia di vivere un'utopia, saremmo comunque una goccia di passaggio in quest'oceano; figurarsi esserlo, come di fatto è, in una distopia e preoccuparsi di come resistere nell'oceano...

... forse la vera resistenza (termine che detesto profondamente, vista la sua iconicità sinistroide) è quella di tenere alto il nostro spirito: - questo è l'unico sentore che trovo abbia un senso reale in questo manicomio, e sento che un giorno potrà appartenere a quella linea.

Scusate l'ottimismo

... e un abbraccio a tutti :)

Profondo disaccordo

Ritratto di Punto

Il pezzo è ricco di pensieri e riflessioni interessanti ma solo in apparenza coerenti.

Mi permetto di dar questo mio personale giudizio sul pezzo, perchè ritengo la definizione di inutile e sciocca, associata a modelli societari e quindi vita pubblica, inappropriata, almeno fin quanto non definiamo prima cosa sia effettivamente UTILE.

Ostinarsi a non voler comprendere il vero animo umano, e nascondersi dietro false ideologie di facciata, fa soltanto il gioco di chi realmente conosce quest'animo e sfrutta la chiave di lettura per modificare a suo piacimento il costume e le abitudini delle masse.

E trovo profondamente errato, definire inutile un sistema di connessioni. L'universo intero è basato su connessioni. La vita, la nostra esistenza, l'esistenza di quel che conosciamo, il miracolo del creato è intrinseco nella capacità di unire le polveri di materia e di energia e generare nuovi costrutti "magici".

Noi siamo un insieme di tanti organismi che marciano per un bene "pubblico", la sopravvivenza e che per tale scopo si sono organizzati dividendosi i compiti e formando la macchina uomo.

Piuttosto smettere di guardarsi allo specchio nascondendosi dietro un dito, perchè lo smarphone è uno oggetto, come il dito è uno strumento, ma il vero problema è lo stronzo che c'è dietro.

E visto il continuo inganno a cui siamo sottoposti, è presumibile che, si, i nostri modelli societari (il dito, lo strumento), vogliano esser usati per scopi personali e non collettivi. E, si, una soluzione al problema del dito che si ficca sempre nel buco del c...o può esser quello di amputarci una mano oppure evitando di menomarci possiamo riprogrammare quel cervello malato che ordina al dito di ficcarsi proprio li dove le cose dovrebbero solo uscire.

Ma definire inutile il dito mi pare proprio un altra paraculata. Chiamiamo i problemi con il loro nome. Tanto tagliato il dito se la testa voule che li entri qualcosa, inizierà con il ficcarsi il braccio, uno spuntone trovato per strada o altro. 

Il reset è vicino

Ritratto di Dusty

A proposito di reset, mi è capitato ora questo grafico che rappresenta il debito USA e che dovrebbe far capire come la situazione stia degenerando in maniera molto rapida:

(fonte)

In sostanza negli ultimi 10 anni gli usa hanno accumulato tanto debito quanto la somma totale dal 1776 al 2004.

Per quanto può continuare una situazione del genere prima di esplodere con conseguenze tanto catastrofiche ed imprevedibili?

Per chi è interessato all'economia, è interessante notare il cambiamento del trend avvenuto dopo il 1970, quando si sono interrotti gli accordi di Bretton Woods ed il dollaro si è sganciato dall'oro.

prospettive

Ritratto di Calvero

No Punto, almeno per me, non è come dici.

Quella dello strumento, del mezzo e delle connessioni o chiamiamole come preferiamo per identificarle meglio, non è vero che sono due enti separati, se pur in sinergia tra loro, quindi nei soggetti di "mezzo e utilizzatore", oppure "strumento e uttilizzatore". Non solo, io non credo neanche nella neutralità degli strumenti, ma qui il discorso diventa veramente tosto e lo lascio tra parentesi.

Infatti c'è un verbo che aiuta a comprendere la cosa: - trascendere.

E per dirla con un altro appunto, allora possiamo chiamare in causa anche FROMM quando si chiedeva [retoricamente]: - può una società intera essere malata?

Poi quando - giustamente - tu fai riferimento a come noi, adesso, possiamo essere "interlocutori" e responsabili di possibili re-indirizzamenti dello stadio cui siamo giunti, non discende dal perché del problema che comunque rimane sia filosoficamente che psicologicamente di là delle possibili soluzioni ...

Ti faccio una metaforetta, che di sabato mattina non è il massimo sad

... che sarebbe a dire come:

- se io mi trovo di là di un burrone che ho raggiunto saltandolo con un autovettura, in cui ero stato costretto con la forza, e sono in un posto terribile e contro la mia volontà, ecco che per tornare indietro sarò di nuovo costretto a usare l'automobile, poiché saltando con le mie gambe finirei nel vuoto e spiaccicato come WILLY il coyote. Ma usando l'automobile non sto dicendo nulla della bontà o meno del mezzo usato, nel senso che il mio utilizzarlo non è un atto ipocrita o fazioso ...

 

.. il problema è capire (sempre in odor di metafora) che se io vivo su un'isola e capisco il senso della vita nella sua genuinità e non ci sono supermercati, se mi metto a costruire o "inventare" un'automobile .... ecco che nel mio cervello c'è qualcosa che non funziona. Non ci sarà alcuna neutralità in quel mezzo.

 

Ribadisco, si necessita di un RESET (avvenga o meno, possa avvenire o meno)

 

Inventori

Ritratto di Dusty

Calvero ha scritto:

 se io vivo su un'isola e capisco il senso della vita nella sua genuinità e non ci sono supermercati, se mi metto a costruire o "inventare" un'automobile .... ecco che nel mio cervello c'è qualcosa che non funziona. Non ci sarà alcuna neutralità in quel mezzo.

Quindi chiunque cerchi di capire il mondo in cui viviamo e magari decida di usare questa conoscenza per costruire qualcosa è un malato di mente?

Compreso chi ha trovato il modo di scaldare l'acqua, o di costruire una griglia dove arrostire le zucchine?

mmhh

Ritratto di Calvero

Dusty ha scritto:

Quindi chiunque cerchi di capire il mondo in cui viviamo e magari decida di usare questa conoscenza per costruire qualcosa è un malato di mente?

Compreso chi ha trovato il modo di scaldare l'acqua, o di costruire una griglia dove arrostire le zucchine?

 

Devo essermi spiegato male. Esaspero meglio il discorso, perché è l'unica strada per capirsi al volo.

Se io vivo su di un'isoletta di  cinquecento metri quadrati, bella adagiata nella natura dove cibo, aria pulita e una capanna sopra la testa, sono lì a garantirmi un'esistenza genuina, e costruisco un'automobile per muovermi, allora sì, ho seri problemi a comprendere la mia realtà e a rispettarla, soprattutto.

 

Legge dei rendimenti decrescenti

Ritratto di Johnny Contanti

Sì Dusty, quel grafico è abbastanza evocativo. Ma ne ho uno migliore:

La produttività di quell'accumulo di debito e deficit sta giungendo al punto di saturazione, e quando diventerà negativo potremmo dire addio all'economia degli Stati Uniti.

Inventori

Ritratto di Dusty

Calvero ha scritto:
Devo essermi spiegato male. Esaspero meglio il discorso, perché è l'unica strada per capirsi al volo.

Se io vivo su di un'isoletta di  cinquecento metri quadrati, bella adagiata nella natura dove cibo, aria pulita e una capanna sopra la testa, sono lì a garantirmi un'esistenza genuina, e costruisco un'automobile per muovermi, allora sì, ho seri problemi a comprendere la mia realtà e a rispettarla, soprattutto.

Quindi se questo poveretto, che magari comincia ad avere i suoi annetti, si costruisce una carriola per trasportare più facilmente le patate senza spaccarsi la schiena, è un povero mentecatto?

mmmhhh

Ritratto di Calvero

... nella metafora un'automobile non è una carriola, mi sembra ovvia come cosa, no? ... e se l'automobile continua a fungere da metafora nelle sue funzioni/significati, sì, allora è un mentecatto

Carriola

Ritratto di Dusty

Vedi, anche se la carriola è molto distante da un auto, è solo una questione di tempo perchè l'evoluzione tecnologica porti da una all'altra... si parte con una cosa rozza che si trascina, poi ci si mette la ruota, poi i pedali, poi il motore ... e passetto dopo passetto si arriva al mezzo più sofisticato.

La mia domanda per te quindi è: visto che la carriola va bene ma l'auto no, quale è la linea di demarcazione oltre la quale, una invenzione passa dall'essere "lecita" ad essere "una cosa che indica che ho serie difficoltà a comprendere la realtà"?

vasino

Ritratto di Calvero

Dusty ha scritto:

Vedi, anche se la carriola è molto distante da un auto, è solo una questione di tempo perchè l'evoluzione tecnologica porti da una all'altra... si parte con una cosa rozza che si trascina, poi ci si mette la ruota, poi i pedali, poi il motore ... e passetto dopo passetto si arriva al mezzo più sofisticato.

La mia domanda per te quindi è: visto che la carriola va bene ma l'auto no, quale è la linea di demarcazione oltre la quale, una invenzione passa dall'essere "lecita" ad essere "una cosa che indica che ho serie difficoltà a comprendere la realtà"?

 

Non è distante dall'auto, non la riguarda proprio. Perché la carriola ha una funzione precisa e nella metafora non c'è spazio a una sua evoluzione, a meno non sia roba da mentecatti e mi spiego. Quindi vediamo se riusciamo a capirci, anche perché mi sembri contrariato se non incazzato per il intervento ...

... se vivi un appartamento, inventarsi il telefono per comunicare significa prendersi per il culo. Ma questa, attenzione, non è una battaglia contro l'effimero. Bensì si mette in luce l'illusione a un asservimento, a un'illusione che io ritengo (mi pare sia mio diritto) una farsa e una grossa bugia. L'evoluzione di cui parli è un falso problema; la carriola nella metafora significa funzionalità, l'automobile è un mezzo che non deriva dalla carriola.

Al limite, se vivi in un posto dove avere un carro trainato dai cavalli ha un senso, allora sì, dopo potrebbe diventare l'automobile di cui parli. Ma non era questa l'analogia che è molto importante ... e, mettiamo pure che in questo caso la carrozza coi cavalli avesse un senso, la forzatura è che in una realtà sottomisura, dello spazio di tre campi di calcio solo l'inquinamento prodotto da un'automobile dimostra la sua stronzata e pretenziosità; qualcosa di moderno che non è sinonimo di progresso, bensì di comfort.

Detto questo, non ho neanche ben capito cosa non ti stia bene, perché in riferimento alla risposta data a Punto, io stavo sotolineando che la tecnologia è giusto la si utilizzi se essa stessa rimane - gioco/forza - l'unico modo per tornare a una decrescita felice (non in senso Grillino) ... allora sì. Ma questo non deve farmi mancare di riconoscere, se c'è, un passo falso - a prescindere.

Per tornare alla tua domanda, un'altra linea di demarcazione è il buon senso, caro Dusty, non c'è nulla di matematico che ci porterà a comprendere cosa può essere una civiltà degna di questo nome e senza che si aspiri a che il Lupo pascerà con l'agnello e la pace nel mondo ...

... la propaganda lavora proprio su questo, pensare che le linee di demarcazione debbano avere una logica. Le ambizioni dovrebbero avere la misura della propria gamba, a mio avviso e se già qualcuno pensa di costruire una diga per una comunità di mille persone così la corrente c'è per tutti di giorno e di notte, io ti dico che s'inizia a partire per la tangente. 

Ritengo abbiamo perso il senso delle stagioni, e per quanto ti possa sembrare stia facendo poesia, io ritengo l'uomo sano solo quello della società rurale. Il resto è cagare fuori dal vasino.

Tecnologia...

Ritratto di Dusty

Calvero ha scritto:
anche perché mi sembri contrariato se non incazzato per il intervento ...

Ma puoi capire! :-D

Bastasse così poco, sarebbe un problema...

 

Vedi, il fatto è che più o meno sono d'accordo con te: c'è mediamente un uso insulso della tecnologia, ma la colpa è di chi la usa, non certo della tecnologia in se, che di per sé è neutra.

L'auto, che se vogliamo è una evoluzione della carrozza o del carro trainato da cavalli, anche se dalla maggior parte della gente viene usata come feticcio può essere utile per trasportare il letame, o può magari essere vitale quella volta che ti rompi una gamba o che tuo figlio, giocando nel bosco, si ferisce e va portato d'urgenza all'ospedale.

Ma non è possibile inventare un'ambulanza senza inventare anche l'auto da corsa o la moto (che dire allora di quelli che possiedono una moto e non la usano nemmeno per spostarsi, ma solo perchè gli piace guidarla?).

Allo stesso modo non è possibile costruire gli attrezzi per salvare una vita in sala operatoria senza che contemporaneamente vengano costruite nuove armi micidiali. Purtroppo sono due faccie della stessa medaglia.

Per questo mi chiedo: ha senso condannare in toto uno strumento di per se passivo, senza invece considerare la persona che ne fa uso?

E' l'auto il segnale che si è perso il senso delle stagioni, o la persona che la lucida e la cura come se fosse un figlio, e che la deve usare per andare al di là della piazza a comprare il pane?

Linea sottile

Ritratto di Punto

Calvero, io invece credo che un mezzo sia inerme, ma ha del potenziale per uno scopo. Quindi tornando al punto di partenza, io mi riferivo in particolar modo allo strumento società. E chiaramente è uno strumento molto potente che ha del grosso potenziale per diversi scopi. E proprio grazie al suo potenziale quando le società si fanno grosse e numerose è facile che qualcuno ha la bella pensata di utilazzarla a proprio vantaggio. Dopotutto una mela buona in un cesto di mele marce non riesce a "ripulire" le altre, mentre una mela marcia dentro un cesto di mele buone...

Chiaramente lo stesso discorso della società, vale per mille altri nuovi strumenti, e sembra proprio che non abbiamo ancora la giusta maturità per utilizzarli al meglio. 

E si la mia conclusione è la stessa che presumo dal tuo intervento tu abbia. Tanto vale buttare l'acqua sporca con tutto il bambino. Perchè non siamo pronti ad utilizzare grossi strumenti.

 

P.S. sapete che da dispositivi mobili non si riesce ad inserire commenti? Per questo non ho potuto risponder prima