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Dante's Inferno

Da ormai qualche tempo è stata annunciata l'uscita del videogioco Dante's Inferno che, come ben si capisce dal titolo, prende ispirazione dalla prima cantica della Commedia (in effetti era inevitabile che succedesse: non puoi scrivere di un mondo zeppo di mostri e diavoli, diviso in livelli, metterci alla fine il boss definitivo e pretendere che non se ne faccia un videogioco). Starete già arricciando il naso, lo so, ma probabilmente state anche pensando che in fondo è la solita scemenza da videogiocatori. Aspettate, perché non è finita. Non so bene come sia andata, ma a me piace immaginarla così. Corridoi della Electronic Arts. Di fronte alla macchina delle merendine, per caso si incontrano un tester e il producer del gioco. Si scambiano qualche parola, poi il tester si fa coraggio e chiede:

- Senti ma... non ti sembra che far diventare Dante Alighieri un veterano delle crociate, che ruba la falce alla Morte e scende all'Inferno per uccidere quelli che sono già morti solo per potersi riportare a casa Beatrice sia di una tamarraggine abbastanza elevata?

Il producer all'inizio di ci rimane male, poi ci pensa, e alla fine esclama:

- Perdio no! che non è abbastanza. Possiamo fare di più.

Il risultato è che oltre al videogioco uscirà anche l'anime e questo sì, che sarà la ciliegina sulla torta. E' già disponibile il trailer, non c'è bisogno di dirlo:

In tutta onestà non credo che comprerò mai questo gioco, è decisamente troppo, persino per i miei gusti. Ma non vi nascondo che assistere dal vivo allo spettacolo della cultura alta che viene agguantata dal mercato, lordata dal denaro e frullata per essere rivenduta in scatola un tanto al chilo su Internet mi fa venire la ridarella e non riesco a fermarmi. Lo so che non dovrei ridere, che dovrei rimanere serio ed anche un po' triste, che dovrei battermi il petto per quello che sta succedendo a questo mondo malato. Ma non ce la faccio. Dai, Dante che viene trasformato in uno Schwarzenegger innamorato è un'idea così allucinante da essere geniale.

E c'è gente che perde tempo ad ascoltare un comico che una volta cantava canzoni sulle feci ed oggi si ricicla come fine dicitore delle Commedia. Che mondo!