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Cronache della Non Vita

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Half Life... Una mezza vita, una vita invisibile, una non vita, un contratto che non hai firmato perchè qualcuno, come quei moderni personaggi eterei dei call center ha raccolto un tuo “si” casuale a una stupida domandina innocente; e questo mediocre e sottopagato servo del sistema ne ha approfittato per considerarlo un assenso. E' così che ti sei ritrovato firmatario di un contratto che non volevi; e adesso, se provi a protestare ci sono pure le clausole, finisci tu nelle rogne perchè lui, quello invisibile è addestrato a farti le domande trabocchetto e nessuno è mai responsabile tranne te.

Già, ma qui non stiamo parlando di call center e di contratti truffa; quello di cui parliamo è un contratto che ti garantisce una non vita. Ma non soltanto a te. Pagheranno i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, per tutte le generazioni a venire; da questo contratto di dolore e sofferenza non c'è scampo; si sono presi la tua vita e quelle che verranno. Questo è l'allucinante messaggio che state per vedere.

Half Life è un documentario del 1986 e si tratta di un'opera sconvolgente anche se estremamente interessante sotto molteplici punti di vista.

Si potrebbe dire innanzitutto che dovrebbe essere visionato e studiato nelle scuole per mostrare ad esempio, che non c'è alcuna differenza tra gli atroci e inumani esperimenti degli scienziati nazisti e quelli compiuti dagli scienziati presentati in questo film, che sono americani; si, loro, quelli che hanno fatto credere al mondo intero di essere i buoni, quelli della cavalleria e della democrazia. Certo non si fa di tutta l'erba un fascio ma ben pochi si sono resi conto del perchè abbiamo nelle nostre menti impressa una certa immagine dell'america; pochi capiscono il potere della persuasione occulta ed è per questo che andrebbero ristabiliti gli equilibri. Bisognerebbe mostrare questo film per sollevare il velo della propaganda che ci ottenebra la mente e scoprire così che i gerarchi della politica americana sono tanto simili nei comportamenti ai loro antagonisti tedeschi che non esiste una linea netta di demarcazione, e che la loro ideologia camuffata da democrazia ha in realtà un solo nome: fascismo.

Half life è un film importante perchè mostra il vero volto dell'america ma anche perchè presenta al pubblico molti filmati originali dove si può vedere all'opera la macchina della propaganda; ma di cosa parla esattamente? Di una storia invisibile, mai salita in tutta la sua terribile verità alla ribalta delle cronache; una storia che inizia dopo la seconda guerra mondiale. Le isole Marshall furono conquistate ai giapponesi durante la guerra; sulle loro spiagge vivono delle popolazioni indigene assolutamente pacifiche e dopo il conflitto, le nazioni unite, misero queste isole sotto la protezione degli Stati Uniti che avrebbero dovuto garantire a queste persone sicurezza, libertà e assistenza di ogni genere.

Gli americani però interpretarono il mandato a modo loro iniziando a sperimentare sugli atolli le bombe atomiche. Il nome Bikini vi ricorda nulla? Beh i test atomici sull'atollo più famoso del mondo che venne sfollato grazie a un “si” estorto con l'inganno ai loro legittimi abitanti; gente tanto ingenua quanto disponibile e cordiale che garantì sempre la massima collaborazione (altro che call center, qui c'è da vedere i filmati originali per rendersi conto dell'ipocrisia americana), sono abbastanza noti.

Ciò che probabilmente è molto meno conosciuto è quanto successe nei successivi test e in particolare quando gli americani decisero di sperimentare la nuova potentissima bomba all'idrogeno che faceva impallidire per potenza e pericolosità tutte le precedenti versioni dell'atomica. In quell'occasione, il documentario dimostra come in modo del tutto consapevole e deliberato, il governo degli stati uniti e tutto l'apparato militare e scientifico coinvolto ha utilizzato quelle isole come laboratorio per studiare gli effetti della radioattività sul corpo umano a lungo termine. La bomba che fu fatta esplodere provocò una ricaduta radioattiva su tutte le isole lontane dal sito dell'esplosione e che in teoria non avrebbero dovuto essere interessate dagli effetti di questo test. Purtroppo, e non fu un caso, in quel particolare momento soffiavano dei venti che aiutarono la dispersione e il fallout nucleare in tutte quelle isole che avrebbero dovuto restare immuni. La situazione era ben conosciuta dal servizio meteorologico ma non si fece nulla per avvertire la gente ne per portarla in salvo. Cavie umane inconsapevoli; donne e bambini il cui destino e quello di tutte le loro generazioni future fu deciso in un attimo, con azioni e pensieri freddi e calcolati. Lo stesso personale americano con operatori radio che avevano base in una delle isole lontane che fu interessata dall'evento non fu avvisato.

A scuola e in tv spesso ci viene esibito un mostro; come ad esempio: Josef Rudolf Mengele (l'angelo della morte), colui che faceva esperimenti atroci sui bambini durante il regime nazista; noi ascoltiamo con orrore quelle storie consolandoci nello stesso tempo perchè quando la gente ha un mostro da additare prova sollievo; si sente più buona. Ma quanti mengele hanno agito nella storia proteggendosi dietro un distintivo che li classificava come i buoni? Non siamo forse tutti dei mengele? Anche se non agiamo direttamente; ci basta voltare la testa dall'altra parte, ci basta dire: “non voglio sapere per vivere meglio”. E in questo modo permettiamo ai mostri di continuare ad agire indisturbati.

Il film è importante anche dal punto di vista della propaganda; i filmati d'epoca presentati sono assolutamente imperdibili e vanno compresi se si vuole capire il nostro presente. Ciò che emerge da questo film e che andrebbe mostrato e analizzato in ogni scuola è il modus operandi, la filosofia di pensiero che sta dietro al sistema in cui tutti viviamo. Non si tratta semplicemente di dire se gli americani sono cattivi e non buoni o se gli uni sono peggio degli altri. Si tratta di comprendere un “sistema” che ci coinvolge tutti, nessuno escluso. Purtroppo il film è un po' lento, la narrazione arranca un pochino, non è certo come quei documentari di oggi che assomigliano più a film d'azione che a veri documentari. Ma è assolutamente imperdibile per il valore storico e anche di informazione che contiene e veicola.

Buona visione.

 

Titolo: Half Life

Anno: 1986

Regia: Dennis O'Rourke

Durata: 86 minuti circa

 

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Ottimo come sempre. Avrei

Ritratto di Eileen Morgan

Ottimo come sempre.
Avrei solo un appunto (da brava pignola qual sono): anche il termine "americani" per indicare gli Stati Uniti è frutto della propaganda, no? Riappropriamoci anche di questa parola e del suo vero significato, e chiamiamo gli statunitensi "statunitensi"... che non è mero atto di sofisticheria "politically-correct" nei confronti dei messicani o dei canadesi o dei peruviani, è proprio una questione di principio, ecco.

Trovo poi davvero incisiva questa tua frase, che dovrebbe essere scolpita su tutti i muri di città e paesi:

Citazione:
ci basta voltare la testa dall'altra parte, ci basta dire: “non voglio sapere per vivere meglio”. E in questo modo permettiamo ai mostri di continuare ad agire indisturbati.

Grazie per questo tuo nuovo contributo.

Si beh, l'uso del termine

Ritratto di Music-Band

Si beh, l'uso del termine "americani" è voluto nel senso che è un richiamo alla nostra memoria (tu vo fa l'americano). E' chiaramente provocatorio perchè come giustamente hai detto tu, grazie alla propaganda è così che percepiamo quel paese. Non a caso ho detto: gli americani, i buoni, quelli della cavalleria.

Quando sento queste cose mi

Ritratto di Calvero

Quando sento queste cose mi prende la rabbia e il disagio più profondo, veramente punto l'indice sull'indifferenza generale, più che sui bastardi che muovono tanta sofferenza, e tutti questi bastardi non esisterebbero non vi fosse questo tipo di indifferenza che fa in modo che loro si rigenerino e massacrino, torturino, distruggano la Vita. La peggiore indifferenza, quella che abbraccia la civiltà e un mondo che si dice cristiano, un mondo di individui schiavi felici della Bontà che posa sul piatto di una bilancia che tiene ben alto l'altro piatto, quello del Male più efferato. Credo profondamente che la propaganda, in realtà, per la gente non esiste e non esiste nella maniera peggiore ... quella che - sì, ok, c'è, ma non per me -

Seriamente, ma veramente seriamente, meritiamo cosa come razza?

Non c'è nulla di più cattivo dei buoni.
Bisognerebbe aprirci un Topic, Music

Ciao Calvero, Si potrebbe

Ritratto di Music-Band

Ciao Calvero,

Si potrebbe giungere alla conclusione che l'essere umano non cambierà mai; si potrebbe anche dire che forse non è tutta colpa dell'indifferenza se, questa indifferenza è stata pianificata, costruita, insegnata nel corso del tempo attraverso la propaganda. Si potrebbe anche dire che la propaganda non c'entra niente perchè appunto siamo stronzi per natura.

C'è solo una cosa di cui sono certo: come è già accaduto in passato, anche ora si è giunti all'ignoranza. La gente che balla e ride mentre brucia i libri non è certo un'immagine del passato e qualcuno ha detto che prima si bruciano i libri e poi gli uomini. Questo stato di cose è certamente voluto. Probabilmente anche ogni individuo ci ha messo del suo lasciandosi attrarre da miraggi e slogan psicodistruttivi.

C'è solo una guerra che gli individui comuni potrebbero combattere, ed è quella contro l'ignoranza. Se ogni genitore, ogni ragazzo, e ogni persona di buona volontà in genere cominciasse nel suo piccolo a organizzare riunioni a scuola, tavolate tra amici e quant'altro con il semplice scopo di informare, di mostrare... per rendere edotti, per non perdere la memoria...

...Ma forse sto sognando, forse la concorrenza è troppo agguerrita e ha mezzi troppo potenti... In vietnam però le hanno prese di brutto dai "selvaggi"; a nulla è valsa la tecnologia e i potenti mezzi...

Ancora sogni? Magari tra le tante menzogne e leggende metropolitane c'è pure questa? Io non mi sento indifferente, probabilmente questo mi basta. Pregherò per gli altri, che possano ritrovare la loro vita svenduta per 4 monete d'argento.

Music-Band ha scritto: C'è

Ritratto di Calvero

Music-Band ha scritto:

C'è solo una guerra che gli individui comuni potrebbero combattere, ed è quella contro l'ignoranza. Se ogni genitore, ogni ragazzo, e ogni persona di buona volontà in genere cominciasse nel suo piccolo a organizzare riunioni a scuola, tavolate tra amici e quant'altro con il semplice scopo di informare, di mostrare... per rendere edotti, per non perdere la memoria...

Grazie per la risposta. Mi hai rincuorato. Davvero. Forse non so neanche perché.
Prendo spunto da questo tuo passaggio che lo trovo il nocciolo atomico del problema umano che, guarda-caso, è quello che la gente comune - più profondamente di quel che immagina - considera utopia. Perché? .. perché la propaganda ha insegnato a vedere nella quotidianità attiva - qualcosa che sarebbe di passaggio e in realtà ininfluente sui grandi problemi, qualcosa di goliardico e quando va bene dicono: ..sì, roba da brave persone, ok, ma dopo? -

.. e aggiungo un'altra cosa per dimostrarti come capisco quel che intendi e se da una parte è una cosa bella, dall'altra ti fa cadere le palle per terra.

Quel che hai detto io l'ho fatto. Ho portato la gente a vedere nell'informazione e nella cultura, come qui la stiamo intendendo, un nuovo stadio da vivere tra i comuni mortali, si sono organizzate cene, distribuito libri, fatto volantinaggio, dimostrato come nei binari del Sistema tutto sarebbe stato metabolizzato dal Sistema stesso. Sono anche arrivati risultati evidenti, si è riusciti a far sì che un negoziante non venisse ingoiato dalla Guardia di Finanza di provincia, quella che massacra i piccoli lavoratori e .. (..e il resto si sa) ...

.. poi piano si è arrivati al punto che una giusta visibilità fosse realmente contagiosa e arrivasse ai quotidiani ufficiali. Poi quando questo modo di essere attivi civilmente, senza colori e realmente in battaglia contro l'ignoranza è diventato importante, in molti si sono posti la domanda: - ma a me cosa me ne viene? così .. dopo la fase del - ci stiamo aiutando, stiamo mostrando il Potere che possiamo avere e senza bandiere - arriva la fase del volerci guadagnare, in qualche modo bisognava guadagnarci ..eh già. Volevano vendere tutta la fatica fatta, a chi? (indovina) alla Politica di Destra o di Sinistra.

E non ti ho detto tutto .... lasciamo stare che è meglio

... un abbraccio

Ciao Calvero, grazie per la

Ritratto di Dusty

Ciao Calvero, grazie per la tua testimonianza.

Calvéro ha scritto:
Poi quando questo modo di essere attivi civilmente, senza colori e realmente in battaglia contro l'ignoranza è diventato importante, in molti si sono posti la domanda: - ma a me cosa me ne viene? così .. dopo la fase del - ci stiamo aiutando, stiamo mostrando il Potere che possiamo avere e senza bandiere - arriva la fase del volerci guadagnare, in qualche modo bisognava guadagnarci ..eh già.

Forse è il caso di cominciare ad accettare la natura umana per quello che è e che da migliaia di anni continuamente ci dimostra e non far finta che sia diversa, costruendoci poi sopra strampalati sistemi di governo.

Penso che sarebbe un grosso passo avanti.

Dusty ha scritto: Forse è il

Ritratto di Calvero

Dusty ha scritto:

Forse è il caso di cominciare ad accettare la natura umana per quello che è e che da migliaia di anni continuamente ci dimostra e non far finta che sia diversa, costruendoci poi sopra strampalati sistemi di governo.

Penso che sarebbe un grosso passo avanti.

Ho ruminato un giorno intero il tuo commento.
L'ho lasciato - strategicamente fintamente - "indifferente" nella mia coscienza, affinché la risposta (a cui tenevo) risalisse in superficie; più cristallina e, doverosamente, concentrata.

Sarebbe ---> IL <--- passo avanti.

Calvero ha scritto: Poi

Ritratto di Music-Band

Calvero ha scritto:

Poi quando questo modo di essere attivi civilmente, senza colori e realmente in battaglia contro l'ignoranza è diventato importante, in molti si sono posti la domanda: - ma a me cosa me ne viene?

Hai fatto più di me Calvero, io mi sono fermato al: "Non voglio sapere niente"; alla fase: "cosa me ne viene" manco ci sono arrivato.

C'è una riflessione che a volte mi torna... Più che altro sta sempre li e ciclicamente si ripresenta... Forse sarebbe opportuno impegnare le proprie energie per migliorare se stessi e conseguentemente avverrebbe poi una trasformazione anche tra le persone che ci circondano. Forse provare a cambiare il mondo quando non si è capaci di cambiare se stessi equivale a voler insegnare le bellezze della matematica agli altri quando nella nostra pagella il voto più alto era 3 e mezzo (questa è per Dusty :-))

Music-Band][quote=Calvero ha

Ritratto di Calvero

Music-Band][quote=Calvero ha scritto:

Hai fatto più di me Calvero, io mi sono fermato al: "Non voglio sapere niente"; alla fase: "cosa me ne viene" manco ci sono arrivato.

Credimi, e senza vanità, ho fatto più di molti. E questo devo dirti è imbarazzante perché 1) devi essere preso per pallone gonfiato, frustrato, fissato e, quando ti va bene, per un idealista 2) arrivo alla stessa conclusione che sei arrivato tu o è arrivato Dusty...

..diciamo solo con un po più di cognizione di causa. Sono sempre tentato di mettere nero su bianco un tipo di esperienza come la mia, che è ampia e che andrebbe sia ---> sul cosa è possibile fare con la gente e sia ---> sul cosa succede nel "trasformare te stesso" agli occhi degli altri e, credimi, se si ha quella di sapere che affonderai, comunque è una figata e riesci a percepire molto dell'umana idiozia come dell'umana potenzialità ...

... ma il problema è che si deve per forza passare/subire un processo infantile di sperculaggine e mille pseudo-eufemismi per sentirti dire un - sì, ok, e quindi? - .. e mi sono profondamente rotto le palle. E, pensa tu, il discorso non servirebbe come si crederebbe per dare un esempio ---> sul come fare, ma sul perché l'esempio ---> in Sé <--- abbia un valore tremendamente sottovalutato ... un nuovo paradigma. Quello che sarebbe una vera rivoluzione nel nostro contesto malato.

Citazione:

C'è una riflessione che a volte mi torna... Più che altro sta sempre li e ciclicamente si ripresenta... Forse sarebbe opportuno impegnare le proprie energie per migliorare se stessi e conseguentemente avverrebbe poi una trasformazione anche tra le persone che ci circondano. Forse provare a cambiare il mondo quando non si è capaci di cambiare se stessi equivale a voler insegnare le bellezze della matematica agli altri quando nella nostra pagella il voto più alto era 3 e mezzo (questa è per Dusty :-))

ESATTO .. né più né meno, Music

Intanto, mi spiace, ma tra un po credo di volgermi al lato oscuro.
Troppi stronzi. Consapevole di deludere chi mi vuole bene. La gente prende troppo seriamente la Vita e, come ripeto su LC, di serio c'è solo da capire perché si è deciso di farla diventare una cosa così seria. Questa è la vera autodistruzione. Questo l'imprinting, null'altro.

Calvéro ha scritto: Intanto,

Ritratto di Music-Band

Calvéro ha scritto:

Intanto, mi spiace, ma tra un po credo di volgermi al lato oscuro.

se mi spieghi cosa significa per te questa tua affermazione te ne sarei grato...

Calvéro ha scritto:
La gente prende troppo seriamente la Vita

Su questa tua frase ci si potrebbero scrivere almeno tre libri.
E' una frase che a seconda di come la guardi può contenere una grande saggezza, o un grande pericolo, o anche il contarrio di tutto.

"in un certo senso" io credo che molta gente non prenda per nulla seriamente la vita: maltratta in tutti i modi possibili il proprio corpo che è l'unico strumento che ci permette di vivere questa esperienza terrena, si riempie di pippe mentali spesso assolutamente inutili perchè ha un sadico bisogno di stare sempre male o avere sempre problemi che, se non ci sono, si provvede inventandoseli, Non sfrutta minimamente il pochissimo tempo a disposizione in questa vita e le proprie potenzialità naturali al fine di crescere come essere umano e di dare un senso a questa esistenza e... Vabbè, devo proprio continuare?

"in un certo senso" invece, credo che la vita sia un affare molto serio ma non nel "senso" in cui lo intendono molti.

"In un certo senso" credo che abbiano ragione coloro che ridono allegramente di questa vita, che sanno cavalcarla con una tavola da surf, senza la pretesa di piegarla ai propri bisogni, ma ascoltandola per "sentirla" e capire come stare in piedi sulla cresta dell'onda. Credo anche che il maggior laboratorio da cui sono usciti questi esseri più consapevoli di altri sia stato il Tibet. Anche altre zone del mondo e altri individui sparsi un pò dappertutto, a modo loro hanno capito le stesse cose, certo... Ma credo che da li sia arrivata la spinta o l'ispirazione più grande.

Tu dici: Troppi idioti.

è una frase che mi è venuta in mente spesso... Credo la pensino tutti quelli che hanno fatto un pezzo di strada in più quando si fermano un momento a guardarsi attorno e si rendono conto di esser rimasti soli, e di essere pure improvvisamente incompresi, sbeffeggiati, guardati con sospetto.

Eppure è una frase che non mi convince anche se più di qualche volta l'avrei sposata volentieri... Non mi convince perchè è troppo semplice e liberatoria, non mi convince perchè subdolamente solletica il nostro ego, non mi convince perchè ho la certezza che gli psicopatici che hanno in mano le redini del potere la pensano allo stesso modo: "troppi idioti"!

Allora ho provato a girarla in tutte le direzioni... Certo, la stupidità esiste... E chi più chi meno colpisce sempre un pò tutti a mio avviso.

Ma per conto mio, il senso di disfatta che prende quando vedi la stupidità dilagare o quando ti rendi conto che l'uomo non è mai cambiato e probabilmente non cambierà mai dovrebbe soltanto far nascere una domanda:

Perchè? Perchè è così? E non mi basta che uno mi dica: è così, punto; la gente è stupida.

Tutta questa stupidità cos'è? una condizione naturale, un nonsense? una scusa per dire che darwin aveva ragione e quindi se saremo tanto imbecilli da distruggerci il mondo si rifarà con le api o con qualche altra specie?

darwin ne ha prese di cantonate per conto e se c'è una cosa che ho solo intuito, anche se sono ben lontano dal comprenderla è che nulla succede per caso. Questa è una spada di Damocle sulla testa di tanta gente che si attacca a tutto pur di non pensarci o di fuggire a questa semplice realtà.

Certo non ho delle prove da esibire, come ho detto è soltanto un'intuizione; ma tutte le volte che provo a prendere un'altra direzione, a diventare più scettico, più razionale... Ogni volta che prova a dire: si ha ragione questo piuttosto che quast'altro, succede qualcosa che mi ricaccia brutalmente nel dubbio, che mi fa dire... no porcaccia malora... Non è così semplice... Speravi di metterti il cuore in pace... e invece no.

Music-Band ha scritto:Tutta

Ritratto di Dusty

Music-Band ha scritto:
Tutta questa stupidità cos'è? una condizione naturale, un nonsense? una scusa per dire che darwin aveva ragione e quindi se saremo tanto imbecilli da distruggerci il mondo si rifarà con le api o con qualche altra specie?

Senza nulla togliere alle belle parole che hai scritto e domande che ti fai e che mi sento di condividere, che c'entrerebbe però Darwin con la stupidità che non ho capito?

Music-Band ha scritto: se mi

Ritratto di Calvero

Music-Band ha scritto:

se mi spieghi cosa significa per te questa tua affermazione te ne sarei grato...

Prova/pensa, Music, così come hai consapevolezza che se lasci un oggetto scivolare dalle tue mani, la forza di gravità lo farà cadere a terra, oppure prova/pensa al sentimento che può suscitare in te le risa di un bimbo in ricambio a un tuo sorriso, prova/pensa - ma decisamente, se pur per qualche istante, prendine consapevolezza - ...

... e in cuor tuo, allo stesso modo, prendi coscienza (un esperimento) che: - sono i popoli la vera causa di tale sofferenza, sono loro il primigenio e scatenante fattore del controllo e del dispotismo in questo Sistema; prova/pensa che sia veramente la cosiddetta vittima il responsabile. Prova a immaginare che uscendo di casa mentre, così, sei in fila al semaforo, scopri tutti loro come il tuo reale nemico, i reali responsabili. Non fermarti alla superficie di quel discorso sull'indifferenza di cui abbiamo parlato all'inizio ...

... ma vai in profondità, fino al nocciolo atomico come lo chiamo io (prova domani) ... e lì, proprio lì nel mondo che hai sempre amato, dove l'energia scatena e materializza quel senso della Vita che tanto aspiri a volerla migliore, proprio lì vedresti qualcos'altro. Cos'è realmente la bontà, Music? cosa sono realmente i cattivi? .. prova/pensa alla coerenza e alla "deontologia" dei cattivi; ragionala questa "deontologia" .. sai cosa troverai lì? te lo dico io cosa: ---> una precisa serie coerentissima di concause; una precisa e coerente serie di reazioni; un necessario e onestissimo processo di formazione che vuole difendere la genuinità del controllo - di fronte all'ipocrisia della morale, quella del volere il proprio "posto al Sole" nel mondo; così negli individui, così nelle "civiltà" delle vittime, ... non è la cattiveria --> azione, è il voler stare bene ---> l'azione. Il Potere è e sarà sempre reazione ...

.. i cattivi, quelli veri (si legga Potere), non vogliono un posto al Sole, vogliono la verità, vogliono l'unica cosa che l'avvicini, la necessaria antitesi in reazione --> un cinismo necessario alla melliflua massa che chiede di vendersi. Tanto più la massa desidera stare bene, tanto più sarà efferato il cinismo.

Il problema Music, questa è una perla, conservala per quando non ci sarò, è la corruttibilità: la corruttibilità (e naturalmente non la intendo in senso Penale, sia mai!); essere corruttibili è IL sentimento sedimentato nella volontà a voler stare bene. Il Potere - invece - non vuole stare bene, vuole il controllo, anche a scapito di chi lo esercita, poiché .. i cattivi sono PURI. Soltanto divenendo fuori controllo potremmo non essere controllati; non essere gregge. La domanda è: cosa significa essere fuori controllo?

Ora - da qui - comincia e procedi in una tua elucubrazione, senza pensare io sia scemo se puoi :-) fallo insieme alla mole di dati che tu hai sulla Propaganda. Computa, assimila e annulla in te - quando lo fai - la percezione morale di Bene e di Male. Lasciati a te stesso, e sarà possibile scorgere l'immane falsità del mondo, di questo mondo.... cioè il valore che esso, in ogni modo, ha dato alla cosiddetta Bontà. Quello che aleggia e vive tra le righe della coscienza collettiva.

A un certo punto dovrà diventare un tuo problema personale. Gli individui - non tutti gli individui, se sensibilmente consci della propaganda, se sensibilmente e veramente brillanti di empatia alla sofferenza, della Vita che non considerano giusto sia schiavizzabile, allora dovranno volgere il loro sguardo dicendo addio ad un impegno poiché, ad un certo punto, il cuore libero deve liberarsi. Liberarsi del male dell'indifferenza e volgersi alla sua stessa indifferenza ... e lasciare che il fiume scorra. Noi trasformiamo il nostro DNA in tempo reale (cosa questa in cui io credo) e si arriva al punto in cui "combattere" significa avvelenarlo. Siamo così certi che il controllo non debba essere l'inevitabile e sacrosanto flusso compreso nel prezzo nel divenire dell'esistenza?

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Dopo rispondo al resto che mi hai detto

Ricordo un aforisma: "Non

Ritratto di Music-Band

Ricordo un aforisma:

"Non chiedere cosa è giusto o cosa è sbagliato, sono domande a cui è molto arduo rispondere; giusta è la bontà che porti nel tuo cuore, sbagliato è tutto ciò che si frappone tra te e questo amore"

La cause di molte sofferenze (qualcuno direbbe anche di tutte) è l'uomo stesso? Penso che si possa rispondere tranquillamente "si".

La ricerca del mio bene, del mio piccolo posto al sole, o anche la ricerca del bene dei miei cari può andare a scapito di qualcun'altro? Provocare sofferenza ad altri? Anche in questo caso penso che si possa rispondere con un "si" in quanto ogni azione ha delle conseguenze.

La "non azione" è un concetto difficile da comprendere per noi occidentali che ci limiteremmo a chiamarlo qualunquismo, ma molto profondo e chiaro invece per certe culture orientali.

"L'intento" allo stesso modo, che può scavalcare concetti moralistici e semplicistici di bene e male, giusto o sbagliato è un concetto che può facilmente essere frainteso dalle culture occidentali che possono utilizzarlo come scusa per le loro nefandezze ma che è sempre ben chiaro in altre culture orientali e sciamaniche.

Esiste, come affermavano anche personaggi del calibro di Arthur Schopenhauer o al suo opposto Georges Ivanovič Gurdjieff, una sofferenza insensata, senza scopo, e quindi distruttiva che nasce all'interno di noi stessi. Distruttiva perchè non è mai accompagnata da una crescita, non viene utilizzata per aumentare consapevolezza o per produrre un cambiamento in positivo nel nostro essere e perchè è generata non da una nostra particolare sensibilità ma semplicemente dal nostro ego ed è quindi "sofferenza inutile"

Per semplificare questo discorso, io mi immagino quella che si mette a piangere con una telenovelas nonostante l'assurdità o l'inverosimiglianza della situazione che le provoca il pianto e tre secondi dopo aver spento la tv diventa una vipera in famiglia.

Però, allo stesso modo, se voglio pensare a un concetto di amore e sofferenza libero da ogni condizionamento della cultura e della capacità umana e staccato dalle telenovelas :-) ricordo le urla strazianti di mamma foca quando gli imbecilli umani le ammazzano il cucciolo a colpi di bastone.

Il problema a mio avviso nel sposare un discorso come quello che hai fatto tu, ma anche un discorso che esponga l'esatto opposto, sono sempre i filtri che purtroppo la nostra mente, la nostra cultura, i nostri condizionamenti mettono davanti alla nostra capacità/incapacità di utilizzare il puro "sentire"; anzi direi proprio alla nostra totale incapacità di sintonizzarsi con tutte quelle frequenze che sono sempre esistite in natura e che non sono certo quelle del wi-fi o dei cellulari.

Personalmente credo (anche se non ho capito fino in fondo i meccanismi, i perchè e i percome e mantengo una pletora di dubbi), che l'universo sia un'emanazione di amore (non chiedermi di spiegare questa affermazione perchè non mi basterebbe un libro e probabilmente manco sarei in grado di argomentarla esaurientemente).

Credo pertanto che il nostro scopo sia entrare in sintonia con ciò che esiste da sempre e che anche calpestare una formica (anche in modo inconsapevole) equivalga a perdere la frequenza "fine" e iniziare a sentire disturbi radio. Immagino una vita consapevole come quella di un essere che essendo sempre costantemente "presente" sappia senza bisogno di guardare, quando sta per calpestare la formica e di conseguenza sposti il passo o renda immateriale il suo piede quel tanto che basta per non nuocere a quell'equilibrio.

Ho spesso immaginato questa vita come una scuola, non so, saranno forse le elementari o la scuola di infanzia; magari ce ne saranno altre in altri luoghi. Ma in effetti questo è il pensiero che mi viene quando mi rendo conto della brevità della nostra vita che non ci permette reali evoluzioni che richiedono tempi cosmici. Una stella può impiegare milioni di anni per nascere.

La vita è breve, l'uomo spesso non vive, non apprende, non sfrutta questo passaggio ma anche se ci riuscisse, gli basterebbe davvero questo breve istante?

Hanno ragione i buddisti? abbiamo bisogno di molte reincarnazioni per iniziare a capire qualcosa? Ha ragione chi crede che la gente di questo piccolo pianeta non è mai cambiata ma al contrario è sempre cresciuta di numero, è perchè le anime che si evolvono vanno a continuare i loro compiti da altre parti e qui arrivano sempre nuovi scolari?

Non ne ho la più pallida idea, potrebbero essere tutte grandi verità o tutte minchionerie ma di certo finchè tento di razionalizzare senza girare la manopola della sintonia per sintonizzarmi che poi sarebbe la strada più semplice e diretta, dubito che ci capirò qualcosa.

E in quei rarissimi momenti in cui sento che ho beccato la stazione per una pura botta di culo, che poi però mi abbandona in un'attimo e torno a sentire rumori di fondo, mi rendo conto che una risposta c'è e mi sembra così spaventosamente semplice da farmi temere di essere vittima della propaganda new age e quindi dei programmi di controllo della cia :-)

Ecco quindi perchè ho perduto la sintonia, perchè ho rimesso in moto il raziocinio... Ma quella risposta semplice sta li... Ogni tanto si ripresenta, e in quei rari momenti di lucidità mi sembra anche l'unica cosa sensata. Peccato che non dura mai abbastanza e io sto sempre li con la manopola del Tuning in mano.

Dusty ha scritto:che

Ritratto di Music-Band

Dusty ha scritto:
che c'entrerebbe però Darwin con la stupidità che non ho capito?

Darwin è l'alfiere dei laici secondo i quali non esiste mistero ma soltanto evoluzione e selezione naturale. Quindi la stupidità per un Darwinista è una semplice caratteristica umana (come può essere la stupidità del piccione rispetto all'intelligenza della volpe) libera da ogni possibile spiegazione che comprenda concetti inafferrabili come il destino, l'anima, lo scopo per cui siamo qui.

Sottoscriverei una petizione

Ritratto di Calvero

Sottoscriverei una petizione per fare incorniciare quanto hai detto e farlo mettere, come si suol dire, nelle scuole. Lo comprendo ciò che esprimi e posso osare aggiungendo anche - profondamente. E' quello che penso anche io, ma non che l'avrei saputo scrivere meglio di te però :-) ...

... quel che invece aveva preceduto il tuo scritto, cioè il mio, non è in luce di un qualcosa di dualistico, ciò andrebbe compreso ancora meglio. So scientemente di aver parlato di bontà e cattiveria, e questo proprio in ragione di forzare uno stereotipo al suo limite massimo per far sì che, filosoficamente, la doppia negazione divenisse affermazione. Affermazione di cosa? .. di un tutt'uno, Music.

Ed è questo "tutt'uno" quello per cui si combatte. Volenti o nolenti, anche nel fatalismo stesso, si deve scendere a combatterlo. In un certo senso e in certi frangenti si rende necessario giungere nuovamente agli stereotipi e alla loro effimera figura con cui gli stessi vorrebbero riportare - ad altri - le spiegazioni e le rappresentazioni dell'esistenza che, credo però, non sia la Vita. Due "mondi" che si incontrano ma anche giocano in parallelo: - Vita ed esistenza. Tu mi hai parlato di Vita e con la V maiuscola.

L'esistenza è psicologia; in fondo, null'altro. Checché se ne dica.
Attenzione, perché questo mondo ti calcola, il suo paradigma ti rende onore in un certo qual modo: ti ascolta, ti desidera e ti desidera come nemico. Ti rispetta. Ed è in quest'ottica che un concetto rivoluzionario per portare l'esistenza più vicino alla Vita, sia quello di muovergli guerra. Da stratega quindi, da uomo, se volessi pormi in una simile coscienza, quella che sente in sé l'amore e l'energia della Vita, non dovrei lasciare la spietatezza solo in mano ai "cattivi", al Potere. Dovrebbe divenire essa stessa la mia arma.

Ed è proprio in luce di quanto consideri il mio essere metafisico, il mio stesso movente vivificante, a dirmi come si debba essere coi piedi per terra e smettere di essere "buoni".

.... e ora il meglio; di

Ritratto di Calvero

.... e ora il meglio; di tutto e del suo contrario :-)

Music-Band][quote=Calvéro ha scritto:

Calvéro ha scritto:
La gente prende troppo seriamente la Vita

Su questa tua frase ci si potrebbero scrivere almeno tre libri.
E' una frase che a seconda di come la guardi può contenere una grande saggezza, o un grande pericolo, o anche il contarrio di tutto.

Sì, è così.

MA azzardo la mia.
Qui non servono pistolotti.
Tutto ciò che per noi volesse essere inteso come rivoluzionario, come cambiamento, come per indole necessario... sarebbe quello di vivificare nella quotidianità questa consapevolezza. In tal senso si esige prendere atto dei due stadi da conquistare, per giungere a quelle che io chiamerei le origini: primo - disinquinarsi dalla serietà; secondo - solo allora si saprà valutare come poter entrare nel successivo.

Il resto è vanità, indi, dispotismi e odio, cioè il carburante per il Potere che chiede così di auto-alimentarsi.

In primis è la politica a ripudiare questo scenario a cui appare meramente filosofico e ridicolo, poiché essa lotta per giungere (NWO, propaganda, presenti o non presenti, non cambia assolutamente nulla) .. dicevo, lotta per giungere al secondo stadio, illudendosi di saltare il primo. Questo il Loop distruttivo che auto-alimenta. La politica vuole la vita come fosse cosa seria.

Citazione:

Tu dici: Troppi idioti.

Per fortuna, neanche qui pistolotti :-)

Si riallaccia al mio intervento, quello prima di questo.
Sempre per indole, per coscienza, è ora di additare il nostro vicino di casa. Noi siamo idioti. E' un fatto.