Skip to main content

Ci si può fidare della propria memoria?

Posted in

Un datato ma sempre interessante test che dimostra l'attenzione selettiva.

Provate a seguire le istruzioni di questo video prima di proseguire con l'articolo:

 

Quali sono le vostre idee riguardo la memoria? A questo indirizzo1 potete fare un test per confrontare le vostre idee con quelle dei esperti del settore.

In un argomento strettamente correlato, uno studio2 di un ricercatore dell'università dell'Illinois rivela come, a seguito di un sondaggio telefonico, una gran parte delle persone ha una idea delle capacità della memoria ben diversa da quella che gli studi scientifici fin'ora hanno dimostrato.

Il sondaggio ha chiesto a circa 1500 persone se erano d'accordo con alcune asserzioni relative alla memoria e circa due terzi degli intervistati erano dell'idea che la memoria umana fosse una specie di videoregistratore in grado di archiviare informazioni corrette da poi consultare in un secondo momento. Circa la metà erano dell'opinione che una volta che queste esperienze sono in memoria, queste non possono cambiare. Circa il 40% si è dichiarata d'accordo con il fatto che un testimone affidabile fosse sufficiente per condannare qualcuno di un crimine.

Queste asserzioni, così come molte altre, si dimostrano divergenti da quelle che sono le convizioni degli studiosi che si interessano da molti anni dell'argomento. Per esempio degli studi hanno mostrato che testimoni oculari sicuri di se sono più precisi di testimoni a cui manca la fiducia. Ma le ricerche mostrano che anche i testimoni sicuri sbagliano il 30% delle volte.

Quali possono quindi essere le conseguenze di una tale consapevolezza nei processi, in politica, nell'accuratezza della storia?


Fonte: Can you trust your memory?3

Opzioni visualizzazione commenti

Seleziona il tuo modo preferito per visualizzare i commenti e premi "Salva impostazioni" per attivare i cambiamenti.

Poche righe densissime di

Ritratto di Eileen Morgan

Poche righe densissime di implicazioni.
In effetti pensavo che la fallacia della memoria umana fosse cosa piuttosto risaputa ma temo dovrò ricredermi... In politica la straordinaria fugacità della memoria collettiva è essenziale per il mantenimento del potere. Il circo politico e mediatico si fonda proprio su questo fatto.
Nei processi poi la fallacia dei nostri meccanismi mnemonici viene presa in considerazione solo in alcuni rari casi, cioè quando il testimone giura e rigiura di avere visto o udito cose incompatibili con la versione stabilita a priori dalle autorità. (In italia ne abbiamo ampi esempi, ma anche grossi eventi internazionali come gli omicidi dei Kennedy o l'11 settembre 2001 sono pieni di testimonianze non incluse nei rapporti ufficiali perché in contrasto con la versione prestabilita... "Lei non ha visto tizio uscire da quella casa!" - "Sì, l'ho visto" - "No, non l'ha visto, si sbaglia!").

Bel tema, davvero, complimenti per averlo proposto alla nostra attenzione :)

PS: chi ha visto il gorilla ha almeno diritto a un gelato? :P

Eileen Morgan ha

Ritratto di Dusty

Eileen Morgan ha scritto:
Poche righe densissime di implicazioni.

Fa piacere vedere che è stata colta l'importanza dell'argomento ;-)

Citazione:
PS: chi ha visto il gorilla ha almeno diritto a un gelato? :P

Ah! Allora deficiti di attenzione selettiva! :-D

Dusty ha scritto:Ah! Allora

Ritratto di Eileen Morgan

Dusty ha scritto:
Ah! Allora deficiti di attenzione selettiva! :-D

Più che altro abbondo di attenzione ritardata... i primi 4 lanci li ho persi cercando di capire cosa mi si chiedeva di fare....... :P :/
Evviva l'alzheimer galoppante!

PS: forse il gorilla l'ho visto perché mi ha interessato più la sua apparizione che tre tizi che si passano una palla... insomma la componente "questa cosa mi interessa / non mi interessa" è piuttosto rilevante nel determinare il tipo e qualità di memoria che si innesca, no?

PPS: difficile tu proponga argomenti di scarsa importanza ;)

Anche io ho il cervello in

Ritratto di Pike Bishop

Anche io ho il cervello in pappa e' ho azzeccato la risposta solo perche' ho aggiunto il lancio che mi ero perso come buona misura approssimativa. Il gorilla pero' l'ho visto anche io.

Quel che e' piu' interessante non e' il gorilla, pero'.
E' il fatto che sfido chiunque abbia seguito i lanci dei bianchi a ricordare quelli dei neri!!!
Infatti il problema e' proprio quello: qualcosa si e' svolto PROPRIO DAVANTI AI NOSTRI OCCHI e noi non sappiamo esattamente cosa e' successo perche' eravamo interessati ad altro. Abbiamo escluso dalla scena e neri, anche quelli di noi che hanno visto il gorilla.

Quando si parla del fatto che il nostro cervello viene sottoutilizzato bisogna ricordarsi di questo: se usassimo tutte le facolta' del nostro cervello (o meglio del nostro sistema nervoso) per rinforzare la nostra attenzione lineare, che funziona piu' o meno come una torcia con cui scandiamo la realta' immersa nel buio o come un faro o un radar vecchio stile, non potremmo sicuramente sopravvivere. Sicuramente usando la "coscienza" lineare non potremmo respirare, regolare il flusso del sangue, controllare le cellule, far crescere i capelli ecc, ecc, ecc.

E' una cosa da tenere ben presente quando si parla di intelligenza artificiale: l'intelligenza NON e' l'attenzione lineare con cui al massimo possiamo curare qualche variabile. Anche una macchina non e' in grado di curarne qualche milionata: il nostro cervello invece si e noi, che possiamo solo comunicare linearmente tra di noi o con le macchine non sappiamo spiegare come facciamo, ma lo sappiamo fare benissimo. Questa e' l'intelligenza, non saper risolvere giochetti scemi. E' appunto da qui che scaturiscono idee ed intuizioni, non dalla visione tipo radar che e' utile solo per identificare problemi imminenti.

Con buona pace dei seguaci di Gurdjeff, che non capiscono, in genere, cosa un Guru richiede da loro: di capire che un Koan non puo' essere risolto...

Concordo con quanto asserisci

Ritratto di Dusty

Concordo con quanto asserisci Pike (a proposito, io devo essere quello messo peggio: non solo non ho visto il Gorilla, ma ho pure contato male i passaggi, figurarsi sapere cosa hanno fatto i neri nel frattempo, potevano pure giocare a scacchi per quanto ne sapevo...).

Invece la mia ignoranza abissale non mi permette di capire il significato di questa frase:

Pike Bishop ha scritto:
Con buona pace dei seguaci di Gurdjeff, che non capiscono, in genere, cosa un Guru richiede da loro: di capire che un Koan non puo' essere risolto...

Se quindi volessi elaborare ne approfitterei sicuramente per colmare qualche lacuna :-)