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Università

Natale è alle porte, occupiamo

Leggo sui giornali che si è aperta la stagione delle occupazioni scolastiche. Vuol dire che siamo già verso dicembre... come vola il tempo. Comunque, pare che quest'anno alcuni studenti (no, gente dei centri sociali! Ah perché uno dei centri sociali non può essere uno studente?) le abbiano prese e siano finiti in ospedale.

Eh, ma l'estero è tutta un'altra cosa

Sono nato in un paesino di campagna. Quando ero piccolo piccolo e uscivo dalla porta di casa, trovavo le galline della vicina a farmi festa. Il mio babbo lavorava i campi a tempo perso e io potevo sedere sul parafango del trattore (una volta si usava così, tenendosi con le mani al bordo della lamiera. E siamo ancora tutti vivi. I miracoli esistono). Quando si cominciava a crescere, iniziava la prima voglia d'evasione. Avevamo la televisione.

Escuela de desempleo

Mi par di capire che in Italia (vivo all'estero), come ad ogni settembre, si stia litigando per colpa del Ministro dell'Istruzione. Per un emigrante come me, è bello sapere che a casa certe cose non cambiano mai. La scuola è come la nazionale, tutti si sentono in diritto di dire la loro, e chi sono io? Il figlio della serva? E allora ecco la parola di un docente mancato.

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