Skip to main content

MAP

MAP n.5 (completo)

Posted in

Europe2020, l'organizzazione che si occupa di produrre e pubblicare le analisi geopolitiche del GEAB, produce anche un periodico chiamato Magazine d'Anticipation Politique (Giornale d'Anticipazione Politica), o MAP.

L'ultima edizione del MAP, la numero 5, Include diversi articoli sui temi più disparati: dal problema nucleare dell'Iran alla recensione di alcuni libri di fantascienza.

E' disponibile normalmente solo in Inglese e Francese, ma per la prima volta, grazie all'instancabile lavoro di traduzione di Franco, è disponibile anche la versione italiana che potete trovare a questo indirizzo1.

Non ci resta che augurarvi buona lettura smiley

 

Fiction: Ian McDonald, scrittore di fantascienza, esplora il futuro dei BRICS

Posted in

Con due romanzi molto originali, “The River of God” e “Brasyl”, questo scrittore di origine irlandese-scozzese ci porta fuori da quel futuro convenzionale, che la fantascienza ha promosso fin dal 1950, visto soprattutto attraverso occhi americani. Egli si proietta qualche decennio in avanti e ci mostra il futuro attraverso occhi indiani e brasiliani, due paesi che saranno  incontestabilmente chiavi di volta del 21° secolo.

Anticipare le conseguenze politiche di Internet: è tutta una questione di potere

Posted in

di Mihai Nadin - Istituto per la Ricerca dei Sistemi di Anticipazione - Università del Texas a Dallas.

La gente è scesa in piazza. Alcuni importanti soggetti dell'economia digitale ha mostrato i muscoli. La stampa ha coperto l'evento. Anche le Nazioni Unite hanno rivolto la loro attenzione alla questione. Frank LaRue, Relatore Speciale, ha presentato una relazione su "la promozione e la tutela del diritto alla libertà di opinione e di espressione". Di recente, l’ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement – Accordo per l’Anti-Contraffazione Commerciale) è stata fermata nel suo percorso, perché la Germania, allertata da manifestazioni pubbliche, ha cambiato idea, dopo che aveva già approvato l’incerto documento (analogamente ai membri di altri 22 paesi dell’UE).

Prospettive dell’ascolto mediatico: diffusione e ritorno al passato

Posted in

di Philippe Schneider

Al momento della legislazione PIPA/SOPA negli Stati Uniti e, soprattutto, dell'esplosione mediatica sulla chiusura di Megaupload, ci sembra illuminante, nel contesto dell’evoluzione del copyright (diritto d'autore), riconsiderare la peculiarità dell’attuale modello economico di produzione musicale, per misurare le sue prospettive per il 2020.

Valutazione annuale delle anticipazioni di LEAP - Un tasso di successo dell’82%, nel 2011

Posted in

Nel Geab n. 51 del Gennaio 2011, abbiamo presentato le nostre anticipazioni riguardo le "Trentadue principali tendenze per il 2011". Esse sono stati divise tra "Diciassette temi che vanno verso un aumento d’importanza, nel corso del 2011" e "Quindici temi che svaniranno, nel corso del 2011". Prima d’introdurre le nostre anticipazioni per il 2012 (pubblicate nel Geab n. 61 del Gennaio 2012), e nel contesto della valutazione continua delle sue analisi, LEAP/E2020 ha voluto, come ogni anno, presentare un bilancio delle sue anticipazioni per il 2011, per poter affermare la loro affidabilità.

Per finirla una volta per tutte con le pretese degli economisti riguardo l'anticipazione della crisi

Posted in

"La questione dell'Euro" non è di tipo economico, comunque non più di quanto lo sia l'attuale crisi sistemica globale. Si tratta di eventi complessi, che coinvolgono la geopolitica, i fenomeni politici, sociali, finanziari ... ed infine anche economici (ma certo non per più del 20% del totale). L’approccio degli "economisti" è quindi cieco per l'80% almeno del totale delle sue cause.

La rivista del nostro probabile futuro: Gente virtuale

Posted in

di Olivier Parent

L’intelligenza artificiale ed i suoi molti sviluppi stanno trovando un nuovo sbocco, venendo in aiuto alle culture perdute o in via di estinzione.

Cargo Cult: il contagio, dagli Enti Locali, arriva agli Stati

Posted in

di Luc Brunet

Prodotto di quelle società in cui le élites ignorano i processi culturali che precedono il successo, il Cargo Cult, che consiste nell’investire in un’infrastruttura di cui una società prospera è dotata, sperando che questo investimento produca gli stessi effetti anche per quella propria, è stato uno dei motori dei prestiti tossici agli Enti Locali. Questa espressione è stata pubblicizzata durante la Seconda Guerra Mondiale, quando si esprimeva attraverso false infrastrutture, create da semplici isolani, destinate ad attirare le navi da carico. Nel 2012 il Cargo Cult tenderà di diffondersi a livello nazionale.

Diffusione controllata del nucleare: è necessario un intervento urgente per evitare il conflitto diretto Israele/Iran

Posted in

Questa analisi è stata pubblicata nel GEAB N. 38 dell’Ottobre 2009, basata in particolare su un articolo di Franck Biancheri, edito il 13 Gennaio 2006, dal titolo: “Crise iranienne: Le Chant du Cygne de la non-proliferazione nucléaire”.

La strategia è una questione che serve a trasformare un pantano in un’opportunità. E, in effetti, c'è un modo per trasformare la crisi nucleare dell'Iran in un mezzo per stabilizzare il Medio Oriente, ed offrire al mondo qualche decennio di stabilità strategica. Il metodo consiste nella trasformazione dell'obsoleto “Trattato Di Non Proliferazione Nucleare (TNP)”, in un “Trattato Di Diffusione Controllata Del Nucleare (CND)”.

Editoriale MAP n.5

Posted in

Potrebbe essere, l’arma nucleare iraniana, la chiave di volta per la pace in Medio Oriente?

di Marie-Helene Caillol

Si può seriamente pensare che il giorno in cui l'Iran dovesse disporre di un ordigno nucleare, la sua prima preoccupazione sarebbe quella di lanciarlo contro Israele, per essere poi devastato nei minuti successivi? Tuttavia, è su questa implicita (nessuno osa esprimersi al riguardo, per paura di rivelarne l’insensatezza) ma diffusa idea che i gestori dei giganteschi interessi economici e nazionali del Medio Oriente destabilizzano l'opinione pubblica occidentale. Ed allora, ci si permetta di porre le seguenti due questioni: perché l'Iran vuole la bomba nucleare?

La risposta è ovviamente la stessa che per la Francia, l’Inghilterra, gli Stati Uniti, etc.: per poter vivere in pace!

Condividi contenuti