Skip to main content

Filosofia

Contro i romanticoni, questo e altro

Posted in

La considerazione che vede l'uomo quale 'essere finito', tendere [o meglio: che vuole tendersi] all'infinito, è di per sé la più intrigante e, ritengo, la più importante questione filosofica - così insita nell'animo umano, al punto che ravvisabile in tutto ciò, è la grande scissione tra 'uomini e uomini'.

Uomini di un tipo, uomini di un altro.

Come si dovrebbe porre la Teoria Austriaca nei confronti di Bitcoin?

di Logan Albright1

I libertari tendono a concordare sulla maggior parte delle cose. Siamo tutti favorevoli ad una minore regolamentazione governativa, meno tasse, meno coinvolgimento nei conflitti internazionali, e più libertà personale. Ci sono alcune aree, tuttavia, in cui suddetto movimento rimane nettamente diviso. Una di queste aree riguarda la natura del denaro.

Le due scuole di pensiero si riducono essenzialmente ai sostenitori del "gold standard" ed ai sostenitori di "valute concorrenti". Il premio Nobel F.A. Hayek era strenuamente a favore di valute concorrenti, sottolineando come non avesse senso elogiare i benefici della concorrenza in ogni campo per poi rinnegarli in quello monetario.

D'altra parte Ludwig von Mises, ed il suo più celebre allievo Murray Rothbard, sostenevano che il denaro merce, in particolare l'oro, fosse l'unica cosa che potesse godere della stabilità necessaria da evitare l'inflazione ed i bust.

Mises elaborò questo argomento sotto il nome di "teorema della regressione" del denaro nel suo primo libro, La Teoria della Moneta e del Credito (1912). Il teorema, in breve, recita quanto segue:

L'insostenibile leggerezza della stupidità

Da quando, grazie a un Test, ho scoperto di essere nettamente inferiore alla media riguardo all’intelligenza sono passati molti anni e, nel tempo trascorso, mai una volta, dico una, che questa notizia abbia potuto levare entusiasmo ai miei propositi, né mi ha portato a sentirmi di impegnarmi di più. Manco per niente. Che poi non significa che io sia rimasto indifferente alla cosa o la rimuova per non pagare il dazio. Semplicemente non mi dà noia, però mi riguarda. Trovo sia un tassello affascinante.

Seduci e distruggi

Posted in

 

Non era ancora il 2000 quando Paul Thomas Anderson [PT d’ora in poi] mise mano alla sua sceneggiatura e iniziò a trasformarla nel film che avrebbe lasciato un segno indelebile nell’arte del linguaggio cinematografico e, in maniera inversamente proporzionale, relativamente considerato dal grande pubblico.

Nel 1999, il negativo di una pellicola per il cinema costava ai produttori 1,20 dollari ogni trenta centimetri e anche se i 25.000 dollari spesi per ogni giorno di riprese (si parla soltanto della pellicola) porteranno a inevitabili pressioni durante la lavorazione, le intenzioni del regista, tanto “presuntuose” quanto ineludibili per un film che sarebbe durato più di tre ore, saranno sostanzialmente rispettate.

La musica come arte magica

Posted in

Durante la discussione scaturita dal mio precedente articolo 1 , qualcuno mi ha stimolato ad investigare più a fondo il significato della musica in quanto espressione artistica, opposta a commercio di suoni piu' o meno ipnotici, riempitivo per menti inconsapevolmente vuote di sentimenti ma ricche di spazzatura, contrabbando di idee politiche, esibizionismo da circo e persino umorismo d'accatto.

Da bambino mi avevano imposte lezioni di musica alle quali andavo totalmente controvoglia e a passo lentissimo, tanto che più in là nella mia vita ho sviluppato un'allergia per i fogli musicali, che, lo riconosco, non mi favorisce e che è stata una concausa al mio abbandono della musica nella sua accezione più genuina, quella del musicista: il musicista in un certo senso è la musica, mentre l'ascoltatore è il piu' delle volte un onanista (i più perversi sono quegli idioti senza speranza che vedrei con soddisfazione nel girone infernale più di merda che si possa concepire, quelli che "praticano" la air guitar 2 ) o semplicemente un tale a cui mancano stimoli emozionali e quindi se ne pasce da qualsiasi fonte, anche la più grezza ed insapore, come un assetato nel Deserto Emozionale.  Durante le prime lezioni di musica mi avevano fatto ripetere un milione di volte una specie di catechistmo con relativo "atto di fede" che faceva eco all'indottrinamento cattolico; esso cominciava con: "La musica è un'Arte Bella...", una frase che mi ha sempre fatto scompisciare dalle risate (anche se allora dovevo trattenermi, io ero un bambinetto e il mio insegnante un professore d'orchestra), pensando a come avrebbe potuto essere un'arte brutta.  Quel che si voleva in realtà dire nel manuale della Parrocchia del Pianoforte è che la musica è più bella delle altre arti perchè non ha bisogno di esprimersi tramite manufatti, essendo un'arte concettuale che, al limite, si può sperimentare anche solo col pensiero e che produce onde sonore (qualsiasi cosa esse siano) che sono invisibili, evanescenti e che non esistono senza un organo in grado di recepirle, quale e' il timpano dell'orecchio 3.

  • 1. Il Blues Vive http://ilporticodipinto.it/content/il-blues-vive 
  • 2. Mi hanno detto che l'origine del fenomeno non ha a che vedere con l'idiozia, ma il fenomeno corrente di sicuro
  • 3. Fatemi il favore di non iniziare una discussione su questa affermazione: se volete se ne puo' parlare separatamente

Genesi 1, ovvero la Creazione del Mondo Occidentale

Posted in

Genesi 1, per via della molteplicità dei suoi temi e delle sue idee, è il capitolo più denso della Bibbia ed anche la narrazione più influente nella storia della letteratura umana, avendo dato forma alla visione del mondo della nostra società globale moderna.

Genesi 1 introduce l'idea nuova ed originale del tempo come sequenza lineare: a differenza di tutte le altre storie della Creazione, con le sua prime due parole "In Principio" stabilisce un punto d'inizio del tempo che sarà seguito da una successione causale e lineare di eventi.

La Creazione (o il riempire il mondo) possiede una narrativa che si sviluppa attraverso un lasso di tempo preciso e limitato a sei giorni.  A differenza di moltri altri racconti, il tempo non è circolare, ma bensì lineare, come una cronaca di eventi che si succedano gli uni agli altri.

Introduce anche le tre più fondamentali differenze, che costituiscono la peculiarità della visione del mondo Giudeo-Cristiano-Islamico:

  1. Dio, il Creatore, è diverso, una entità individuale separata dall'Universo che egli ha creato;
  2. L'intera Creazione è creata singolarmente in tempi differenziati e tutte le creature sono quindi differenti non solo dal loro creatore ma sostanzialmente anche differenti le une dalle altre;
  3. "Cosa Buona" è un concetto insito nell'atto della creazione ed è chiaramente diverso dal suo opposto ("Ci siano luci nel firmamento del cielo[...] E Dio vide che era cosa buona")

Genesis 1, or the Creation of Western World

Genesis 1, due to the multiplicity of themes and ideas, is the denser chapter in the Bible and it is also the most influential story in the history of human literature, having shaped the world view of our global modern society.

Genesis 1 introduces the novel and original idea of time as a linear sequence: differently from all other creation stories, with its first three words ‘In the Beginning’establishes a beginning point in time that is to be followed by a causal and linear succession of events.

Creation (or the “filling” of the world) has a narrative that develops trough a definite and limited time of six days. Differently for many other creation accounts, time is not circular but linear, as in a chronicle of subsequent events.

It introduces also the three most fundamental differences that constitute the peculiarity of the Judeo-Christian-Islamic worldview:

  1. God, the creator, is different, a separated individual entity, from the universe that he had created;
  2. the whole of creation is created singularly in different times and all creatures are therefore not only different from the creator but indeed also different from each other;
  3. good” is the concept inset at the very act of the creation and it is arguably different from its opposite (‘[...] and God saw that the light was good.’) 1.
  • 1. The Bible NRSV, Oxford University Press, Oxford, 1995, Genesis, 1.4

PARTY POPPER!

Posted in

Nella notte tra il dieci e l'undici di novembre del 1619, durante la Guerra dei Trent'anni1, stazionava a  Neuburg sul Danubio, in Baviera, non lontano dalla citta' di Ulm, riposandosi dopo la battaglia di Praga, parte dell'esercito della Lega Cattolica2

Alcune delle truppe, provenienti da ogni parte d'Europa, erano state prestate dal Principe d'Orange al Duca Massimiliano di Baviera, il padrone di casa.  Tra questi vi era un giovane matematico francese che si era arruolato perche' riteneva che la maggior parte dei suoi coetanei che sceglievano la vita militare, essendo degli scansafatiche leggendari, lo facessero perche' la vita militare probabilmente lasciava un sacco di tempo libero, che era esattamente cio' di cui lui aveva bisogno per i suoi studi.

L'Universo Drammatico

Posted in

Stimolato da un articolo appena letto su un sito che praticamente tutti qui conoscono benissimo, ho pensato di dare una replica che tiene in considerazione pensieri un pò più raffinati del solito pasticciaccio ufo-pseudo-oriental-newage-meccanicistico che ci tocca sorbirci di solito in questi tempi di democratizzazione verso il basso del pensiero filosofico e religioso.  Così come sempre mi sono rivisto i miei vecchi appunti da un'altra conferenza del mio solito amico mai conosciuto tenuta allinizio degli anni '70 - con il quale ho aperto questo Blog ormai più di un anno fa.  Takeda sta facendo la solita faccia da scimmia di montagna quando ritiene che spari cazzate e pensa che dovrei evitare di polemizzare con vecchi amici.  In più offre un paio di pinte di sakè a chi indovinerà il nome di questo famoso conferenziere che aveva una baita in montagna come quella della mia giovinezza e che aveva un atteggiamento più simile a quello di Takeda che a quello di Pike e per questo è riuscito sempre a farsi amare da tutti...

Buona lettura.

 

A Day in the Life

Posted in

 

Dal nostro corrispondente dalle montagne della Provincia di Kai,  Takeda Shingen.

 

Nauseato da tutti gli articoli riguardanti i pro e contro della solita celebrazione di una convenzione astratta che viene trattata come fosse realta’ ogni inizio anno, cosi’ come lo sono altre convenzioni astratte, ho ripreso i miei appunti del liceo quando, prima di imbarcarmi nel mio rituale “walkabout”, annotavo indefessamente traducendo parti di scritti o conferenze dei miei idoli.  Ogni adolescente ha i suoi idoli ed e’ scioccante rendersi conto che i propri idoli di un periodo della vita categorizzato comunemente come “stupido ed avventato” siano ritornati nel posto che a loro spetta nel Pantheon degli idoli di un uomo di avanzata mezza eta’.

Condividi contenuti